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L'angolo di ROL
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http://www.libertas.sm/notizie/2016/11/17/san-marino-matteo-mularoni-abs-e-quel-processo-a-forl.html
Telefonate intercorse tra il Presidente Stefano Ercolani, il direttore Barbara Tabarrini e l'avvocato della Banca, Matteo Mularoni, dopo il fermo di un dipendente trovato con soldi in macchina dalle forze dell'ordine italiane: “Se avesse detto la verità sarebbe stato un disastro" / "Avrebbero accusato il Presidente di abusivismo finanziario, perché andate ad esercitare in Italia raccolta al di sopra della soglia”.
(...) Tabarrini “No, che lavora per la banca l’ha detto... Anche perché la macchina è della banca!”.
Mularoni “ho capito!”
Tabarrini “hai capito? L’ha detto, perché lui si stava dirigendo proprio a San Marino, da noi!”
e Mularoni ah, però non ha detto che era lì per fare raccolta.
” Tabarrini “Infatti un po’ di dubbi loro li hanno, hai capito? Li hanno avuti!”
Mularoni “Infatti bisogna tenere duro su questa cosa qui!”. (...)
Sempre Mularoni “Va bene, però dai, per fortuna l’importo è anche piccolo!”
Tabarrini “No, no, infatti fa ridere, non c’è problema per quello!”.
Mularoni “bisogna che facciamo una riunione con quelli che vanno a fare queste cose qui!”. Tabarrini “Eh comunque noi l’avevamo detto, ventimila volte sul discorso delle somme da dire mie, dopo, in quel momento lì (...)
Insomma l'avv. Matteo Mularoni, a leggere queste intercettazioni, non sembra proprio in linea col ruolo di rappresentante di un sistema bancario che ha un assoluto bisogno di riguadagnare, all'esterno, una immagine di rispettabilità e trasparenza, ed, all'interno, la fiducia nella gente comune che ha già versato oltre 5 mila euro a testa per coprire i buchi dei filibustieri della finanza e che si vorrebbe che continuasse a darne altettanti per far fronte alla voragine dei 'crediti deteriorati', a beneficio dei soliti personaggi del sottobosco politico affaristico.
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http://www.libertas.sm/notizie/2016/11/17/san-marino-matteo-mularoni-abs-e-quel-processo-a-forl.html
Telefonate intercorse tra il Presidente Stefano Ercolani, il direttore Barbara Tabarrini e l'avvocato della Banca, Matteo Mularoni, dopo il fermo di un dipendente trovato con soldi in macchina dalle forze dell'ordine italiane: “Se avesse detto la verità sarebbe stato un disastro" / "Avrebbero accusato il Presidente di abusivismo finanziario, perché andate ad esercitare in Italia raccolta al di sopra della soglia”.
(...) Tabarrini “No, che lavora per la banca l’ha detto... Anche perché la macchina è della banca!”.
Mularoni “ho capito!”
Tabarrini “hai capito? L’ha detto, perché lui si stava dirigendo proprio a San Marino, da noi!”
e Mularoni ah, però non ha detto che era lì per fare raccolta.
” Tabarrini “Infatti un po’ di dubbi loro li hanno, hai capito? Li hanno avuti!”
Mularoni “Infatti bisogna tenere duro su questa cosa qui!”. (...)
Sempre Mularoni “Va bene, però dai, per fortuna l’importo è anche piccolo!”
Tabarrini “No, no, infatti fa ridere, non c’è problema per quello!”.
Mularoni “bisogna che facciamo una riunione con quelli che vanno a fare queste cose qui!”. Tabarrini “Eh comunque noi l’avevamo detto, ventimila volte sul discorso delle somme da dire mie, dopo, in quel momento lì (...)
Insomma l'avv. Matteo Mularoni, a leggere queste intercettazioni, non sembra proprio in linea col ruolo di rappresentante di un sistema bancario che ha un assoluto bisogno di riguadagnare, all'esterno, una immagine di rispettabilità e trasparenza, ed, all'interno, la fiducia nella gente comune che ha già versato oltre 5 mila euro a testa per coprire i buchi dei filibustieri della finanza e che si vorrebbe che continuasse a darne altettanti per far fronte alla voragine dei 'crediti deteriorati', a beneficio dei soliti personaggi del sottobosco politico affaristico.
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