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diritto all'assunzione
Originariamente inviato da ilconteee Visualizza il messaggioUn carissimo collega ex tirocinante mi ha scritto il seguente messaggio che vi posto. Oltre a qualche info fresca di giornata ma non molto soddisfacente, il dr X (lo chiamerò così per ovvi motivi di privacy) espone una sua idea. A voi la lettura del "papiro"
<< Questa mattina sono stato a Torino3 per presentare la mia (eh sì!) dichiarazione dei redditi... con l'occasione ho cercato di carpire qualche informazione ma come mi aspettavo quasi nessuno sa della nostra situazione. Solo un funzionario si è dimostrato a conoscenza della vicenda, peraltro in tutti i suoi dettagli (emendamenti, fiducia, etc): ebbene, per quel che può valere, si è detto convinto che vi saranno le opportune pressioni per mettere una pezza alla scempiaggine, anche perché -e su questo sono tutti concordi- pare ci sia forte bisogno di "noi". Insomma, speriamo!
A tal proposito, pur non essendo iscritto ogni tanto sbircio il famoso "forum" ma noto con dispiacere che -disturbatori a parte- si fa solo una gran caciara e le scempiaggini giuridiche abbondano (e dire che molti si proclamano ex-avvocati... mah!). Per lo meno però non viene più invocato l'onnipotente TAR: essendo conclusa la fase concorsuale in senso stretto, la giurisdizione spetta infatti al giudice del lavoro. Lo dice da anni la giurisprudenza e d'altra parte qualsiasi organo di giustizia amministrativa può solo annullare gli atti illegittimi e mai ordinare alla PA un facere quale sarebbe appunto l'assunzione. Il che è una buona notizia per quanto riguarda i costi (mentre per la tempistica, con sentenza breve saremmo più o meno allineati); la brutta notizia è che i giudici, tutti, sono soggetti alla legge e dunque nessun Tribunale di nessuna specie potrebbe mai disapplicare un atto avente appunto forza di legge (qual è il D.L. se convertito): tale compito spetta alla Corte Costituzionale ma, "politicizzazione" dell'organo a parte, ti lascio immaginare tempi e costi di una simile operazione. Se davvero arrivasse il t.i. a gennaio, non ne varrebbe la pena; oltre, invece, dovremmo cominciare a fare due conti. Infine, inutile continuare a scannarsi su chi accetta e chi no: premesso che la legge non l'ha fatta l'AE, che per altro ha già buoni motivi per lamentarsene, credo che ogni tentativo di mettere l'Agenzia con le spalle al muro possa rivelarsi controproducente. Ciascuno deciderà se accettare o meno in base alla propria situazione personale, senza manovre lobbistiche di dubbio effetto: tra "vecchio" e "nuovo" concorso le fila degli aspiranti crumiri non mancano, fermo restando che resto convinto del fatto che, scritta così, la "proroga" riguardi anche gli idonei non vincitori (quanto al fatto che il tirocinio è concluso, basta una legge interpretativa che dica "proroga si intepreta come rinnovo", e il gioco è fatto, casomai poi si discute sulla decorrenza; altro finto-problema, il limite di 6 mesi per i tirocinii è previsto con legge ordinaria dunque lex posterior et specialis derogant priori et generali direbbero i latini, anzi forse loro lo direbbero meglio di me ma il succo è chiaro). In entrambi i casi (accettazione o rifiuto del tirocinio-bis) il diritto all'assunzione non può giuridicamente essere inficiato poiché com'è noto l'adempimento parziale non estingue l'obbligazione (anzi, può essere causa di risarcimento danni) e del resto il creditore può rifiutarla (art.1181 c.c., un po' stiracchiato ma l'assetto contrattuale nel suo complesso è pur sempre una prestazione "divisibile"). Casomai -e su questo si potrebbe utilmente discutere sul forum- in sede di firma del contratto-tirocinio-bis sarebbe utile inserire una clausola del tipo "la presente accettazione (o rifiuto) non costituisce rinuncia a far valere ogni più ampio diritto nelle sedi opportune, anche giudiziarie"... ovviamente una cosa del genere andrebbe un attimo organizzata collettivamente anche per non scontrarsi con l'ottusità del singolo funzionario incaricato che difficilmente ammetterebbe un'aggiunta al modulo prestampato che saremo chiamati a firmare.
Tornando a bomba sull'idea della Corte Costituzionale faccio un attimo il finto avvocato e mi chiedo: sventurato emendamento (proroga tirocinio) a parte, siamo sicuri che il "blocco delle assunzioni", giuridicamente, ci riguardi? E' noto infatti che per motivi tecnici il reclutamento del personale della PA viene spezzato in due fasi, una concorsuale ed una privatistica (firma del contratto). Ciò non toglie che la procedura di assunzione, in sè considerata, sia unica: lo conferma l'art.97 comma 3 della Costituzione che, nell'affermare che agli impieghi nelle PP.AA. si accede mediante concorso, in realtà dice due cose: 1) non entri nella P.A. se non vinci un concorso; 2) se vinci un concorso, allora entri nella P.A.. Una volta che il concorso è bandito, ci vorrà del tempo ma la conseguenza dell'assunzione del/dei vincitore/i è indefettibile, pertanto a mente della Costituzione assunzione = concorso. Se così è, però, il decreto NON blocca l'assunzione intesa come stipula del contratto, ma l'assunzione intesa come avvio della procedura concorsuale: niente nuovi concorsi, ma quelli già avviati si finiscono. Altrimenti si viola la Costituzione che appunto lega l'impiego al concorso, ma anche il concorso all'impiego. QUESTO è un ragionamento puramente "interpretativo" che quindi può essere svolto da qualunque giudice (e non mi sembra così peregrino...) per dare una lettura "costituzionalmente orientata" al D.L., senza scomodare la Consulta. Resta il problema del dannato emendamento...
Ultima cosa, i tempi: è vero che il bando non prevede un termine per l'assunzione ma è anche vero che quando un termine manca, si intende un termine "ragionevole" (cfr. anche art.1183, commi 1 e 2 c.c.), a maggior ragione quando si ha a che fare con la P.A. che è tenuta ad imparzialità, buon andamento (art.97 Cost.) e quant'altro (L.241/90). Ora, "ragionevole" è sicuramente il tempo necessario per l'espletamento di tutte le pratiche relative, due/tre mesi al max (considerando che il concorso è bandito da eoni e certe cose potevano essere organizzate con anticipo), ma nessun giudice riterrebbe mai "ragionevole" un termine arbitrariamente protratto per più di 6 mesi (cioè arrivando a Gennaio, figuriamoci oltre), specialmente in una procedura come la nostra che ha costretto i concorrenti a rinunciare ad altre possibilità di lavoro (la perdita di chances è ormai figura riconosciuta in giurisprudenza). Come detto la "colpa" non è della P.A. in senso stretto ma delle scelte governativo/parlamentari, però almeno avesse la decenza di tacere chi sostiene che l'Amministrazione può fare ciò che vuole e che con un ritardo di pochi mesi dovremmo pure reputarci fortunati...
Incrociamo le dita comunque...
Mr X
Sull'argomento non dici niente di nuovo, tranne invocare il giudice delle leggi che, a mio avviso, non c'entra proprio niente. Esso infatti non è invocabile per disapplicare qualunque precetto normativo, ma solo in caso di incostituzionalità o conflitto di attribuzione tra i poteri dello stato (se non ricordo male), che non mi sembra il nostro caso.
Il problema, già ampiamente discusso, è dell'alternatività, nel caso di specie, tra interesse legittimo e diritto soggettivo, con interpetazioni difformi da parte dei giudici amministrativi e del lavoro: i primi affermano esistere ancora discrezionalità, i secondi affermano che questa si sia ormai esaurita e quindi esiste il "diritto al posto".
Detto questo, è pieno il nostro paese di vincitori di concorsi!!!!!!!!!!!!! credo addirittura nell'ordine di numeri con 4 zeri!!!!!!! Vincitori che aspettano non da un mese, ma da anni di essere assunti. Ho già raccontato come io stesso abbia atteso, a suo tempo, ben 7 anni!!!!!!!!!!!!!!! E nel mio caso davvero avevo maturato un diritto soggettivo, poiché avevo ricevuto anche la chiamata in servizio con la lettera di assunzione che stabiliva luogo e data, ma nonostante ciò mi hanno assunto 7 anni dopo. Adesso ho promosso una casua di fronte al giudice del lavoro per avere gli stipendi arretrati, ma ci vorrà il suo tempo e chissà come finirà...
CIAO
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Originariamente inviato da demichielivitturi Visualizza il messaggioSull'argomento non dici niente di nuovo, tranne invocare il giudice delle leggi che, a mio avviso, non c'entra proprio niente. Esso infatti non è invocabile per disapplicare qualunque precetto normativo, ma solo in caso di incostituzionalità o conflitto di attribuzione tra i poteri dello stato (se non ricordo male), che non mi sembra il nostro caso.
Il problema, già ampiamente discusso, è dell'alternatività, nel caso di specie, tra interesse legittimo e diritto soggettivo, con interpetazioni difformi da parte dei giudici amministrativi e del lavoro: i primi affermano esistere ancora discrezionalità, i secondi affermano che questa si sia ormai esaurita e quindi esiste il "diritto al posto".
Detto questo, è pieno il nostro paese di vincitori di concorsi!!!!!!!!!!!!! credo addirittura nell'ordine di numeri con 4 zeri!!!!!!! Vincitori che aspettano non da un mese, ma da anni di essere assunti. Ho già raccontato come io stesso abbia atteso, a suo tempo, ben 7 anni!!!!!!!!!!!!!!! E nel mio caso davvero avevo maturato un diritto soggettivo, poiché avevo ricevuto anche la chiamata in servizio con la lettera di assunzione che stabiliva luogo e data, ma nonostante ciò mi hanno assunto 7 anni dopo. Adesso ho promosso una casua di fronte al giudice del lavoro per avere gli stipendi arretrati, ma ci vorrà il suo tempo e chissà come finirà...
CIAO
ho cercato di far capire che qualche mese di attesa per l'assuunzione è già una grande fortuna... ma non vogliono proprio sentirci...
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Originariamente inviato da ilconteee Visualizza il messaggioUn carissimo collega ex tirocinante mi ha scritto il seguente messaggio che vi posto. Oltre a qualche info fresca di giornata ma non molto soddisfacente, il dr X (lo chiamerò così per ovvi motivi di privacy) espone una sua idea. A voi la lettura del "papiro"
<< Questa mattina sono stato a Torino3 per presentare la mia (eh sì!) dichiarazione dei redditi... con l'occasione ho cercato di carpire qualche informazione ma come mi aspettavo quasi nessuno sa della nostra situazione. Solo un funzionario si è dimostrato a conoscenza della vicenda, peraltro in tutti i suoi dettagli (emendamenti, fiducia, etc): ebbene, per quel che può valere, si è detto convinto che vi saranno le opportune pressioni per mettere una pezza alla scempiaggine, anche perché -e su questo sono tutti concordi- pare ci sia forte bisogno di "noi". Insomma, speriamo!
A tal proposito, pur non essendo iscritto ogni tanto sbircio il famoso "forum" ma noto con dispiacere che -disturbatori a parte- si fa solo una gran caciara e le scempiaggini giuridiche abbondano (e dire che molti si proclamano ex-avvocati... mah!). Per lo meno però non viene più invocato l'onnipotente TAR: essendo conclusa la fase concorsuale in senso stretto, la giurisdizione spetta infatti al giudice del lavoro. Lo dice da anni la giurisprudenza e d'altra parte qualsiasi organo di giustizia amministrativa può solo annullare gli atti illegittimi e mai ordinare alla PA un facere quale sarebbe appunto l'assunzione. Il che è una buona notizia per quanto riguarda i costi (mentre per la tempistica, con sentenza breve saremmo più o meno allineati); la brutta notizia è che i giudici, tutti, sono soggetti alla legge e dunque nessun Tribunale di nessuna specie potrebbe mai disapplicare un atto avente appunto forza di legge (qual è il D.L. se convertito): tale compito spetta alla Corte Costituzionale ma, "politicizzazione" dell'organo a parte, ti lascio immaginare tempi e costi di una simile operazione. Se davvero arrivasse il t.i. a gennaio, non ne varrebbe la pena; oltre, invece, dovremmo cominciare a fare due conti. Infine, inutile continuare a scannarsi su chi accetta e chi no: premesso che la legge non l'ha fatta l'AE, che per altro ha già buoni motivi per lamentarsene, credo che ogni tentativo di mettere l'Agenzia con le spalle al muro possa rivelarsi controproducente. Ciascuno deciderà se accettare o meno in base alla propria situazione personale, senza manovre lobbistiche di dubbio effetto: tra "vecchio" e "nuovo" concorso le fila degli aspiranti crumiri non mancano, fermo restando che resto convinto del fatto che, scritta così, la "proroga" riguardi anche gli idonei non vincitori (quanto al fatto che il tirocinio è concluso, basta una legge interpretativa che dica "proroga si intepreta come rinnovo", e il gioco è fatto, casomai poi si discute sulla decorrenza; altro finto-problema, il limite di 6 mesi per i tirocinii è previsto con legge ordinaria dunque lex posterior et specialis derogant priori et generali direbbero i latini, anzi forse loro lo direbbero meglio di me ma il succo è chiaro). In entrambi i casi (accettazione o rifiuto del tirocinio-bis) il diritto all'assunzione non può giuridicamente essere inficiato poiché com'è noto l'adempimento parziale non estingue l'obbligazione (anzi, può essere causa di risarcimento danni) e del resto il creditore può rifiutarla (art.1181 c.c., un po' stiracchiato ma l'assetto contrattuale nel suo complesso è pur sempre una prestazione "divisibile"). Casomai -e su questo si potrebbe utilmente discutere sul forum- in sede di firma del contratto-tirocinio-bis sarebbe utile inserire una clausola del tipo "la presente accettazione (o rifiuto) non costituisce rinuncia a far valere ogni più ampio diritto nelle sedi opportune, anche giudiziarie"... ovviamente una cosa del genere andrebbe un attimo organizzata collettivamente anche per non scontrarsi con l'ottusità del singolo funzionario incaricato che difficilmente ammetterebbe un'aggiunta al modulo prestampato che saremo chiamati a firmare.
Tornando a bomba sull'idea della Corte Costituzionale faccio un attimo il finto avvocato e mi chiedo: sventurato emendamento (proroga tirocinio) a parte, siamo sicuri che il "blocco delle assunzioni", giuridicamente, ci riguardi? E' noto infatti che per motivi tecnici il reclutamento del personale della PA viene spezzato in due fasi, una concorsuale ed una privatistica (firma del contratto). Ciò non toglie che la procedura di assunzione, in sè considerata, sia unica: lo conferma l'art.97 comma 3 della Costituzione che, nell'affermare che agli impieghi nelle PP.AA. si accede mediante concorso, in realtà dice due cose: 1) non entri nella P.A. se non vinci un concorso; 2) se vinci un concorso, allora entri nella P.A.. Una volta che il concorso è bandito, ci vorrà del tempo ma la conseguenza dell'assunzione del/dei vincitore/i è indefettibile, pertanto a mente della Costituzione assunzione = concorso. Se così è, però, il decreto NON blocca l'assunzione intesa come stipula del contratto, ma l'assunzione intesa come avvio della procedura concorsuale: niente nuovi concorsi, ma quelli già avviati si finiscono. Altrimenti si viola la Costituzione che appunto lega l'impiego al concorso, ma anche il concorso all'impiego. QUESTO è un ragionamento puramente "interpretativo" che quindi può essere svolto da qualunque giudice (e non mi sembra così peregrino...) per dare una lettura "costituzionalmente orientata" al D.L., senza scomodare la Consulta. Resta il problema del dannato emendamento...
Ultima cosa, i tempi: è vero che il bando non prevede un termine per l'assunzione ma è anche vero che quando un termine manca, si intende un termine "ragionevole" (cfr. anche art.1183, commi 1 e 2 c.c.), a maggior ragione quando si ha a che fare con la P.A. che è tenuta ad imparzialità, buon andamento (art.97 Cost.) e quant'altro (L.241/90). Ora, "ragionevole" è sicuramente il tempo necessario per l'espletamento di tutte le pratiche relative, due/tre mesi al max (considerando che il concorso è bandito da eoni e certe cose potevano essere organizzate con anticipo), ma nessun giudice riterrebbe mai "ragionevole" un termine arbitrariamente protratto per più di 6 mesi (cioè arrivando a Gennaio, figuriamoci oltre), specialmente in una procedura come la nostra che ha costretto i concorrenti a rinunciare ad altre possibilità di lavoro (la perdita di chances è ormai figura riconosciuta in giurisprudenza). Come detto la "colpa" non è della P.A. in senso stretto ma delle scelte governativo/parlamentari, però almeno avesse la decenza di tacere chi sostiene che l'Amministrazione può fare ciò che vuole e che con un ritardo di pochi mesi dovremmo pure reputarci fortunati...
Incrociamo le dita comunque...
Mr X
Purtroppo il DL parla di blocco delle assunzioni anche per quel che riguarda le procedure concorsuali in svolgimento, quindi direi che non abbiamo scampo.
Speriamo solo che ci diano presto qualche informazione certa invece di continuare a dirci di richiamare rimandando le notizie di 15 gg in 15 gg
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Originariamente inviato da ilconteee Visualizza il messaggioUn carissimo collega ex tirocinante mi ha scritto il seguente messaggio che vi posto. Oltre a qualche info fresca di giornata ma non molto soddisfacente, il dr X (lo chiamerò così per ovvi motivi di privacy) espone una sua idea. A voi la lettura del "papiro"
<< Questa mattina sono stato a Torino3 per presentare la mia (eh sì!) dichiarazione dei redditi... con l'occasione ho cercato di carpire qualche informazione ma come mi aspettavo quasi nessuno sa della nostra situazione. Solo un funzionario si è dimostrato a conoscenza della vicenda, peraltro in tutti i suoi dettagli (emendamenti, fiducia, etc): ebbene, per quel che può valere, si è detto convinto che vi saranno le opportune pressioni per mettere una pezza alla scempiaggine, anche perché -e su questo sono tutti concordi- pare ci sia forte bisogno di "noi". Insomma, speriamo!
A tal proposito, pur non essendo iscritto ogni tanto sbircio il famoso "forum" ma noto con dispiacere che -disturbatori a parte- si fa solo una gran caciara e le scempiaggini giuridiche abbondano (e dire che molti si proclamano ex-avvocati... mah!). Per lo meno però non viene più invocato l'onnipotente TAR: essendo conclusa la fase concorsuale in senso stretto, la giurisdizione spetta infatti al giudice del lavoro. Lo dice da anni la giurisprudenza e d'altra parte qualsiasi organo di giustizia amministrativa può solo annullare gli atti illegittimi e mai ordinare alla PA un facere quale sarebbe appunto l'assunzione. Il che è una buona notizia per quanto riguarda i costi (mentre per la tempistica, con sentenza breve saremmo più o meno allineati); la brutta notizia è che i giudici, tutti, sono soggetti alla legge e dunque nessun Tribunale di nessuna specie potrebbe mai disapplicare un atto avente appunto forza di legge (qual è il D.L. se convertito): tale compito spetta alla Corte Costituzionale ma, "politicizzazione" dell'organo a parte, ti lascio immaginare tempi e costi di una simile operazione. Se davvero arrivasse il t.i. a gennaio, non ne varrebbe la pena; oltre, invece, dovremmo cominciare a fare due conti. Infine, inutile continuare a scannarsi su chi accetta e chi no: premesso che la legge non l'ha fatta l'AE, che per altro ha già buoni motivi per lamentarsene, credo che ogni tentativo di mettere l'Agenzia con le spalle al muro possa rivelarsi controproducente. Ciascuno deciderà se accettare o meno in base alla propria situazione personale, senza manovre lobbistiche di dubbio effetto: tra "vecchio" e "nuovo" concorso le fila degli aspiranti crumiri non mancano, fermo restando che resto convinto del fatto che, scritta così, la "proroga" riguardi anche gli idonei non vincitori (quanto al fatto che il tirocinio è concluso, basta una legge interpretativa che dica "proroga si intepreta come rinnovo", e il gioco è fatto, casomai poi si discute sulla decorrenza; altro finto-problema, il limite di 6 mesi per i tirocinii è previsto con legge ordinaria dunque lex posterior et specialis derogant priori et generali direbbero i latini, anzi forse loro lo direbbero meglio di me ma il succo è chiaro). In entrambi i casi (accettazione o rifiuto del tirocinio-bis) il diritto all'assunzione non può giuridicamente essere inficiato poiché com'è noto l'adempimento parziale non estingue l'obbligazione (anzi, può essere causa di risarcimento danni) e del resto il creditore può rifiutarla (art.1181 c.c., un po' stiracchiato ma l'assetto contrattuale nel suo complesso è pur sempre una prestazione "divisibile"). Casomai -e su questo si potrebbe utilmente discutere sul forum- in sede di firma del contratto-tirocinio-bis sarebbe utile inserire una clausola del tipo "la presente accettazione (o rifiuto) non costituisce rinuncia a far valere ogni più ampio diritto nelle sedi opportune, anche giudiziarie"... ovviamente una cosa del genere andrebbe un attimo organizzata collettivamente anche per non scontrarsi con l'ottusità del singolo funzionario incaricato che difficilmente ammetterebbe un'aggiunta al modulo prestampato che saremo chiamati a firmare.
Tornando a bomba sull'idea della Corte Costituzionale faccio un attimo il finto avvocato e mi chiedo: sventurato emendamento (proroga tirocinio) a parte, siamo sicuri che il "blocco delle assunzioni", giuridicamente, ci riguardi? E' noto infatti che per motivi tecnici il reclutamento del personale della PA viene spezzato in due fasi, una concorsuale ed una privatistica (firma del contratto). Ciò non toglie che la procedura di assunzione, in sè considerata, sia unica: lo conferma l'art.97 comma 3 della Costituzione che, nell'affermare che agli impieghi nelle PP.AA. si accede mediante concorso, in realtà dice due cose: 1) non entri nella P.A. se non vinci un concorso; 2) se vinci un concorso, allora entri nella P.A.. Una volta che il concorso è bandito, ci vorrà del tempo ma la conseguenza dell'assunzione del/dei vincitore/i è indefettibile, pertanto a mente della Costituzione assunzione = concorso. Se così è, però, il decreto NON blocca l'assunzione intesa come stipula del contratto, ma l'assunzione intesa come avvio della procedura concorsuale: niente nuovi concorsi, ma quelli già avviati si finiscono. Altrimenti si viola la Costituzione che appunto lega l'impiego al concorso, ma anche il concorso all'impiego. QUESTO è un ragionamento puramente "interpretativo" che quindi può essere svolto da qualunque giudice (e non mi sembra così peregrino...) per dare una lettura "costituzionalmente orientata" al D.L., senza scomodare la Consulta. Resta il problema del dannato emendamento...
Ultima cosa, i tempi: è vero che il bando non prevede un termine per l'assunzione ma è anche vero che quando un termine manca, si intende un termine "ragionevole" (cfr. anche art.1183, commi 1 e 2 c.c.), a maggior ragione quando si ha a che fare con la P.A. che è tenuta ad imparzialità, buon andamento (art.97 Cost.) e quant'altro (L.241/90). Ora, "ragionevole" è sicuramente il tempo necessario per l'espletamento di tutte le pratiche relative, due/tre mesi al max (considerando che il concorso è bandito da eoni e certe cose potevano essere organizzate con anticipo), ma nessun giudice riterrebbe mai "ragionevole" un termine arbitrariamente protratto per più di 6 mesi (cioè arrivando a Gennaio, figuriamoci oltre), specialmente in una procedura come la nostra che ha costretto i concorrenti a rinunciare ad altre possibilità di lavoro (la perdita di chances è ormai figura riconosciuta in giurisprudenza). Come detto la "colpa" non è della P.A. in senso stretto ma delle scelte governativo/parlamentari, però almeno avesse la decenza di tacere chi sostiene che l'Amministrazione può fare ciò che vuole e che con un ritardo di pochi mesi dovremmo pure reputarci fortunati...
Incrociamo le dita comunque...
Mr X
Comunque grazie lo stesso!
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Originariamente inviato da davi Visualizza il messaggioPer l'e-mail non è molto corretto il circa 200 idonei non rientrati tra i vincitori, stentano ad arrivare a 100 idonei. Poi si dovrebbe tartassare un po' la maggioranza non l'opposizione, come Tremonti che parla tanto della lotta all'evasione e poi la blocca.
E in fondo credo che il modo più proficuo di usare questo forum, in attesa degli eventi, è proprio questo: tempestare di lettere i potenti, di maggioranza o di opposizione che siano, per spingerli ad occuparsi di noi nel più breve tempo possibile. E poi mettere il testo delle stesse su questo forum in modo da fornire spunti anche agli altri. E naturalmente tenerci informati se per caso qualche "potente" si degna di risponderci.
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Originariamente inviato da efran Visualizza il messaggioProposta: inondiamo il forum di questo giornalista d'assalto. Un suo articolo in merito sarebbe utile.
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Originariamente inviato da pingopallino Visualizza il messaggioDi' al tuo amico che nel diritto tra teoria e pratica c'è un abisso...e poi non credo che tutti gli istituti di diritto privato da lui richiamati siano applicabili alla PA. Pur essendo laureato in legge non sono in grado di tenere una lezione accademica come quella che ci hai postato.
Comunque grazie lo stesso!
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Originariamente inviato da Sibelle Visualizza il messaggioGrazie per aver condiviso con noi questa lettera, io l'ho trovata molto interessante.
Purtroppo il DL parla di blocco delle assunzioni anche per quel che riguarda le procedure concorsuali in svolgimento, quindi direi che non abbiamo scampo.
Speriamo solo che ci diano presto qualche informazione certa invece di continuare a dirci di richiamare rimandando le notizie di 15 gg in 15 gg
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