...erano domande, ho saltato il punto interrogativo, scusate...Partiranno le raccomandate per tutte le classi di concorso??
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Regione Lazio POST UNICO
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Fine degli idonei 01 e 07
c'è anche qualcuno che in tutto questo si preoccupa anche della fine dei restanti idonei dei concorsi cod. 01 e 07. C'è speranza di qualche altra rinuncia, che allarghino la graduatoria, che le agenzie non assumino più raccomandati o cosa? Lasciamo ogni speranza
Attendo un segnale di solidarietà
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Non e' che ti si possa dare altro, oltre alla solidarieta', dato che si sa ben poco di quello che succedera' agli idonei rimanenti.
Ti posso dire che quasi sicuramente ci sara' almeno una rinuncia al concorso 04, dato che il primo chiamato e' vincitore al concorso equivalente per laureati, quindi immagino sia gia' assunto.
Quindi e' possibile che ci siano altri casi simili. Se hai tempo libero potresti spazzolarti la lista degli ex-idonei neo-vincitori, a vedere casi simili.
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Originariamente inviato da francolino Visualizza il messaggioBuongiorno!
Mizh che facciamo con la tua lettera?
Wolf che fine ha fatto la tua proposta?
Oppure attendiamo gli scorrimenti.
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ciao!
A proposito di ASTRAL (della serie...a volte ritornano)
La difesa degli amministratori della giunta Storace: «Non ci furono raccomandazioni, c' erano curriculum eccezionali»
Astral, quei parenti assunti senza concorso
Nella società regionale la figlia di Aracri, la cognata di Antoniozzi e tanti altri
La figlia di Francesco Aracri (An), all' epoca delle assunzioni assessore ai Lavori pubblici e Trasporti, che controllava direttamente proprio l' Astral, e la cognata di Alfredo Antoniozzi, ex capogruppo regionale di Forza Italia e candidato sindaco azzurro al Campidoglio, sono tra i centodiciassette chiamati direttamente, senza concorso: da uscieri e segretarie a funzionari e dirigenti. Alcuni sono stati nominati anche senza laurea e con curricula molto lacunosi, per non dire insignificanti. È questa la pianta organica dell' Astral, l' azienda che si occupa della manutenzione straordinaria di 2 mila chilometri di strade del Lazio ereditate dall' Anas. In pratica figura un esercito di parenti, amici, iscritti e politici di An e degli altri partiti del centrodestra, come dimostrano anche altri nomi presenti nei sette piani di vetro e specchi nei pressi dell' Aurelia: Fabio Tesei, assessore in quota An nel XIII Municipio, e Clara Fagnani, consigliere comunale eletta nel 2005 a Segni, ovviamente vicina al centrodestra. Ma nei corridoi della società non mancano incarichi a fidanzate, cugini e amiche con conoscenze ben radicate nel Polo. «Le assunzioni non le ho fatte io - prova a giustificarsi Francesco Aracri, candidato di An nel prossimo Parlamento - ma le ha gestite il Consiglio di amministrazione. Io non ho mai fatto alcuna pressione. Le selezioni sono state elaborate su oltre 200 candidati e poi l' Astral, istituita nel 2002 dalla giunta Storace, è una società per azioni a capitale totalmente pubblico: unico azionista è la Regione e quindi, come avviene anche in Campidoglio con le aziende comunali, l' assunzione diretta è una procedura del tutto regolare». Essendo una Spa, però, si poteva procedere in due modi: bandire concorsi oppure esaminare i curricula dei candidati e scegliere i più bravi. «Dovevamo gestire le strade dell' Anas in tutta fretta - precisa Aracri - non avevamo il tempo di bandire i concorsi». Ma tra gli assunti c' è una parente di Aracri e cinque giornalisti: «Sì, lo so che c' è mia figlia, ma sapevo che avevamo assunto solo un giornalista. Poi nel giugno 2003 sono andato via e non so cosa sia successo dopo. E comunque ho saputo solo dopo che mia figlia aveva fatto domanda all' Astral: fa la segretaria e ho un' altra figlia disoccupata...». Aracri è stato sostituito da Giulio Gargano, che dopo le regionali 2005 è passato da An a Forza Italia: «Sulle assunzioni non ho avuto voce in capitolo: l' ex presidente dell' Astral, Andrea Abodi, uomo di Storace, non rispondeva certo a me - ricorda Gargano -. E le selezioni erano state fatte abbondantemente prima del mio arrivo, cercando di accontentare pure il centrosinistra, che infatti non ha mai protestato...». Dal canto suo il ministro della Salute Francesco Storace preferisce non commentare la vicenda, ma l' imbarcata di contratti a tempo indeterminato a metà 2003, non deve essergli piaciuta troppo visto che l' assessore di riferimento, Aracri, è stato poi sostituito: forse l' ex governatore aveva saputo che alcuni erano stati nominati dirigenti (con stipendi da 80 mila euro lordi l' anno) senza averne requisiti come la laurea. Oppure aveva saputo che il responsabile delle relazioni esterne e dell' ufficio stampa guadagnava 119 mila euro lordi l' anno per guidare un manipolo di quattro giornalisti. E la cognata di Antoniozzi? «È uno dei migliori curriculum che siano arrivati all' Astral - fa notare Alfredo Antoniozzi -. Cercavano un avvocato con le sue caratteristiche, insegna pure alla Luiss. Ho cercato di dissuaderla, anche perché finiva per guadagnare meno del precedente incarico, ma...». Andrea Abodi prova a giustificarsi: «Non ci sono state assunzioni di massa di raccomandati: se ci sono state delle anomalie nelle assunzioni, sono state fisiologiche e circoscritte, frutto di valutazioni soggettive, ma nel complesso, in media, la professionalità, le capacità e l' esperienza dei nuovi arrivati sono state all' altezza del delicato compito ricoperto dall' Astral». Francesco Di Frischia
Di Frischia Francesco
Pagina 2
(2 marzo 2006) - Corriere della Sera
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Ed eccovene un'altra (della serie.....sono proprio senza vergogna)
n. 177 del 2008-07-26 pagina 2
Gli sprechi viaggiano sulle strade del Lazio
di Daniele Petraroli
L’Astral non ha i soldi necessari per gli interventi indispensabili ma utilizza 250mila euro per pagare due superconsulenze
Omar Sherif H. Rida
Il buco nero del bilancio regionale colpisce, come fosse un destino inevitabile, anche le aziende di proprietà della Regione. Prima fra tutte l’Astral, la società, a capitale totalmente pubblico, che gestisce le competenze trasferite dallo Stato in materia di viabilità. Mancano i fondi e le opere, anche quelle indispensabili, attendono anni. Tra gli ultimi interventi richiesti, giusto per fare qualche esempio, troviamo un attraversamento pedonale tra un parco giochi e due scuole a Vicovaro sulla Tiburtina. Trentaduemila euro, la spesa ipotizzata dai tecnici Astral. O ancora l’installazione di un impianto semaforico (comprensiva della sostituzione delle barriere stradali di sicurezza) davanti a una scuola di Rignano Flaminio. Centotrentaquattromila euro la cifra in questo caso. O, da ultimo, la richiesta dei vigili del fuoco di Subiaco che necessitano di un semaforo «a comando» per uscire velocemente dalla caserma appena inaugurata (25mila euro il costo).
Come si vede le tre domande registrate dall’Astral lo scorso 30 luglio riguardano cifre del tutto modeste. Eppure giacciono tutte in un cassetto dell’amministrazione. Scontato il motivo: mancano i soldi. Questa la facciata, almeno. Infatti se gli interventi rimangono al palo, gli sprechi per le consulenze esterne si moltiplicano. Due i nomi da tenere d’occhio all’interno della società regionale delle strade. Quello di Angelo Cacciotti, in primis, e quello di Raimondo Besson, a ruota.
La storia di Cacciotti è particolarmente interessante. Già sindaco di Carpineto Romano e responsabile della segreteria alla Regione Lazio durante l’amministrazione Badaloni, viene assunto all’Astral ad aprile 2006, chiamato dal nuovo presidente Giovanni Battista Giorgi. Capo delle attività della presidenza prima e dirigente degli Affari generali, poi, Cacciotti ottiene un contratto a termine di durata triennale per un compenso di circa 130mila euro lordi. Ma quest’estate decide, a 54 anni, di andare in pensione. La cosa curiosa, però, è che nonostante si tratti di una risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, l’Astral decida di erogare 100mila euro come «incentivo all’esodo» da versarsi in due rate, settembre e ottobre 2007. Il problema del manager, però, è che in tal modo avrebbe perso quasi due anni di stipendio da dirigente. Da lì la pensata «geniale». Il 14 agosto il presidente Giorgi invia a Cacciotti una «lettera d’impegno a un incarico di collaborazione professionale». Pensionato il 31 agosto, Cacciotti verrà così riassunto, entro il 30 settembre, con un contratto di lavoro parasubordinato triennale da 60mila euro all’anno. La prestazione minima da garantire sarà poi pari a (sole) 120 giornate lavorative. Un vero paradiso, insomma.
Differente, ma ugualmente interessante, la posizione di Besson. L’ingegnere, dopo il rinnovo del cda del dicembre 2005, viene piazzato all’Astral come superconsulente sempre nell’aprile 2006. «Consulente tecnico della presidenza», per la precisione, percepisce circa 120mila euro annui. L’esperto di acque di area Ds, però, assomma a questo incarico altri due lavori. Quello di vicepresidente di Acqualatina Spa (90mila euro il suo stipendio) e quello di amministratore delegato di Sorical («Società risorse idriche calabresi»).
Concludendo, niente soldi per le opere pubbliche. Mentre per i regali a chi appartiene alla giusta «parrocchia», la faccenda cambia. Anche questa, è la Regione targata Piero Marrazzo.
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