Originariamente inviato da Plynskin
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Al di fuori di ogni polemica ed a prescindere da qualsivoglia calcolo se all'Agenzia delle Entrate hanno inteso la domanda sul capannone come affitto e non come locazione in termini di di diritto siamo ai piedi di pilato.
Dal sito della Giuffrè vi posto questo articolo di un noto avvocato romano che ritengo sia assolutamente dirimente, in quanto la domada fa riferimento al godimento del capannone ed il godimento è condicio iuris essenziale ed imprescindibile della locazione.
Ciò posto se coloro che hanno formulato siffatta domanda hanno voluto far riferimento all'affitto mi hanno dimostrato ancora una volta che il diritto civile è una materia che forse è meglio lasciare.....a persone più qualificate e che si occupano per "mestiere" di tali problematiche.
"Affitto è parola che viene usata correntemente, ma impropriamente, per indicare quella che nel linguaggio del diritto è la locazione: locazione che è appunto oggetto di questo e dei successivi articoli. Non che in diritto non esista il contratto di affitto, ma esso ha per oggetto beni diversi da quelli che caratterizzano il contratto di locazione; in particolare, mentre oggetto del contratto di affitto sono beni produttivi, ossia beni collegati alla produzione di ricchezza (si pensi a un terreno, a un gregge, a un'azienda, dai quali si ricavano, rispettivamente, i vari prodotti agricoli, il latte e la lana, il profitto), oggetto del contratto di locazione sono beni che non hanno questa caratteristica di collegamento all'attività produttiva, anche se possono acquisirla: potrei, per esempio, prendere in locazione un capannone industriale e dotarlo di macchinari, attrezzi, materie prime, impiegati, operai ecc., organizzando il tutto e facendone una vera e propria azienda; il contratto stipulato, però, rimane di locazione, avendo per oggetto il locale vuoto, improduttivo in quanto tale. Se invece l'immobile dedotto nel contratto fosse un capannone già corredato dei suddetti elementi, fra loro opportunamente organizzati e avviati, il tutto sarebbe qualificabile come azienda e il relativo contratto sarebbe di affitto, non di locazione. Fatta questa precisazione, per comodità espositiva parleremo indifferentemente di affitto e di locazione, volendo con ciò alludere allo stesso contratto, ossia a quello che viene indicato comunemente come affitto e tecnicamente come locazione: locazione che è il contratto col quale una parte si obbliga a far godere all'altra una cosa mobile o immobile (nel nostro caso immobile) per un dato tempo, dietro corrispettivo (art. 1571 c.c.)"
Dal sito della Giuffrè vi posto questo articolo di un noto avvocato romano che ritengo sia assolutamente dirimente, in quanto la domada fa riferimento al godimento del capannone ed il godimento è condicio iuris essenziale ed imprescindibile della locazione.
Ciò posto se coloro che hanno formulato siffatta domanda hanno voluto far riferimento all'affitto mi hanno dimostrato ancora una volta che il diritto civile è una materia che forse è meglio lasciare.....a persone più qualificate e che si occupano per "mestiere" di tali problematiche.
"Affitto è parola che viene usata correntemente, ma impropriamente, per indicare quella che nel linguaggio del diritto è la locazione: locazione che è appunto oggetto di questo e dei successivi articoli. Non che in diritto non esista il contratto di affitto, ma esso ha per oggetto beni diversi da quelli che caratterizzano il contratto di locazione; in particolare, mentre oggetto del contratto di affitto sono beni produttivi, ossia beni collegati alla produzione di ricchezza (si pensi a un terreno, a un gregge, a un'azienda, dai quali si ricavano, rispettivamente, i vari prodotti agricoli, il latte e la lana, il profitto), oggetto del contratto di locazione sono beni che non hanno questa caratteristica di collegamento all'attività produttiva, anche se possono acquisirla: potrei, per esempio, prendere in locazione un capannone industriale e dotarlo di macchinari, attrezzi, materie prime, impiegati, operai ecc., organizzando il tutto e facendone una vera e propria azienda; il contratto stipulato, però, rimane di locazione, avendo per oggetto il locale vuoto, improduttivo in quanto tale. Se invece l'immobile dedotto nel contratto fosse un capannone già corredato dei suddetti elementi, fra loro opportunamente organizzati e avviati, il tutto sarebbe qualificabile come azienda e il relativo contratto sarebbe di affitto, non di locazione. Fatta questa precisazione, per comodità espositiva parleremo indifferentemente di affitto e di locazione, volendo con ciò alludere allo stesso contratto, ossia a quello che viene indicato comunemente come affitto e tecnicamente come locazione: locazione che è il contratto col quale una parte si obbliga a far godere all'altra una cosa mobile o immobile (nel nostro caso immobile) per un dato tempo, dietro corrispettivo (art. 1571 c.c.)"
ti sei risposto da solo
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