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Inchiesta Fake Credits, altri due arresti: avevano rilasciato dichiarazioni false
Altri due arresti nell'ambito dell'inchiesta Fake Credits che ha scoperchiato un "sistema" di evasione fiscale. Si tratta di Antonio Paladino, di 57 anni e di Gaetano Sanfilippo di 43 anni. Il primo è un commercialista e presidente dell'associazione datoriale Confimed Italia, il secondo è dipendente dello studio dello stesso Paladino.“
https://www.cataniatoday.it/cronaca/...osto-2020.html
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Altri due arresti nell'ambito dell'inchiesta Fake Credits che ha scoperchiato un "sistema" di evasione fiscale. Si tratta di Antonio Paladino, di 57 anni e di Gaetano Sanfilippo di 43 anni. Il primo è un commercialista e presidente dell'associazione datoriale Confimed Italia, il secondo è dipendente dello studio dello stesso Paladino.“
https://www.cataniatoday.it/cronaca/...osto-2020.html
„Per entrambi, si tratta dell’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari che era stata concessa - a seguito dell’iniziale misura restrittiva in carcere - in considerazione della presunta volontà di collaborare alle indagini e alle dichiarazioni rese dai due professionisti al pubblico ministero in sede di interrogatorio. Però i finanzieri, a seguito delle attività di riscontro, hanno evidenziato la falsità delle dichiarazioni rilasciate dai due volte - secondo gli inquirenti - da un lato, ad alleggerire la propria posizione e, dall’altro, ad addossare la responsabilità delle operazioni fiscali fraudolente ad altri soggetti, allo stato estranei ai fatti.“
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La Sigi, estranea alle indagini, svolge “attività di società di partecipazione holding” e ha sede e domicilio fiscale in via Napoli, stessa sede della Confimed di Paladino. Tra gli indagati c’è anche Renato Balsamo, rappresentante legale della Ariel società cooperativa sociale, con sede a Catania, ritenuta “beneficiaria di crediti iva fittizi compensati, attraverso l’accollo fiscale, a fronte di un’esposizione tributaria complessiva di 450mila euro”. Balsamo è anche Presidente del Cda della SIGI.
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Con la pubblicazione in G.U. del decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2020, il divieto di compensazione dei crediti tributari con i debiti d’imposta oggetto di accollo trova valenza normativa. Con la preclusione introdotta, il legislatore aderisce espressamente all’interpretazione assunta dall’amministrazione finanziaria, secondo cui Il debito fiscale oggetto di accollo non può essere estinto utilizzando in compensazione crediti vantati dall’accollante nei confronti dell’Erario. L’accollante non costituisce, infatti, il debitore dell’imposta, ma soltanto un soggetto che si è obbligato con l’Erario in via negoziale.
https://www.commercialistatelematico...o-imposta.html
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Il D.L. 34/2019 (convertito, con modificazioni, dalla L. 58/2019) ha introdotto l’obbligo di invito al contraddittorio nell’ambito della disciplina del procedimento di accertamento con adesione.
Con la circolare 17/E/2020, l’Agenzia delle entrate ha fornito i chiarimenti interpretativi in relazione alla nuova disciplina che, secondo quanto previsto dal comma 2, articolo 4-octies, D.L. 34/2019, si applica agli avvisi di accertamento emessi dal 1° luglio 2020.
Il D.L. 34/2019 (c.d. Decreto crescita), con l’intento di dare risposta alla tanto invocata introduzione di un generalizzato obbligo di contraddittorio, e così colmare le evidenti lacune difensive già registrate in sede giurisprudenziale e deflazionare il contenzioso tributario, ha introdotto un obbligo di invito al contraddittorio per gli avvisi di accertamento emessi a partire dall’1.7.2020, che però appare sine dubio assai limitato.
Con l’articolo 4-decies D.L. 34/2019 convertito nella L. 58/2019 (c.d. Decreto crescita) il legislatore ha introdotto una norma di interpretazione autentica in materia di ravvedimento parziale (o, più correttamente, frazionato) inserendo un nuovo articolo 13-bis all’interno del D.Lgs. 472/1997,
L’articolo 36-ter D.P.R. 600/1973 contiene la disciplina del controllo formale delle dichiarazioni, stabilendo, appunto, che gli uffici periferici dell’Amministrazione finanziaria possono procedere, entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di presentazione, al controllo formale delle dichiarazioni presentate dai contribuenti e dai sostituti d’imposta.Sulla materia è di recente intervenuto il cosiddetto Decreto crescita (D.L. 34/2019) con l’inserimento del comma 3-bis nell’articolo 36-ter.
La novella normativa introduce una disposizione di semplificazione del controllo formale delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di imposta regionale sulle attività produttive.
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