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    vi ricordo che le norme sulle autovetture sono nelle norme generali (art 164.....tuir)

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      questa però ve la riporto..novità (e quindi probabile oggetto di domanda)

      LE SPESE DI TRASFERTA

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        art 54 tuir

        5. Le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazioni di alimenti e bevande sono deducibili nella misura del 75 per cento, e, in ogni caso, per un importo complessivamente non superiore al 2 per cento dell'ammontare dei compensi percepiti nel periodo d'imposta. I limiti di cui al periodo precedente non si applicano alle spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande sostenute dall'esercente arte o professione per l'esecuzione di un incarico e addebitate analiticamente in capo al committente. Tutte le spese relative all'esecuzione di un incarico conferito e sostenute direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista.

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          Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
          art 54 tuir

          5. Le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazioni di alimenti e bevande sono deducibili nella misura del 75 per cento, e, in ogni caso, per un importo complessivamente non superiore al 2 per cento dell'ammontare dei compensi percepiti nel periodo d'imposta. I limiti di cui al periodo precedente non si applicano alle spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande sostenute dall'esercente arte o professione per l'esecuzione di un incarico e addebitate analiticamente in capo al committente. Tutte le spese relative all'esecuzione di un incarico conferito e sostenute direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista.
          addebito analitico----> deduzione integrale
          addebito forfettario---> doppio limite (rilevanza al 75% nel limite del 2% dei compensi)

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            altre novità.....

            Sono integralmente deducibili, entro il limite annuo di 10.000 euro, le spese per l'iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale nonché le spese di iscrizione a convegni e congressi, comprese quelle di viaggio e soggiorno. Sono integralmente deducibili, entro il limite annuo di 5.000 euro, le spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all'autoimprenditorialità, mirate a sbocchi occupazionali effettivamente esistenti e appropriati in relazione alle condizioni del mercato del lavoro, erogati dagli organismi accreditati ai sensi della disciplina vigente. Sono altresì integralmente deducibili gli oneri sostenuti per la garanzia contro il mancato pagamento delle prestazioni di lavoro autonomo fornita da forme assicurative o di solidarietà.

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              Trieste, commerciante d'arte evade il fisco per 750 mila euro

              Portava i suoi soldi in un conto sloveno.

              La Guardia di Finanza ha individuato l'operatore commerciale che, per la propria promozione, aveva coinvolto anche un noto artista italiano contemporaneo.


              Il soggetto, inoltre, è stato segnalato per aver indebitamente fruito dell’esenzione per il pagamento del ticket sanitario. Dichiaratosi formalmente “nullatenente”, aveva anche presentato istanza per tale esenzione.

              pezzente.....

              http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/...uro-1.17203445

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                Giuseppe Prezzolini, Le regole dell’Italiano*

                Capitolo I. - Dei furbi e dei fessi
                1. I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
                2. Non c'è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia, non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente nella magistratura, nella Pubblica Istruzione ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all'agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. questi è un fesso.
                3. I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
                4. Non bisogna confondere il furbo con l'intelligente. L'intelligente è spesso un fesso anche lui.
                5. Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
                6. Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
                7. Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
                8. I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
                9. Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.
                10. L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.
                11. Il fesso, in generale, è stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo.
                12. Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.
                13. Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi. Ma non possono: 1) perché sono fessi; 2) perché gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.
                14. Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l'altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura: 1) perché non c'è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere; 2) perché non c'è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e la associazione con altri briganti alla guerra contro questi.
                15. Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione.
                16. L'Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l'italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente - che non si trova nei libri - insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia, è appunto l'effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.

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                  https://www.youtube.com/watch?v=-OnRxfhbHB4

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                    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                    Giuseppe Prezzolini, Le regole dell’Italiano*

                    Capitolo I. - Dei furbi e dei fessi
                    1. I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
                    2. Non c'è una definizione di fesso. Però: se uno paga il biglietto intero in ferrovia, non entra gratis a teatro; non ha un commendatore zio, amico della moglie e potente nella magistratura, nella Pubblica Istruzione ecc.; non è massone o gesuita; dichiara all'agente delle imposte il suo vero reddito; mantiene la parola data anche a costo di perderci, ecc. questi è un fesso.
                    3. I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
                    4. Non bisogna confondere il furbo con l'intelligente. L'intelligente è spesso un fesso anche lui.
                    5. Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
                    6. Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
                    7. Segni distintivi del furbo: pelliccia, automobile, teatro, restaurant, donne.
                    8. I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
                    9. Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.
                    10. L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.
                    11. Il fesso, in generale, è stupido. Se non fosse stupido avrebbe cacciato via i furbi da parecchio tempo.
                    12. Il fesso, in generale, è incolto per stupidaggine. Se non fosse stupido, capirebbe il valore della cultura per cacciare i furbi.
                    13. Ci sono fessi intelligenti e colti, che vorrebbero mandar via i furbi. Ma non possono: 1) perché sono fessi; 2) perché gli altri fessi sono stupidi e incolti, e non li capiscono.
                    14. Per andare avanti ci sono due sistemi. Uno è buono, ma l'altro è migliore. Il primo è leccare i furbi. Ma riesce meglio il secondo che consiste nel far loro paura: 1) perché non c'è furbo che non abbia qualche marachella da nascondere; 2) perché non c'è furbo che non preferisca il quieto vivere alla lotta, e la associazione con altri briganti alla guerra contro questi.
                    15. Il fesso si interessa al problema della produzione della ricchezza. Il furbo soprattutto a quello della distribuzione.
                    16. L'Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l'italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l'esempio e la dottrina corrente - che non si trova nei libri - insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l'ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un'altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l'Italia, è appunto l'effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.
                    Io mi preoccupo anche della distribuzione della ricchezza

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                      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                      Trieste, commerciante d'arte evade il fisco per 750 mila euro

                      Portava i suoi soldi in un conto sloveno.

                      La Guardia di Finanza ha individuato l'operatore commerciale che, per la propria promozione, aveva coinvolto anche un noto artista italiano contemporaneo.


                      Il soggetto, inoltre, è stato segnalato per aver indebitamente fruito dell’esenzione per il pagamento del ticket sanitario. Dichiaratosi formalmente “nullatenente”, aveva anche presentato istanza per tale esenzione.

                      pezzente.....

                      http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/...uro-1.17203445
                      Tale attività promozionale era stata svolta anche grazie all’apertura di un sito internet appositamente dedicato.

                      (l’attività di art dealer)

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