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Concorso per 855 funzionari in Agenzia delle Entrate

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    Originariamente inviato da mic.dur Visualizza il messaggio
    1-Costo relativo al ricavo: vendO l'auto e i costi sono a carico mio, cioè le due operazione sono correlate, nel senso che se non avessi venduto l'auto non avrei sostenuto il costo.
    2-dato che le due operazioni sono collegate, in bilancio avrei messo il ricavo, seppur per contratto tra le parti avrei dovuto ricevere l'incasso solo a gennaio.
    Il mio ragionamento nasceva da questo esempio. In termini di competenza tutta l'operazione si conclude a dicembre, ma l'incasso lo realizzo solo a gennaio, quindi io, a questo punto aggiungo sbagliando, avrei messo nel bilancio del 2011 anche il ricavo dell'auto, nonostante l'incasso l'avrei ottenuto solo a gennaio.
    No... Il principio di correlazione non è questo... non si fa per singoli costi/ricavi, ma per TUTTI i costi dell'anno, che devono trovare correlazione nei relativi ricavi, ma non singolarmente!! Esempio: io acquisto un macchinario e della merce da lavorare nell'anno x, però in quell'anno non ottengo ricavi (non vendo nessun prodotto, non emetto nessuna fattura e non ottengo nessun pagamento): in questo caso i costi non sono correlati ai ricavi (questo però è già un caso particolare, di start-up)
    Altro esempio: io acquisto un macchinario e della merce da lavorare nell'anno x, però in quell'anno ottengo solo una parte di tutti i ricavi che avrei potuto ottenere, quindi c'è correlazione parziale fra costi sostenuti e ricavi ottenuti: dovrò rinviare al successivo esercizio una parte dei costi (col metodo dei risconti attivi: storno un costo per allinearlo ai ricavi).

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      Originariamente inviato da mic.dur Visualizza il messaggio
      Spiegazione del Simone
      Risposta A
      I redditi derivanti dai beni in regime di comunione legale sono imputati a ciascuno dei conuigi per metà del loro ammontare netto o per la diversa quita stabilit ai sensi dell'aticolo 210 codice civile. I redditi dei beni esclusi sono imputati invece unicamente al conuige che li possiede.
      Allora: la risposta è incompleta. E' giusta la 3 (nella domanda non si parla mica di comunione legale), quindi il simone sta facendo acqua da tutte le parti... Vedi mia risposta nel post sopra.

      Sapete cosa dovete fare? segnalare gli errori alla casa editrice, c'è anche su facebook e ci mettete un attimo
      Ultima modifica di karel76; 18-02-2012, 15:11.

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        Il Simone da per scontato un dato che noi non siamo riusciti a cogliere ovvero che si stia parlando di comunione. In effetti se si trattasse di separazione dei beni sarebbero imputati per il loro ammontare al coniuge che li ha prodotti. Il Simone invece pone questo tipo di domanda dando per scontato che uno capisca ce si parli di comunione in quanto e' il regime applicato in linea generale. Se si vuole optare per la separazione si deve fare una opzione in tal senso. Spero di essermi spiegata ..

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          Originariamente inviato da karel76 Visualizza il messaggio
          Allora: la risposta è incompleta. E' giusta la 3 (nella domanda non si parla mica di comunione legale), quindi il simone sta facendo acqua da tutte le parti... Vedi mia risposta nel post sopra
          Scusa se ti contraddico.. Ma secondo me non facendo esplicito riferimento alla comunione e' un po' un trabocchetto e si da per scontato che si sappia che il regime che si applica, in mancanza di diversa opzione, e' quello della comunione! Per cui non e' sbagliata o incompleta a mio avviso

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            Originariamente inviato da frenci87 Visualizza il messaggio
            Scusa se ti contraddico.. Ma secondo me non facendo esplicito riferimento alla comunione e' un po' un trabocchetto e si da per scontato che si sappia che il regime che si applica, in mancanza di diversa opzione, e' quello della comunione! Per cui non e' sbagliata o incompleta a mio avviso
            Infatti. Anche io ho pensato che la domanda si riferisse ad una situazione di comunione, anche perchè è probabile che se non fosse cosi nella domanda l'avrebbero specificato.

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              Originariamente inviato da frenci87 Visualizza il messaggio
              Scusa se ti contraddico.. Ma secondo me non facendo esplicito riferimento alla comunione e' un po' un trabocchetto e si da per scontato che si sappia che il regime che si applica, in mancanza di diversa opzione, e' quello della comunione! Per cui non e' sbagliata o incompleta a mio avviso
              Sbagli... il fatto che si sia in comunione è da specificare, altrimenti, ai fini fiscali (cosa diversa dai fini civilistici), ciascun coniuge paga l'imposta relativa ai redditi che ha prodotto. Quando fai la dichiarazione dei redditi di due coniugi dividi tutto per metà? no... (e questo indipendentemente dal fatto che si siano sposati in regime di separazione o di comunione). Leggi l'art.4 del tuir... dice "i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge sono a lui imputati in ogni caso per l'intero ammontare".

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                Ai fini IRPEF,i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge in che modo sono aciascuno dei due imputati?
                a) per metà del loro ammontare netto
                b) per una quota stabilita caso per caso
                c) in ogni caso per l'intero ammontare

                Questa era la domanda (completa) uscita al concorso 2009. E la risposta esatta è la c, in base all'art.4, comma 1, lettera a, ultimo periodo (pari pari). Come vedete le domande del concorso a prima vista sembrano facili, e invece entrano molto nel dettaglio...

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                  Originariamente inviato da karel76 Visualizza il messaggio
                  Sbagli... il fatto che si sia in comunione è da specificare, altrimenti, ai fini fiscali (cosa diversa dai fini civilistici), ciascun coniuge paga l'imposta relativa ai redditi che ha prodotto. Quando fai la dichiarazione dei redditi di due coniugi dividi tutto per metà? no... (e questo indipendentemente dal fatto che si siano sposati in regime di separazione o di comunione). Leggi l'art.4 del tuir... dice "i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge sono a lui imputati in ogni caso per l'intero ammontare".
                  Ma il Simone nella prima parte afferma che i redditi dei beni in regime di comunione legale sono imputati a ciascuno coniuge per metà del loro ammontare, mentre nella seconda parte sottolinea che quelli esclusi sono da imputare per la loro parte per intero al conuige.
                  Quindi per il Simone nella domanda si parla di comunione legale. Ora bisognerebbe capire cosa ha considerato l'agenzia delle entrate, cioè se la domanda fosse riferita ad una comunione legale o ad una situazione come quella da te elencata.

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                    Si io parlavo della norma civilistica. In effetti , lato fiscale, e' scritto cm dici tu . Quindi bisogna risp per forza c!

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                      Originariamente inviato da mic.dur Visualizza il messaggio
                      Ma il Simone nella prima parte afferma che i redditi dei beni in regime di comunione legale sono imputati a ciascuno coniuge per metà del loro ammontare, mentre nella seconda parte sottolinea che quelli esclusi sono da imputare per la loro parte per intero al conuige.
                      Quindi per il Simone nella domanda si parla di comunione legale. Ora bisognerebbe capire cosa ha considerato l'agenzia delle entrate, cioè se la domanda fosse riferita ad una comunione legale o ad una situazione come quella da te elencata.
                      Ti incollo la domanda che è uscita al concorso (io c'ero)

                      Ai fini IRPEF,i proventi dell'attività separata di ciascun coniuge in che modo sono a ciascuno dei due imputati?
                      a) per metà del loro ammontare netto
                      b) per una quota stabilita caso per caso
                      c) in ogni caso per l'intero ammontare

                      E questo è quello che dice l'art.4 del tuir... "I proventi dell'attività separata di ciascun coniuge sono a lui imputati in ogni caso per l'intero ammontare". Noti qualche differenza? Quello che afferma il Simone lascia il tempo che trova, quindi non vi interessa cosa intendessero dire, o insinuare, o cosa sottintendono loro... quel che conta è la domanda, la risposta, e i riferimenti normativi

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