Manu!! Te la senti?!?
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Originariamente inviato da GIGGI' Visualizza il messaggiomanu, non dico che tu non aiuti, ma che il tutto sarebbe più fruibile se non si dovesse scavare tra cento pagine.
Poi fai/fate come meglio credete.
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Originariamente inviato da tanny73 Visualizza il messaggioManu!! Te la senti?!?
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Per rispondere a dru122 e visto che non si è fidato dell'opinione (peraltro assolutamente disinteressata, al contrario delle infondate idee che si è costruito/a), ti cito due sentenze (giusto due perché poi il messaggio diventa troppo lungo):
Punto 1): L'amministrazione pubblica ha una piena e totale discrezionalità sulla scelta del titolo di laurea da pretendere ai candidati-
In materia di definizione del titolo di studio occorrente per la partecipazione ai concorsi pubblici, ferma la definizione del livello del titolo (laurea o altro titolo di studio) affidata alla legge o ad altra fonte normativa, l'amministrazione che indice il concorso - in assenza di specifiche indicazioni di legge - è titolare di un potere discrezionale nella definizione della tipologia del titolo (cioè, ad esempio, della tipologia di laurea), in relazione alla professionalità ed alla preparazione culturale richieste per il posto che, attraverso il concorso e la selezione dei soggetti meritevoli, si intende ricoprire.
T.A.R. Campania Napoli, sez. III, 08 novembre 2005, n. 18699
Punto 2): La laurea in economia non è certamente equipollente alla laurea in giurisprudenza.
L'equipollenza tra i titoli di studio, ed in particolare tra i diplomi di laurea, viene stabilita e dichiarata con legge o con decreto ministeriale, per cui nessuna facoltà di scelta residua al riguardo in capo agli organi amministrativi che indicano un concorso o alla commissione esaminatrice.
T.A.R. Toscana Firenze, sez. II, 14 marzo 2007, n. 389
Adesso mi pare che l'opinione sia supportata da sufficienti elementi, ma se vuoi confutarla, fai pure, purché non lo faccia senza fondamento. Magari se spulci un pò su internet riesci a trovare anche qualche sentenza della S.C.
Io non faccio di più anche perché stò partendo in vacanza e questa era la mia ultima fatica.
Puoi apprezzarla o meno, più che altro era per fare presente a tutti che sono d'accordo con Manu.
Ciaoooo a tuttiiiiii i forumistiiiiiii che si fanno il mazzo tanto per passare uno straccio di concorso. Vi penserò al mare, sotto il sole, con un cocktail rinfrescante e i miei 800 cameriei al seguito...HA! HA! HA! (snif!)
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Originariamente inviato da spruzzolo Visualizza il messaggioPer rispondere a dru122 e visto che non si è fidato dell'opinione (peraltro assolutamente disinteressata, al contrario delle infondate idee che si è costruito/a), ti cito due sentenze (giusto due perché poi il messaggio diventa troppo lungo):
Punto 1): L'amministrazione pubblica ha una piena e totale discrezionalità sulla scelta del titolo di laurea da pretendere ai candidati-
In materia di definizione del titolo di studio occorrente per la partecipazione ai concorsi pubblici, ferma la definizione del livello del titolo (laurea o altro titolo di studio) affidata alla legge o ad altra fonte normativa, l'amministrazione che indice il concorso - in assenza di specifiche indicazioni di legge - è titolare di un potere discrezionale nella definizione della tipologia del titolo (cioè, ad esempio, della tipologia di laurea), in relazione alla professionalità ed alla preparazione culturale richieste per il posto che, attraverso il concorso e la selezione dei soggetti meritevoli, si intende ricoprire.
T.A.R. Campania Napoli, sez. III, 08 novembre 2005, n. 18699
Punto 2): La laurea in economia non è certamente equipollente alla laurea in giurisprudenza.
L'equipollenza tra i titoli di studio, ed in particolare tra i diplomi di laurea, viene stabilita e dichiarata con legge o con decreto ministeriale, per cui nessuna facoltà di scelta residua al riguardo in capo agli organi amministrativi che indicano un concorso o alla commissione esaminatrice.
T.A.R. Toscana Firenze, sez. II, 14 marzo 2007, n. 389
Adesso mi pare che l'opinione sia supportata da sufficienti elementi, ma se vuoi confutarla, fai pure, purché non lo faccia senza fondamento. Magari se spulci un pò su internet riesci a trovare anche qualche sentenza della S.C.
Io non faccio di più anche perché stò partendo in vacanza e questa era la mia ultima fatica.
Puoi apprezzarla o meno, più che altro era per fare presente a tutti che sono d'accordo con Manu.
Ciaoooo a tuttiiiiii i forumistiiiiiii che si fanno il mazzo tanto per passare uno straccio di concorso. Vi penserò al mare, sotto il sole, con un cocktail rinfrescante e i miei 800 cameriei al seguito...HA! HA! HA! (snif!)
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Originariamente inviato da manu776 Visualizza il messaggiosono senza parole...grazie
Non sarebbe meglio una costruttiva discussione?
Manu hai fatto il possibile, fregatene se ogni tanto trovi qualcuno poco propenso a parlare serenamente.
Ciao manu, divertiti ogni tanto anziché studiare.
io per ora mi sono rifiutata persino di fotocopiare i quizzi di Mininterno.
Ciaooooo!!!!
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Originariamente inviato da spruzzolo Visualizza il messaggioPer rispondere a dru122 e visto che non si è fidato dell'opinione (peraltro assolutamente disinteressata, al contrario delle infondate idee che si è costruito/a), ti cito due sentenze (giusto due perché poi il messaggio diventa troppo lungo):
Punto 1): L'amministrazione pubblica ha una piena e totale discrezionalità sulla scelta del titolo di laurea da pretendere ai candidati-
In materia di definizione del titolo di studio occorrente per la partecipazione ai concorsi pubblici, ferma la definizione del livello del titolo (laurea o altro titolo di studio) affidata alla legge o ad altra fonte normativa, l'amministrazione che indice il concorso - in assenza di specifiche indicazioni di legge - è titolare di un potere discrezionale nella definizione della tipologia del titolo (cioè, ad esempio, della tipologia di laurea), in relazione alla professionalità ed alla preparazione culturale richieste per il posto che, attraverso il concorso e la selezione dei soggetti meritevoli, si intende ricoprire.
T.A.R. Campania Napoli, sez. III, 08 novembre 2005, n. 18699
Punto 2): La laurea in economia non è certamente equipollente alla laurea in giurisprudenza.
L'equipollenza tra i titoli di studio, ed in particolare tra i diplomi di laurea, viene stabilita e dichiarata con legge o con decreto ministeriale, per cui nessuna facoltà di scelta residua al riguardo in capo agli organi amministrativi che indicano un concorso o alla commissione esaminatrice.
T.A.R. Toscana Firenze, sez. II, 14 marzo 2007, n. 389
Adesso mi pare che l'opinione sia supportata da sufficienti elementi, ma se vuoi confutarla, fai pure, purché non lo faccia senza fondamento. Magari se spulci un pò su internet riesci a trovare anche qualche sentenza della S.C.
Io non faccio di più anche perché stò partendo in vacanza e questa era la mia ultima fatica.
Puoi apprezzarla o meno, più che altro era per fare presente a tutti che sono d'accordo con Manu.
Ciaoooo a tuttiiiiii i forumistiiiiiii che si fanno il mazzo tanto per passare uno straccio di concorso. Vi penserò al mare, sotto il sole, con un cocktail rinfrescante e i miei 800 cameriei al seguito...HA! HA! HA! (snif!)
Per dru122...... nei forum si entra in punta di piedi e si ringrazia....e poi ci vuole anche un pò di "humilité"....
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Originariamente inviato da spruzzolo Visualizza il messaggiofigurati manu, non mi sembra giusto prendersela con chi da qualche consiglio o parere perché la realtà non è come si vorrebbe che fosse.
Non sarebbe meglio una costruttiva discussione?
Manu hai fatto il possibile, fregatene se ogni tanto trovi qualcuno poco propenso a parlare serenamente.
Ciao manu, divertiti ogni tanto anziché studiare.
io per ora mi sono rifiutata persino di fotocopiare i quizzi di Mininterno.
Ciaooooo!!!!
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