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testi di studio per MIBAC_397 posti di "Assistente alla Vigilanza..."

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    Originariamente inviato da mary-florence Visualizza il messaggio
    E' giunto il giorno del grande ripasso! ...complimentoni a Angae e Economista!! Poi ieri sera non vi ho neppure salutati! Scusate raga non faccio in tempo a postare le domande...mi riprometto di farlo tra mercoledì e giovedì... ciaoooo e buon relax a tutti quelli che si sono tolti sto mattone dallo stomaco (soprattutto spero che il mio di stomaco non mi abbandoni )...

    In bocca al lupo davvero!

    Io ho fatto ieri in Toscana e per magia è sparita la stipsi intestinale!
    Ho preso un buon voto e sono finalmente fuori dal tunnel ero in apnea. Ammetto di essere stato fortunato le domande che mi sono capitate erano abbordabili alcune delle altre mi avrebbero messo in difficoltà, specialmente di diritto commerciale o cose assurde come a quel poveraccio che hanno chiesto dove stanno le armatur e anche i diversi tipi!
    Cmq sono sicuro che ve la caverete quelli che sono arrivati fin qui sono tutti davvero in gamba e meritano questa soddisfazione (lo hanno detto i commissari stessi...)

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      Originariamente inviato da Lisergy Visualizza il messaggio
      Mark973, non ho capito un'acca del tuo intervento, così come di tutti gli altri tuoi interventi. Ma non perché tu dica stupidaggini, semplicemente perché, per quanto mi riguarda, preferisco apprendere l'arabo piuttosto che il diritto. Indipendemente dall'accorpamento del diritto commerciale nelle istituzioni di diritto pubblico o privato, di certo c'è che è stato chiesto all'esame. E per me conta soltanto questo per affermare per l'ennesima volta tutto il mio disprezzo per questo concorso. Vi ho partecipato da totale ignorante di diritto e, per conto mio, nel bando dovrebbero precisare SCRUPOLOSAMENTE le singole branche da portare... e non applicare sottili sofismi noti a chi già mastica di diritto.

      Un posto in meno per il Lazio
      Non ho nessuna preparazione giuridica, se non quella che mi sono formato studiando per questo concorso; la logica è universale e non è difficile catturare lo spirito di una disciplina, qualunque essa sia. Nel tuo post dicevi:
      <<La Toscana ha dimostrato fino in fondo l'equivoco della dizione "diritto pubblico": oltre al costituzionale, sono compresi anche l'amministrativo e il commerciale...>>
      Io ti avevo risposto:
      <<Ti sbagli, perché è il diritto privato - codificato nel codice civile - ad includere le fonti principali del diritto commerciale.>>

      Mi pare che fin qui capirebbe chiunque. E' il diritto privato, ad includere il diritto commerciale. Dunque il fatto che la commissione faccia domande sul diritto commerciale non può essere addotto, come invece tu facevi, quale prova della equivocabilità della dizione "diritto pubblico", perché il bando del concorso annovera formalmente il "diritto privato" quale materia della "elementare" preparazione giuridica richiesta ai concorrenti. D'altra parte è noto che il diritto amministrativo è una branca del diritto pubblico.

      Dunque cade logicamente una delle ragioni del tuo "disprezzo". Forse il mio "ti sbagli" era effettivamente un po' duro, come incipit. E allora ti dico: non era mia intenzione né fare il saputello (e chi sarei mai per arrogarmi un simile diritto???) né mettermi a fare polemiche. Però mi ero accorto che il tono del tuo intervento era alquanto perentorio, di condanna assoluta delle correttezza di questo concorso. Anch'io ho studiato per questo concorso con un sacco di riserve mentali (una su tutte: "i raccomandati"; e poi anche l'enormità degli argomenti indicati), però nemmeno credo sia giusto limitarsi a disprezzare.
      Il fatto che nel bando non fossero state precisate scrupolosamente le singole branche, stava evidentemente a significare che la preparazione formalmente richiesta riguardava, in modo "elementare", la totalità di ciascuna materia giuridica menzionata nel bando. Per cui stai certo che se tu volessi intentare un ricorso con le tue argomentazioni, esso verrebbe respinto.

      Ti aggiungo anche un'altra considerazione. Non è che se le commissioni di queste ultime prove orali si fossero limitate a chiedere le cose già domandate ai concorrenti delle altre regioni (che hanno avuto molto meno tempo per prepararsi), qualcuno avrebbe urlato allo "scandalo", all'"ingiustizia" etc.?

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        Nessuna polemica.
        Semplicemente, ribadisco i miei fortissimi dubbi di natura funzionale e sostanziale sulle modalità di questo concorso (lasciando da parte il capitolo "raccomandati"). Parlo di un procedimento che reputo non funzionale all'obiettivo finale del conseguimento di una specifica mansione e profondamente aleatorio, stante il dislivello, primo punto, tra quantità di studio ed effettivo accertamento dello stesso in sede d'esame e, punto secondo, tra qualità e grado di difficoltà delle domande da sorteggiare. In un post precedente ho già espresso quelle che, a mio modesto avviso, considero alcune possibili "ricette" per una modernizzazione ed un incremento qualitativo della fattispecie concorso. Inoltre, ribadisco che dico questo dopo aver assai brillantemente superato la prova scritta (quindi non agisce in me, per così dire, alcun tipo di movente "vittimistico") e dopo aver sperimentato ancora una volta su di me la validità delle mie argomentazioni (preparazione per lo scritto molto esigua... e impressionante botta di **** sulle domande di legge, a fronte di gente che ha studiato il quadruplo del sottoscritto).

        Per il resto, lo ammetto candidamente... il mio è un rifiuto categorico ad approcciare al diritto, una volontaria e cronicizzata volontà di non volerne penetrare i meccanismi. Ergo, non mi interessa catturarne lo spirito, ma cercherò semplicemente di mandare a memoria quel che posso. Ferma restando la mia convinzione che un bando deve essere il più chiaro possibile e deve risultare di immediata ed agevole lettura per coloro che provengono dalle più disparate branche di studio. Mi spiego: nel manualetto che ho preso io per lo studio del diritto pubblico è detto che afferiscono a questa branca anche il diritto tributario, il diritto finanziario, il diritto processuale... tanto per. Quindi, a rigor di ratio, anche queste branche potrebbero essere oggetto di domande. Ora, converrai con me che è ridicolo anche solo concepire che sia possibile preparare una ventina di branche del diritto per un concorso per diplomati. Del resto, non credo di essere l'unico imbecille, da questo punto di vista. Puntualmente che è successo? Che per capire la tipologia di diritto passibile di domanda ci siamo dovuti regolare sulla base delle domande uscite finora all'orale (inizialmente nessuno o quasi parlava di amministrativo... poi, si è ritenuto il caso di preparare anche quello... stesso discorso vale per il commerciale) piuttosto che sulla dicitura del bando. Se non è aleatorietà e superficialità questa. Anche perché per me non era affatto noto che il diritto amministrativo facesse parte del diritto pubblico e che il diritto commerciale facesse parte del diritto privato. L'ho scoperto a due mesi dalla prova orale, dopo SEI mesi di attesa dei risultati in cui, povero pinco pallino qualsiasi, mi son guardato in giro e mi sono dedicato alla tesi di laurea.

        Insomma, le mie riserve non sono legate a facili piagnistei di natura complottistica, "lobbistica" e nepotistica (diciamo così) - come pure qua si è fatto molto spesso - ma sono legate a ben precise questioni di forma e sostanza.

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          LISERGY, mandami pure a quel paese ma non riesco a trattenere una domanda: come è possibile che uno capace di scrivere un testo preciso e rigoroso come quello che ho appena letto, non abbia poi, come dice, capito un'acca dei miei interventi?
          Ora posso passare rapidamente ad una risposta. Le prove in materie giuridiche sono oramai una costante di tutti i bandi di concorsi pubblici. Vi è un'aleatorietà inevitabilmente implicata da espressioni del tipo "elementi di diritto x" (qualunque sia il valore di questa x).
          Mi dirai che mi sto limitando alla descrizione di uno stato di cose, laddove tu ne vuoi mettere in questione la legittimità, la giustezza etc. Va bene, ma proviamo a ragionare. Se il bando menziona "elementi di diritto privato", e se il diritto commerciale è parte del diritto privato, allora chi avrà acquisito nozioni anche di diritto commerciale avrà comunque acquisito una preparazione più vasta di chi, invece, non lo avrà fatto.

          Mi obietti, relativamente all'accertamento della preparazione acquisita, che la tipologia delle domande poste durante le varie prove orali che si erano fino ad oggi susseguite nelle diverse regioni, ha corroborato nei candidati la certezza che anche le commissioni d'esame delle ultime regioni avrebbero tralasciato il diritto commerciale? Beh, ma allora perché non tenere anche conto del fatto, tanto per cominciare, che se lo avessero effettivamente tralasciato, i candidati delle ultime regioni avrebbero avuto un compito molto più facile (facilitato, infatti, dal maggiore tempo a disposizione per la preparazione e dalla corroborazione della conoscenza degli argomenti delle domande) di quelli delle prime?

          Passando poi ad una delle tue "ricette". La soluzione per ridurre o eliminare l'aleatorietà delle domande, non può certo consistere nello stabilire una relazione biunivoca tra l'insieme dei candidati ammessi all'orale e quello dei commissari: che facciamo, in regioni con 60 e più candidati ammessi all'orale ordiniamo 60 e più commissari, in modo che ciascun candidato possa rispondere alle stesse domande? Beh, tanto vale immaginare una qualche utopia egalitaria, allora (che so, un sensore che, applicato al cranio di ciascun candidato, rilevi le ore di studio effettivamente svolte etc.).

          Quanto al catturare lo spirito delle discipline giuridiche. Se ti interessa x (per esempio il superare un concorso), e sai che il modo migliore per conseguire x è y (per esempio il penetrare un poco lo spirito di una disciplina), y ti deve interessare sì o no? Direi di sì. E allora lascia perdere il mandare a memoria, ché è un assurdo pratico, e concentrati sulle definizioni e sugli schemi concettuali (che svelano lo spirito logico di una disciplina) in cui queste vengono messe all'opera. Non ti doterai certo di un algoritmo di calcolo in grado di costruire per te la risposta a qualunque quesito, ma avrai a tua disposizione un orientamento logico da seguire davanti a qualunque domanda. Saprai cioè cercare, e mostrare di saper cercare, la risposta (il che non vuol dire che la troverai). Chi impara a memoria, o snocciola il memorizzato oppure tace del tutto. E ad un concorso tacere è il peggio possibile.

          Quanto all'attesa dei risultati. Sì, quella non è stata una bella cosa. Ma dover attendere i risultati non significa trovarsi nel...diritto di non studiare per il concorso (apprendendo così, ad esempio, che il diritto amministrativo è un ramo del diritto pubblico: basta aprire un qualunque manualetto di diritto pubblico per capirlo) e di studiare invece per la tesi di laurea.

          Non sto difendendo ciecamente l'istituto concorsuale, per come attualmente configurato. Possiamo anche criticarne i procedimenti. Purché lo facciamo considerano ciò che questi, visto che sono concepiti per le società di massa, devono fare: selezionare 10 persone su 10.000, senza impiegare 10.000 anni.
          Ultima modifica di mark973; 08-12-2009, 20:18.

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            Ciao ragazzi!
            Anch'io ho finito questa tortura ieri e ho preso anche un buon voto, per cui sono proprio contenta!! A me hanno chiesto il giardino di Boboli e il risarcimento del danno nella PA... Inglese e informatica sono davvero tranquilli, ma in generale anche gli altri due, nonostante alcune domande da brividi!! Complimenti ai ragazzi del forum che hanno fatto un figurone e un abbraccio speciale a Sofonisba, compagna dell'ultimo ripasso disperato!!!
            In bocca al lupo a tutti gli altri!!

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              Caro Mark, nel lontano 1997 mi ero iscritto a giurisprudenza, salvo cambiare facoltà subito dopo con un solo esame sostenuto: istituzioni di diritto romano, con un 18 gentilmente concessomi dietro lacrimuccia. Ho sempre avuto la prerogativa di non riuscire ad apprendere le cose che non amo, grave difetto. Quindi non sarà certo un concorso - per quanto importante - a farmi maturare la voglia di studiare il diritto. Per me è una costrizione e tale rimarrà. Del resto so bene che le discipline forensi rappresentano quasi in toto l'oggetto di studio dei concorsi, ma diciamo che mi interessa esclusivamente il conseguimento del risultato. E non riuscirò a cambiare metodo di studio, non ultimo perché tra un mese e mezzo starò seduto di fronte alla commissione e devo ancora consultare i tre quarti del programma di diritto.
              Per quanto riguarda l'attesa dei risultati, è stata chiaramente una mia scelta l'occuparmi della tesi... ma non avrei MAI e poi mai cominciato a studiare senza conoscere l'esito dello scritto, non scherziamo. Avrei solo corso il rischio di non fare né l'una cosa, né l'altra. Quanto meno, così facendo, una volta sostenuta la prova avrò già il grosso della tesi pronto e buona parte del lavoro alle spalle! Correggere in sei mesi e lasciarne due di tempo per prepararsi ad un orale oceanico mi sembra in ogni caso piuttosto bizzarro. Ma ok, è andata così.
              Per farti comprendere il mio disamore per il diritto.. per la prova scritta non preparai una sola pagina che fosse una sulla sicurezza, andai a Roma a cuor leggero. Poi in albergo mi dissi: ma dai, leggiamo quanto meno le prime quindici pagine del manualetto... Allo scritto sono uscite due domande concernenti proprio quegli argomenti letti la notte prima. Questa fortunosa coincidenza mi ha permesso di rispondere benissimo ai due quesiti. Di certo, con tante discipline in più, non potrò contare su una simile fortuna. Ma altrettanto sicuramente opererò molti tagli, perché mi rifiuto di affrontare questo studio come se dovessi prepararmi per degli esami universitari. Anche qui, scelta personale.

              Ma resto ancora fermo nella mia convinzione che il privilegiare in maniera esponenziale le discipline forensi all'arte, all'inglese, all'informatica e alla lingua italiana (ne ho conosciuti di concorsisti che studiano e studiano ma sono scarsini nella nostra cara e bistrattata lingua) per un concorso che prevede un lavoro in cui nulla si avrà a che fare con toghe e codici e molto, invece, con arte, turisti, sistemi di sicurezza informatizzati e gente cui dare eventuali informazioni... lo trovo davvero antiquato, obsoleto.. in una parola, ITALIANO!

              Comunque, ti dò un grosso in bocca al lupo per la tua prova: se argomenti alla commissione con la stessa stringente consecutio temporis che utilizzi qua, riceverai anche tanti complimenti (non sono ironico). Direi ora di lasciare spazio ai freschi esaminati con il racconto delle loro esperienze... ché poi alla fine è la cosa che più interessa ai forumisti

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                ragazzi mi hanno detto che lo stipendio per la qualifica di addetto alla vigilanza sono 800-900 euro al massimo al mese....gesu??? possibile? e come ci si campa su al nord? io ne guadagno qui 1700 a volte 2000 e non ce la faccio ahhahhhahaha come al solito ho fatto l'ennessima cazzata ...

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                  Originariamente inviato da ECONOMISTA73 Visualizza il messaggio
                  ragazzi mi hanno detto che lo stipendio per la qualifica di addetto alla vigilanza sono 800-900 euro al massimo al mese....gesu??? possibile? e come ci si campa su al nord? io ne guadagno qui 1700 a volte 2000 e non ce la faccio ahhahhhahaha come al solito ho fatto l'ennessima cazzata ...
                  Si trovano le retribuzioni tabellari in internet. Ho consultato quelle del 2007, stipendio base 1150 e poi aggiungi tutto il resto, tipo festivi, notti e tutto il resto. Credo si arrivi attorno ai 1300 (pessimisticamente)

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                    ciao ragazzi, posto le domande del 7/12...

                    scusate il ritardo ma ieri è stata una giornata di disintossicazione...eheheh

                    un saluto a kat e sofonisba che ho conosciuto lunedì..

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                      Ciao a tutti,
                      credo che lo stipendio base si aggiri intorno ai 1.200-1.250 al mese, considerate che quello da funzionario (f1) è superiore soltanto di un centinaio di euro.
                      Piuttosto vi giro un'osservazione: nei forum sindacali si diceva che in sede di contrattazione l'autorizzazione ad assumere sarebbe stata collocata in Finanziaria. Dal testo licenziato in commissione non sono riuscito ad individuare nulla che si possa avvicinare alla notizia da noi tutti agognata (l'unico riferimento è allo sblocco delle assunzioni in polizia).
                      Quanto infine alle discussioni che hanno incendiato il forum negli ultimi giorni, leggendo i post dei giorni e dei mesi scorsi una cosa che mi ha sempre colpito è il ricorrente accenno, da parte di molti, ai "raccomandati, quasi fosse una categoria dello spirito più che persone fisicamente ravvisabili...Toglietemi una curiosità: ma al di là del fatto che di default in Italia si pensa sempre che le selezioni siano pilotate, che diamine vi fa pensare alla loro presenza occulta fra noi ?

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