Originariamente inviato da pontifo
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Nel mio caso, ad es. (case study su carta), ad un certo punto sepolta tra le decine di documenti proposti (email, ritagli di agenzie stampa, documenti Commissione, doc. PE, tabelle, etc etc) c'era una email interna della unità fittizia cui ero assegnato che indicava la struttura da utilizzare per i memo ai superiori.
Concordo anche sulle altre prove: per la oral presentation mi preparerei bene con le tecniche usuali (struttura, ripartizione del tempo, tecniche oratorie etc etc), indicate su tutti i libri in argomento (tra cui Baneth), facendo allenamento per il tempo.
Per l'interview è importante considerare le "classiche" domande possibili (indicate sul Baneth e su altri testi/siti) e prepararsi in anticipo le risposte, magari più d'una e magari con vario livello di dettaglio, a seconda delle richieste degli assessor. Pensando alla mia prova, forse quei pochi decimi di punto che mi hanno separato dalla RL avrei potuto guadagnarli nell'intervista, con qualche risposta meglio preparata "ex ante". Il problema è anche che il background lavorativo di ognuno è diverso, e non sempre si riesce a trovare nel proprio vissuto un esempio calzante (o più d'uno) che soddisfi gli assessor (e soprattutto che li soddisfi nel verso giusto ai fini della valutazione!).
Sul group exercise ci si può preparare, ma è anche questione di fortuna: come diceva pontifo, beccare lo squalo o quello imbranato non è prevedibile, e magari la propria posizione (quella assegnata a ciascun candidato, da difendere nella discussione) converge proprio con quella dell'uno o dell'altro, con risultati difficili da gestire... L'elemento "fraternizzazione" (evocato da qualcuno nel thread) mi ha fatto riflettere a suo tempo: è meglio avere un po' di conoscenza degli altri, ed è interesse di tutti svolgere un buon group exercise, ma alla fine i ruoli assegnati sono comunque in parziale contrasto, quindi non è così immediato trovare un compromesso che soddisfi tutti e faccia "brillare" tutti agli occhi dei valutatori. Conta molto, nelle poche battute che si hanno a disposizione nei vari "giri di tavolo", riuscire a mostrarsi chiari nella propria posizione, ma anche costruttivi e pronti cogliere gli spunti per collaborare con gli altri (o alcuni degli altri) a trovare una soluzione.
Scusatemi per il profluvio di parole, in bocca al lupo e spero di unirmi al gruppo in una prossima occasione!
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