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    PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SI È BLOCCATA LA RIFORMA DELLE SELEZIONI
    L'emergenza finanziaria ha fatto stralciare il testo dalla legge di Stabilità: le nuove prove si svolgono con le vecchie regole. Ma è guerra in tribunale
    Tra le vittime meno illustri della caduta del governo Berlusconi c' è anche lui, il concorso unico. Proposto dall'ex ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta come la panacea delle inef fi cienze del sistema selettivo pubblico, testato (con poco successo) da FormezItalia dopo l'exploit del Concorsone napoletano, una norma per renderlo obbligatorio dal primo gennaio 2013 era stata inserita nelle prime due bozze del decreto sviluppo. Quando, però, il testo di quello che nel frattempo era diventato un maxiemendamento alla legge di stabilità è stato illustrato da Tremonti in Senato nella sua versione de fi nitiva, la norma non c'era più. Intanto, tra blocco del turnover e tempi biblici per la fi nalizzazione delle procedure concorsuali, la strada per conquistare un posto pubblico è sempre più tortuosa, con le società del settore che se le danno di santa ragione per aggiudicarsi la preselezione dei pochi bandi interessati pubblicati sulla Gazzetta Uf"ciale . ASPETTA E STUDIA ï¿��« La decisione di eliminare la norma sul concorso unico dal maxiemendamento è stata della passata presidenza del Consiglioï¿��», spiega al Mondo Riccardo Rosetti , capo uf fi cio legislativo della Funzione pubblica, pochi giorni prima di lasciare l'incarico, ï¿��« il ministro Brunetta ci ha creduto fi no in fondo, ma evidentemente in quel momento le priorità erano altre. Si è parlato di una presunta inammissibilità della norma, ma a mio avviso si è trattato di una scelta politicaï¿��». La cancellazione della norma a pochi metri dal traguardo ha lasciato l'amaro in bocca anche a Secondo Amalfi tano , presidente di FormezItalia, la società in house del dipartimento che si occupa appunto di selezione e formazione per la pa. ï¿��« Un passo indietro che costerà alla comunità in termini di soldi ed ef fi cienza la volontà dei singoli enti di conservare la propria autonomia concorsuale viene confermata dalla volontà politica di mantenere lo status quoï¿��», attacca Amal fi tano. Una volontà che sembra essere alla base anche del caos alla prova di francese del concorso per insegnare l'italiano oltre con fi ne (bandito dal ministero degli Esteri) che si è svolta il primo dicembre a Roma. Prova annullata e ripetuta il martedì successivo. Ed effettivamente anche il tentativo di capitalizzare il successo del concorsone napoletano, con il Comune che ha selezionato, formato e assunto 534 persone in 11 mesi (febbraio 2010-gennaio 2011) proprio attraverso FormezItalia, non ha avuto il seguito sperato. Prima dell'estate lo stesso Amalfi tano aveva annunciato la possibilità, per tutti i Comuni della Campania che prevedevano di assumere personale, di aderire al bando di prossima pubblicazione del Comune di Giugliano, bisognoso di assumere 36 fi gure in quattro pro fi li diversi. Un'unica selezione, un'unica graduatoria, cui le singole amministrazioni avrebbero poi potuto attingere secondo necessità. Ma ora che il Comune di Giugliano ha deliberato l'af fi damento della selezione a FormezItalia, e che il bando sta per essere pubblicato in Gazzetta , dei dieci enti locali della zona che si erano detti interessati al progetto non è rimasta traccia. ï¿��« Il blocco del turnover al 20% anche per gli enti locali e la mancanza di una normativa di riferimento hanno fatto sì che si de fi lassero tuttiï¿��», ammette Amal fi tano. In attesa che il nuovo ministro alla Funzione pubblica, Filippo Patroni Grif fi , riprenda in mano il dossier, i concorsi pubblici si continuano a fare alla vecchia maniera: tempi spesso biblici, domande cartacee e ognun per sé. La media dei posti messi a bando nei concorsi di enti locali e regioni tra il 2001 e il 2009, calcolata da una ricerca della Bocconi, è signi fi cativa: 1,9. E a ingolfare ulteriormente la macchina adesso ci si mettono anche le vertenze tra società private che si contendo gli appalti per la gestione delle preselezioni. Sempre più spesso, infatti, gli esiti delle gare fi niscono davanti a un giudice amministrativo. È successo all'Inail, con il Consiglio di Stato che ha accolto, con un'ordinanza del 16 novembre, il ricorso della Cnipec srl contro l'assegnazione a Praxi spa della gestione di una selezione interna per progressioni verticali. Il Consiglio di Stato ha ravvisato ï¿��« pro fi li di anomalia nella valutazione delle singole voci dell'offerta economica non valutati dalla stazione appaltanteï¿��». Ora sul merito dovrà decidere il Tar. E sta per succedere per le due selezioni pubbliche più interessanti attualmente in corso: quella per 855 funzionari all'Agenzia delle Entrate e quella per 1.995 diversi pro fi li al Comune di Roma. Tutti posti a tempo indeterminato. L'Agenzia delle Entrate il 23 novembre ha assegnato l'appalto in via de fi nitiva alla Praxi, dopo aver chiesto alla stessa società motivazione di un'offerta apparentemente anomala, molto al di sotto dei 750 mila euro di base d'asta. Motivazione che deve essere stata convincente per l'uf fi cio Gare dell'Agenzia, e per il responsabile del procedimento, Santi Marino, che fi rma il provvedimento. Ma che non ha convinto la Cnipec, seconda nella graduatoria fi nale, che sta preparando il ricorso al Tar. Intanto la pubblicazione dei diari delle prove d'esame per i 110 mila candidati è stata rinviata al 27 gennaio 2012, quando dalla pubblicazione del bando in Gazzetta , avvenuta il 5 luglio scorso, saranno passati oltre sei mesi. Tempi lunghi, legati anche alla scelta dell'Agenzia di raccogliere le candidature tramite raccomandata, oltre che per posta elettronica certi fi cata. Cambia lo scenario, ma i protagonisti restano gli stessi. Il Comune di Roma, lo scorso 6 novembre, ha assegnato in via de fi nitiva a Praxi l'appalto per le preselezioni dei 22 concorsi che assegneranno 1.995 posti fi ssi in Campidoglio. Una scelta tutt'altro che paci fi ca, visto che già al momento dell'assegnazione provvisoria, il 15 settembre, le tre società escluse avevano protestato formalmente per gravi irregolarità e richiesto immediato accesso agli atti. Dopo le veri fi che di rito, e l'ennesimo rinvio della pubblicazione dei diari al 13 dicembre, è arrivata la conferma per Praxi, e l'esclusione per eccesso di ribasso per Cnipec, che nella graduatoria provvisoria era seconda. A ricorrere al Tar, oltre alla solita Cnipec, questa volta sarà anche Selexi srl, seconda nella graduatoria de fi nitiva: ï¿��« Praxi, secondo quanto abbiamo potuto veri fi care con l'accesso agli attiï¿��», spiega Davide Tomasiello , amministratore di Selexi. ï¿��« Non aveva i requisiti da fatturato previsti dal bandoï¿��». Intanto gli oltre 300 mila candidati, che hanno versato al Campidoglio 3 milioni di euro di tasse solo per partecipare, aspettano ancora di conoscere la data della prima prova. Dal 23 febbraio 2010, quando i 22 bandi sono usciti in Gazzetta , sono passati quasi due anni.

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      PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SI È BLOCCATA LA RIFORMA DELLE SELEZIONI
      L'emergenza finanziaria ha fatto stralciare il testo dalla legge di Stabilità: le nuove prove si svolgono con le vecchie regole. Ma è guerra in tribunale
      Tra le vittime meno illustri della caduta del governo Berlusconi c' è anche lui, il concorso unico. Proposto dall'ex ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta come la panacea delle inef fi cienze del sistema selettivo pubblico, testato (con poco successo) da FormezItalia dopo l'exploit del Concorsone napoletano, una norma per renderlo obbligatorio dal primo gennaio 2013 era stata inserita nelle prime due bozze del decreto sviluppo. Quando, però, il testo di quello che nel frattempo era diventato un maxiemendamento alla legge di stabilità è stato illustrato da Tremonti in Senato nella sua versione de fi nitiva, la norma non c'era più. Intanto, tra blocco del turnover e tempi biblici per la fi nalizzazione delle procedure concorsuali, la strada per conquistare un posto pubblico è sempre più tortuosa, con le società del settore che se le danno di santa ragione per aggiudicarsi la preselezione dei pochi bandi interessati pubblicati sulla Gazzetta Uf"ciale . ASPETTA E STUDIA ï¿��« La decisione di eliminare la norma sul concorso unico dal maxiemendamento è stata della passata presidenza del Consiglioï¿��», spiega al Mondo Riccardo Rosetti , capo uf fi cio legislativo della Funzione pubblica, pochi giorni prima di lasciare l'incarico, ï¿��« il ministro Brunetta ci ha creduto fi no in fondo, ma evidentemente in quel momento le priorità erano altre. Si è parlato di una presunta inammissibilità della norma, ma a mio avviso si è trattato di una scelta politicaï¿��». La cancellazione della norma a pochi metri dal traguardo ha lasciato l'amaro in bocca anche a Secondo Amalfi tano , presidente di FormezItalia, la società in house del dipartimento che si occupa appunto di selezione e formazione per la pa. ï¿��« Un passo indietro che costerà alla comunità in termini di soldi ed ef fi cienza la volontà dei singoli enti di conservare la propria autonomia concorsuale viene confermata dalla volontà politica di mantenere lo status quoï¿��», attacca Amal fi tano. Una volontà che sembra essere alla base anche del caos alla prova di francese del concorso per insegnare l'italiano oltre con fi ne (bandito dal ministero degli Esteri) che si è svolta il primo dicembre a Roma. Prova annullata e ripetuta il martedì successivo. Ed effettivamente anche il tentativo di capitalizzare il successo del concorsone napoletano, con il Comune che ha selezionato, formato e assunto 534 persone in 11 mesi (febbraio 2010-gennaio 2011) proprio attraverso FormezItalia, non ha avuto il seguito sperato. Prima dell'estate lo stesso Amalfi tano aveva annunciato la possibilità, per tutti i Comuni della Campania che prevedevano di assumere personale, di aderire al bando di prossima pubblicazione del Comune di Giugliano, bisognoso di assumere 36 fi gure in quattro pro fi li diversi. Un'unica selezione, un'unica graduatoria, cui le singole amministrazioni avrebbero poi potuto attingere secondo necessità. Ma ora che il Comune di Giugliano ha deliberato l'af fi damento della selezione a FormezItalia, e che il bando sta per essere pubblicato in Gazzetta , dei dieci enti locali della zona che si erano detti interessati al progetto non è rimasta traccia. ï¿��« Il blocco del turnover al 20% anche per gli enti locali e la mancanza di una normativa di riferimento hanno fatto sì che si de fi lassero tuttiï¿��», ammette Amal fi tano. In attesa che il nuovo ministro alla Funzione pubblica, Filippo Patroni Grif fi , riprenda in mano il dossier, i concorsi pubblici si continuano a fare alla vecchia maniera: tempi spesso biblici, domande cartacee e ognun per sé. La media dei posti messi a bando nei concorsi di enti locali e regioni tra il 2001 e il 2009, calcolata da una ricerca della Bocconi, è signi fi cativa: 1,9. E a ingolfare ulteriormente la macchina adesso ci si mettono anche le vertenze tra società private che si contendo gli appalti per la gestione delle preselezioni. Sempre più spesso, infatti, gli esiti delle gare fi niscono davanti a un giudice amministrativo. È successo all'Inail, con il Consiglio di Stato che ha accolto, con un'ordinanza del 16 novembre, il ricorso della Cnipec srl contro l'assegnazione a Praxi spa della gestione di una selezione interna per progressioni verticali. Il Consiglio di Stato ha ravvisato ï¿��« pro fi li di anomalia nella valutazione delle singole voci dell'offerta economica non valutati dalla stazione appaltanteï¿��». Ora sul merito dovrà decidere il Tar. E sta per succedere per le due selezioni pubbliche più interessanti attualmente in corso: quella per 855 funzionari all'Agenzia delle Entrate e quella per 1.995 diversi pro fi li al Comune di Roma. Tutti posti a tempo indeterminato. L'Agenzia delle Entrate il 23 novembre ha assegnato l'appalto in via de fi nitiva alla Praxi, dopo aver chiesto alla stessa società motivazione di un'offerta apparentemente anomala, molto al di sotto dei 750 mila euro di base d'asta. Motivazione che deve essere stata convincente per l'uf fi cio Gare dell'Agenzia, e per il responsabile del procedimento, Santi Marino, che fi rma il provvedimento. Ma che non ha convinto la Cnipec, seconda nella graduatoria fi nale, che sta preparando il ricorso al Tar. Intanto la pubblicazione dei diari delle prove d'esame per i 110 mila candidati è stata rinviata al 27 gennaio 2012, quando dalla pubblicazione del bando in Gazzetta , avvenuta il 5 luglio scorso, saranno passati oltre sei mesi. Tempi lunghi, legati anche alla scelta dell'Agenzia di raccogliere le candidature tramite raccomandata, oltre che per posta elettronica certi fi cata. Cambia lo scenario, ma i protagonisti restano gli stessi. Il Comune di Roma, lo scorso 6 novembre, ha assegnato in via de fi nitiva a Praxi l'appalto per le preselezioni dei 22 concorsi che assegneranno 1.995 posti fi ssi in Campidoglio. Una scelta tutt'altro che paci fi ca, visto che già al momento dell'assegnazione provvisoria, il 15 settembre, le tre società escluse avevano protestato formalmente per gravi irregolarità e richiesto immediato accesso agli atti. Dopo le veri fi che di rito, e l'ennesimo rinvio della pubblicazione dei diari al 13 dicembre, è arrivata la conferma per Praxi, e l'esclusione per eccesso di ribasso per Cnipec, che nella graduatoria provvisoria era seconda. A ricorrere al Tar, oltre alla solita Cnipec, questa volta sarà anche Selexi srl, seconda nella graduatoria de fi nitiva: ï¿��« Praxi, secondo quanto abbiamo potuto veri fi care con l'accesso agli attiï¿��», spiega Davide Tomasiello , amministratore di Selexi. ï¿��« Non aveva i requisiti da fatturato previsti dal bandoï¿��». Intanto gli oltre 300 mila candidati, che hanno versato al Campidoglio 3 milioni di euro di tasse solo per partecipare, aspettano ancora di conoscere la data della prima prova. Dal 23 febbraio 2010, quando i 22 bandi sono usciti in Gazzetta , sono passati quasi due anni.

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        speriamo si faccia a febbraio sto concorso

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          Originariamente inviato da roberta2010 Visualizza il messaggio
          PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SI È BLOCCATA LA RIFORMA DELLE SELEZIONI
          L'emergenza finanziaria ha fatto stralciare il testo dalla legge di Stabilità: le nuove prove si svolgono con le vecchie regole. Ma è guerra in tribunale
          Tra le vittime meno illustri della caduta del governo Berlusconi c' è anche lui, il concorso unico. Proposto dall'ex ministro della pubblica amministrazione Renato Brunetta come la panacea delle inef fi cienze del sistema selettivo pubblico, testato (con poco successo) da FormezItalia dopo l'exploit del Concorsone napoletano, una norma per renderlo obbligatorio dal primo gennaio 2013 era stata inserita nelle prime due bozze del decreto sviluppo. Quando, però, il testo di quello che nel frattempo era diventato un maxiemendamento alla legge di stabilità è stato illustrato da Tremonti in Senato nella sua versione de fi nitiva, la norma non c'era più. Intanto, tra blocco del turnover e tempi biblici per la fi nalizzazione delle procedure concorsuali, la strada per conquistare un posto pubblico è sempre più tortuosa, con le società del settore che se le danno di santa ragione per aggiudicarsi la preselezione dei pochi bandi interessati pubblicati sulla Gazzetta Uf"ciale . ASPETTA E STUDIA ï¿��« La decisione di eliminare la norma sul concorso unico dal maxiemendamento è stata della passata presidenza del Consiglioï¿��», spiega al Mondo Riccardo Rosetti , capo uf fi cio legislativo della Funzione pubblica, pochi giorni prima di lasciare l'incarico, ï¿��« il ministro Brunetta ci ha creduto fi no in fondo, ma evidentemente in quel momento le priorità erano altre. Si è parlato di una presunta inammissibilità della norma, ma a mio avviso si è trattato di una scelta politicaï¿��». La cancellazione della norma a pochi metri dal traguardo ha lasciato l'amaro in bocca anche a Secondo Amalfi tano , presidente di FormezItalia, la società in house del dipartimento che si occupa appunto di selezione e formazione per la pa. ï¿��« Un passo indietro che costerà alla comunità in termini di soldi ed ef fi cienza la volontà dei singoli enti di conservare la propria autonomia concorsuale viene confermata dalla volontà politica di mantenere lo status quoï¿��», attacca Amal fi tano. Una volontà che sembra essere alla base anche del caos alla prova di francese del concorso per insegnare l'italiano oltre con fi ne (bandito dal ministero degli Esteri) che si è svolta il primo dicembre a Roma. Prova annullata e ripetuta il martedì successivo. Ed effettivamente anche il tentativo di capitalizzare il successo del concorsone napoletano, con il Comune che ha selezionato, formato e assunto 534 persone in 11 mesi (febbraio 2010-gennaio 2011) proprio attraverso FormezItalia, non ha avuto il seguito sperato. Prima dell'estate lo stesso Amalfi tano aveva annunciato la possibilità, per tutti i Comuni della Campania che prevedevano di assumere personale, di aderire al bando di prossima pubblicazione del Comune di Giugliano, bisognoso di assumere 36 fi gure in quattro pro fi li diversi. Un'unica selezione, un'unica graduatoria, cui le singole amministrazioni avrebbero poi potuto attingere secondo necessità. Ma ora che il Comune di Giugliano ha deliberato l'af fi damento della selezione a FormezItalia, e che il bando sta per essere pubblicato in Gazzetta , dei dieci enti locali della zona che si erano detti interessati al progetto non è rimasta traccia. ï¿��« Il blocco del turnover al 20% anche per gli enti locali e la mancanza di una normativa di riferimento hanno fatto sì che si de fi lassero tuttiï¿��», ammette Amal fi tano. In attesa che il nuovo ministro alla Funzione pubblica, Filippo Patroni Grif fi , riprenda in mano il dossier, i concorsi pubblici si continuano a fare alla vecchia maniera: tempi spesso biblici, domande cartacee e ognun per sé. La media dei posti messi a bando nei concorsi di enti locali e regioni tra il 2001 e il 2009, calcolata da una ricerca della Bocconi, è signi fi cativa: 1,9. E a ingolfare ulteriormente la macchina adesso ci si mettono anche le vertenze tra società private che si contendo gli appalti per la gestione delle preselezioni. Sempre più spesso, infatti, gli esiti delle gare fi niscono davanti a un giudice amministrativo. È successo all'Inail, con il Consiglio di Stato che ha accolto, con un'ordinanza del 16 novembre, il ricorso della Cnipec srl contro l'assegnazione a Praxi spa della gestione di una selezione interna per progressioni verticali. Il Consiglio di Stato ha ravvisato ï¿��« pro fi li di anomalia nella valutazione delle singole voci dell'offerta economica non valutati dalla stazione appaltanteï¿��». Ora sul merito dovrà decidere il Tar. E sta per succedere per le due selezioni pubbliche più interessanti attualmente in corso: quella per 855 funzionari all'Agenzia delle Entrate e quella per 1.995 diversi pro fi li al Comune di Roma. Tutti posti a tempo indeterminato. L'Agenzia delle Entrate il 23 novembre ha assegnato l'appalto in via de fi nitiva alla Praxi, dopo aver chiesto alla stessa società motivazione di un'offerta apparentemente anomala, molto al di sotto dei 750 mila euro di base d'asta. Motivazione che deve essere stata convincente per l'uf fi cio Gare dell'Agenzia, e per il responsabile del procedimento, Santi Marino, che fi rma il provvedimento. Ma che non ha convinto la Cnipec, seconda nella graduatoria fi nale, che sta preparando il ricorso al Tar. Intanto la pubblicazione dei diari delle prove d'esame per i 110 mila candidati è stata rinviata al 27 gennaio 2012, quando dalla pubblicazione del bando in Gazzetta , avvenuta il 5 luglio scorso, saranno passati oltre sei mesi. Tempi lunghi, legati anche alla scelta dell'Agenzia di raccogliere le candidature tramite raccomandata, oltre che per posta elettronica certi fi cata. Cambia lo scenario, ma i protagonisti restano gli stessi. Il Comune di Roma, lo scorso 6 novembre, ha assegnato in via de fi nitiva a Praxi l'appalto per le preselezioni dei 22 concorsi che assegneranno 1.995 posti fi ssi in Campidoglio. Una scelta tutt'altro che paci fi ca, visto che già al momento dell'assegnazione provvisoria, il 15 settembre, le tre società escluse avevano protestato formalmente per gravi irregolarità e richiesto immediato accesso agli atti. Dopo le veri fi che di rito, e l'ennesimo rinvio della pubblicazione dei diari al 13 dicembre, è arrivata la conferma per Praxi, e l'esclusione per eccesso di ribasso per Cnipec, che nella graduatoria provvisoria era seconda. A ricorrere al Tar, oltre alla solita Cnipec, questa volta sarà anche Selexi srl, seconda nella graduatoria de fi nitiva: ï¿��« Praxi, secondo quanto abbiamo potuto veri fi care con l'accesso agli attiï¿��», spiega Davide Tomasiello , amministratore di Selexi. ï¿��« Non aveva i requisiti da fatturato previsti dal bandoï¿��». Intanto gli oltre 300 mila candidati, che hanno versato al Campidoglio 3 milioni di euro di tasse solo per partecipare, aspettano ancora di conoscere la data della prima prova. Dal 23 febbraio 2010, quando i 22 bandi sono usciti in Gazzetta , sono passati quasi due anni.
          ciò significa che se la cnipec fa ricorso al tar , è quasi sicuro il blocco del concorso o comunque un rinvio lungo?

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            mah? io non credo il blocco semmai un rinvio...

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              Ciao a tutti e.....BUON ANNO!
              Rinvio data prima prova confermato per questioni organizzative.
              Purtroppo non hanno saputo dirmi a quando è stata rinviata. Ovviamente appena so, vi informo.
              Ultima modifica di coolicecube; 01-01-2012, 15:43.

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                Grazie...
                Attendiamo tue notizie.
                Felice nuovo anno e i migliori auspici!!

                Commenta


                  scusate ,ulteriore rinvio data prima prova anche il 27 gennaio?
                  un mio amico funzionario a.e e' dello stesso parere !!!!
                  Dice che in agenzia si sarebbe saputa la data se fosse stata decisa per il 27!!!!!
                  siete dello stesso avviso?

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                    Originariamente inviato da antonino.canzoneri-1974 Visualizza il messaggio
                    scusate ,ulteriore rinvio data prima prova anche il 27 gennaio?
                    un mio amico funzionario a.e e' dello stesso parere !!!!
                    Dice che in agenzia si sarebbe saputa la data se fosse stata decisa per il 27!!!!!
                    siete dello stesso avviso?

                    Buonasera.
                    Qualcuno ha novità in merito ad eventuali rinvii?
                    Ho letto che, giorni fa, una attendibile fonte di questo forum ha parlato di un ulteriore slittamento del concorso.
                    Purtroppo a marzo ho un impegno non rinviabile, di natura chirurgica, ahimè, e non vorrei che si accavallassero le date con quelle di questo concorso per il quale stiamo lavorando tanto.
                    Sarei grato a chi postasse informazioni in merito

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                      Originariamente inviato da coolicecube Visualizza il messaggio
                      Ciao a tutti e.....BUON ANNO!
                      Rinvio data prima prova confermato per questioni organizzative.
                      Purtroppo non hanno saputo dirmi a quando è stata rinviata. Ovviamente appena so, vi informo.
                      ciao..ma la tua informazione è certa?

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