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L'angolo di ROL

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    Sulla carte (libri) vi insegnano, fin da piccoli ahahahaha che sono strumenti bla bla.....nella realtà sono nati solo per sgraffagnare....

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      (o false fatture per lavori mai eseguiti..)

      CASERTA

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        Corriere della Calabria - Reggio, confiscati beni per 30 milioni a Dominique Suraci

        Per colpa di straccioni stanno anche sputtanndo uno strumento molto utile per il passaggio generazionale.....

        I BENI CONFISCATI
        Per questo motivo, i giudici della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, hanno accolto la richiesta dei magistrati dell’analoga sezione della Dda, diretta dal procuratore aggiunto Gaetano Paci, emettendo nei suoi confronti un decreto di confisca per beni del valore di 30 milioni di euro. In mano allo Stato passano 4 società che l’ex politico detiene per intero e le quote di altre 4 compagini societarie, 5 trust, 4 immobili di pregio, più conti correnti e polizze assicurative, individuati dalla Dia di Reggio Calabria nonostante il certosino lavoro di occultamento con cui Suraci avrebbe tentato di nasconderne la titolarità.

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          Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
          Sulla carte (libri) vi insegnano, fin da piccoli ahahahaha che sono strumenti bla bla.....nella realtà sono nati solo per sgraffagnare....

          definizione di sub appalto: L'AMALGAMA (intercettazione telefonica)


          Chi fa il lavoro… la stazione appaltante… i subappaltatori… deve crearsi l’amalgama, mo’ è tutt’uno… Perché se ognuno tira e un altro storce non si va avanti», teorizza l’imprenditore Domenico Gallo, che sottolinea «quando tu fai un lavoro diventi… parte integrante di quell’azienda là… E devi fare di tutto perché le cose vadano bene… è giusto?».


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            Chi concedeva subappalti alle imprese indicate dal direttore dei lavori, si garantiva infatti verifiche e controlli favorevoli che scongiuravano ritardi e penali e consentivano di continuare a lavorare e accaparrarsi altri appalti. «

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              GARE TRUCCATE E VERIFICHE ADDOMESTICATE Dalle indagini sono emerse gare, bandite dal general contractor, alterate da «offerte 'anomale' diventavano regolari in violazione ai principi della par condicio», «concorrenti di comodo, in realtà non interessati all'aggiudicazione della gara», somme di denaro elargite a questo o quel funzionario per chiudere gli occhi su illeciti evidenti. Al centro del sistema, l’ingegnere Giampiero De Michelis, che, incaricato della direzione dei lavori dal «contraente generale», svolgeva compiacenti controlli di qualità e rilasciava certificati dove si affermava il falso, ottenendo come contropartita «commesse per beni e servizi» fatturati a ditte riferibili a parenti o amici.

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                @muteking

                Avevo detto che fosse improbabile il tuo esercizio degli alieni...(avevo pensato a formule strane, codici binari ecc...quindi più un esercizio di matematica pura e non di logica..). Ho visto invece che viene classificato come trasformazione simbolica....quindi potrebbe esserci..(rettifico la mia previsione)

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                  quando la ESCORT era solo una macchina......

                  Expo e 'ndrangheta, tutti gli affari dei calabresi. Manager pagato con una escort. L'intercettazione: "Noi bruciamo" - Il Fatto Quotidiano

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                    ai miei amici calabresi dico sempre che non dovono incavolarsi quando si fanno certe allusioni sulla base della sola provenienza geografica (questo succede anche con i pugliesi, siciliani e i campani) .....

                    “SIAMO CALABRESI, NOI BRUCIAMO”
                    Lo stile della ‘ndrangheta è sempre lo stesso. In Calabria come in Lombardia. E se qualcosa va storto partono le minacce. Come quelle rivolte dall’indagato Salvatore Piccoli al geometra Giovanni Ratti della società Costruzioni Edili Bergamelli. “Voi non sapete con chi avete a che fare…Vi butto giù i grattacieli, i palazzi….noi siamo calabresi, noi bruciamo, noi bruciamo qua”. Tanto è bastato per costringere Ratti, “ad eseguire, in tempi brevi, – è scritto nell’informativa – il pagamento della somma di euro 25.000 a favore della Maxwork SpA, società riconducibile a Cavaliere Massimiliano”.

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                      4 cafoni di animo arricchiti che si arrogano io diritto di parlare per un'intera regione.....

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                      Sto operando...
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