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L'angolo di ROL

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    Originariamente inviato da ROL

    E il 29 lo nascondo?
    ( non ho capito la serie)

    Se elimini 24 poi ci sta 20 -29
    Intendevo, e avrai capito, a intervalli di 5. Dopo il 24 considera un 25

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      Originariamente inviato da ROL
      Ad oggi mi rimane il mistero di come caspita avete fatto con il brano a tabella senza carta e penna ( intendo per alcune, non tutte, le risposte..)
      Quando non si può andare per esclusione come pure quando la traccia non è di conforto....non mi ci vedo fare il rimbalzo sul tablet avanti e dietro....rimarrei impregnato nel loop per un intera giornata
      Rispondi anche per esclusione

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        Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio

        Anche in questo caso stesso criterio di divisibilità : sono divisibili per 13 tranne 586. Non ricordo altri, tranne gli intervalli tra i numeri della serie: ad es. tra:

        5 10 15 20 24 29

        elimino 24
        Un'altra tipologia è quella che data la serie ti chiede il numero mancante:

        5 10 15 20 se manca un ulteriore numero è 25 se è seguente, altrimenti potrebbe esserci un numero mancante all'interno della serie

        5 10 ... 20 e in questo caso manca il 15

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          Originariamente inviato da ROL

          Divis per 13 ed è una logica...

          Ma perché non eliminare il 247....è l'unico ad essere dispari perché vince il criterio della div per 13?
          Perché ik criterio della divisibilità è quello che di solito viene usato. Divisibilità e numeri primi

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            Ciao Rol, hai letto i libri scritti da Davigo?

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              Ok, volevo avere nel caso un parere

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                Un parere sui libri non sulla condanna...

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                  [QUOTE=ROL;n1529013]Questionari 2021 per funzionari tributari...

                  Quale tra le seguenti non rappresenta una caratteristica peculiare dell'Iva?
                  A) è un imposta istantanea
                  B) è un imposta monofase
                  C) è un imposta neutrale...

                  Risposta B

                  Quindi se ne deduce che

                  l'Iva all'importazione, quelle sull'editoria ecc si caratterizzano per essere imposta plurifasiche? Ahahah[/QUOT

                  Questa l'ho azzeccata, caratteristiche generali...e non particolari propri dei regimi speciali. I regimi speciali sono detti così perchè derogano alle caratteristiche proprie dell'IVA
                  Ultima modifica di strelizia; 02-07-2023, 13:51.

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                    Originariamente inviato da ROL
                    strelizia

                    una domanda, non ricordo bene.
                    Meccanismo reverse charge ed autofattura.
                    entrambi derogano al regime normale ( debitore verso l'erario non è il fornitore ma il compratore ) con la differenza che nel reverse è il fornitore ad emettere il documento mentre in autofattura è il compratore stesso che la emette a sé stesso?
                    Ma se in entrambi i meccanismi gli importi iva si elidono (per effetto della doppia annotazione sui rispetti registri) come si fa a sostenere che debitore iva sia il cessionario?
                    si dice questo perché riferito alla seconda cessione? Quando il cessionario rivenderà quel bene risulterà a debito iva?
                    entrambi derogano al regime normale ( debitore verso l'erario non è il fornitore ma il compratore ) con la differenza che nel reverse è il fornitore ad emettere il documento mentre in autofattura è il compratore stesso che la emette a sé stesso? si
                    Nel reverse charge il cessionario integra la fattura e versa, nell'altro caso il fornitore non emette proprio fattura...qdi penso che sia considerato debitore il cessionario e non il cedente proprio per questo, poi non so...
                    Ultima modifica di strelizia; 02-07-2023, 13:50.

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                      quando l’IVA è
                      applicata alle importazioni, presenta connotati sicuramente peculiari. Anzitutto, i procedimenti di
                      accertamento e di riscossione del tributo sono disciplinati dalla legislazione doganale. In secondo
                      luogo, mentre di regola il soggetto passivo del tributo unionale è chi agisce nell’esercizio di
                      un’attività d’impresa o professionale, qui l’IVA colpisce “le importazioni da chiunque effettuate”
                      (art. 1 del DPR sull’IVA), e dunque anche quelle operate da privati consumatori.
                      Ancora, mentre in genere l’IVA è applicata in tutti gli stadi del processo economico in cui
                      intervengono i soggetti passivi IVA (imprese e professionisti) e liquidata mensilmente o
                      trimestralmente “per masse”, per cui può qualificarsi come imposta plurifase non cumulativa, in
                      questo caso essa è assolta per singole operazioni di importazione, atteggiandosi piuttosto ad imposta
                      monofase.
                      Ciò sicuramente può aver rafforzato l’idea che si tratti di un tributo diverso dall’IVA “propriamente
                      detta”. D’altra parte, è stato detto che se
                      (i) l’IVA si collega in modo sistematico a ciascuna operazione d’importazione e (ii) deve essere
                      riscossa dall’Agenzia delle dogane nello svolgimento delle operazioni doganali per il solo fatto
                      dell’ingresso nel territorio nazionale (a prescindere dall’effettivo consumo del bene), allora essa
                      può a ragione includersi, lato sensu, nel novero dei diritti doganaliquando l’IVA è
                      applicata alle importazioni, presenta connotati sicuramente peculiari. Anzitutto, i procedimenti di
                      accertamento e di riscossione del tributo sono disciplinati dalla legislazione doganale. In secondo
                      luogo, mentre di regola il soggetto passivo del tributo unionale è chi agisce nell’esercizio di
                      un’attività d’impresa o professionale, qui l’IVA colpisce “le importazioni da chiunque effettuate”
                      (art. 1 del DPR sull’IVA), e dunque anche quelle operate da privati consumatori.
                      Ancora, mentre in genere l’IVA è applicata in tutti gli stadi del processo economico in cui
                      intervengono i soggetti passivi IVA (imprese e professionisti) e liquidata mensilmente o
                      trimestralmente “per masse”, per cui può qualificarsi come imposta plurifase non cumulativa, in
                      questo caso essa è assolta per singole operazioni di importazione, atteggiandosi piuttosto ad imposta
                      monofase.
                      Ciò sicuramente può aver rafforzato l’idea che si tratti di un tributo diverso dall’IVA “propriamente
                      detta”. D’altra parte, è stato detto che se
                      (i) l’IVA si collega in modo sistematico a ciascuna operazione d’importazione e (ii) deve essere
                      riscossa dall’Agenzia delle dogane nello svolgimento delle operazioni doganali per il solo fatto
                      dell’ingresso nel territorio nazionale (a prescindere dall’effettivo consumo del bene), allora essa
                      può a ragione includersi, lato sensu, nel novero dei diritti doganali

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