Ciao, ti riferisci anche ala graduatoria cter vi livekli per le sedi territoriali? Io nei giorni scorsi ho telefonato e mi hanno detto che al momento non hanno richieste e non sanno se chiameranno. Io non sarei tanto ottimista...mah!
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Istat area tecnico-statistica aprile 2011 tempo determinato
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news
9/1682-A/55. (Testo modificato nel corso
della seduta) Paglia, Di Salvo, Pilozzi,
Airaudo, Migliore, Kronbichler.
La Camera,
premesso che:
il decreto in esame – in ragione
dell’attuale contesto socio economico caratterizzato
da alti livelli di disoccupazione
– predispone alcune disposizioni
urgenti per il perseguimento di obiettivi di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni,
introducendo norme dal contenuto
assai disomogeneo, nonché indifferenziati
rispetto a variegati ambiti afferenti
alla pubblica amministrazione, in
opposizione a quanto stabilito dall’articolo
77 della Costituzione, che impone che i
decreti-legge debbano contenere misure di
immediata applicazione e di contenuto
specifico, omogeneo e coerente al titolo;
gli stringenti vincoli imposti dal
decreto in termini di autorizzazione a
bandire concorsi, accesso ai concorsi riservati,
proroghe dei contratti a tempo
determinato e validità delle graduatorie
vigenti, costituiscono strumenti del tutto
inadeguati a consentire la valorizzazione
delle professionalità acquisite e offrono
ancor meno garanzie rispetto alle legittime
aspettative di stabilizzazione dei 373 lavoratori
precari dell’Istituto Nazionale di
Statistica che, nel 95 per cento dei casi, si
vedrebbero negato perfino l’accesso ai
concorsi riservati;
coerentemente alla normativa vigente
che stabilisce che l’accesso negli Enti
di Ricerca Pubblici (EPR) avvenga mediante
selezioni ad evidenza pubblica, tutti
i lavoratori precari dell’Istat sono stati già
selezionati, a partire dal 2010, mediante
concorso pubblico che prevedeva prove
scritte ed orali e valutazione dei titoli,
sono inseriti nelle attività ordinarie dell’ente
e contribuiscono alla produzione
della statistica ufficiale di cui si servono
cittadini, decisori politici e soggetti economici;
stante il perdurare delle limitazioni
all’utilizzo del turn over e l’assenza di un
piano di finanziamento ad hoc, nel comparto
degli Enti di Ricerca in cui la quota
di personale precario raggiunge punte elevatissime
in rapporto alla forza lavoro
complessiva (all’Istat la quota di precari è
il 16 per cento del totale della forza
lavoro) è a rischio l’attività ordinaria dell’Ente
stessi;
gli Enti di Ricerca e le Università
prevedono la possibilità di conversione dei
contratti a tempo determinato in contratti
a tempo indeterminato qualora gli stessi
siano stati stipulati a seguito del superamento
di procedure concorsuali pubbliche,
possibilità sancita attraverso una norma
specifica contenuta nel CCNL attualmente
vigente (articoli 5 e 23)
impegna il Governo
a valutare l’opportunità di:
1) introdurre una misura di stabilizzazione
generalizzata ed effettiva che
riguardi la totalità dei dipendenti a termine
attualmente presenti in Istat. Tale
provvedimento non dovrà configurarsi
come un’ulteriore procedura concorsuale,
ma come applicazione del principio della
tenure track già ampiamente adottato in
questi casi nel resto d’Europa, in virtù di
due peculiarità che caratterizzano il personale
interessato:
a) reclutamento avvenuto per
mezzo del superamento di una procedura
concorsuale pubblica identica a quella per
il reclutamento di personale a tempo indeterminato;
Atti Parlamentari — 113 — Camera dei Deputati
XVII LEGISLATURA — ALLEGATO A AI RESOCONTI
— SEDUTA DEL 24 OTTOBRE 2013 — n.104
b) inserimento di detto personale
nelle attività ordinarie dell’Istituto, siano
esse scientifiche o amministrative;
2) quantificare le risorse finanziarie
necessarie a rendere praticabili le stabilizzazioni
del personale a termine in un
arco di tempo definito;
3) rimuovere gli attuali vincoli all’utilizzo
del turnover e stanziare le risorse
economiche dedicate a tale finalità;
4) prorogare i contratti a termine
fino al completamento di tale programma
di immissioni in ruolo.
5) adeguare la dotazione organica
al computo delle professionalità effettivamente
presenti, indipendentemente dall’inquadramento
contrattuale.
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