si applica l'accordo/convenzione (fonte superiore) ma con l'art 169 posso andare in deroga se è più favorevolte il trattamento del tuir
Ciò detto, nella citata risposta all’interpello n. 294/2019, l’Agenzia delle entrate ha anche illustrato la normativa internazionale di riferimento rilevando che, in caso di contestuale residenza fiscale italiana e svizzera si verrebbe a creare un conflitto di residenza tra i due Paesi. Lo stesso deve essere risolto facendo riferimento alle disposizioni previste della Convenzione internazionale contro le doppie imposizioni stipulata tra l’Italia e la Svizzera.
In particolare, ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 2, dell’accordo bilaterale, qualora una persona fisica risulti residente di entrambi gli Stati, la stessa è considerata residente nello Stato in cui dispone di un’abitazione permanente e, in subordine (laddove disponga di un’abitazione permanente in entrambi gli Stati), la residenza di una persona fisica è determinata secondo i seguenti criteri residuali disposti in ordine decrescente:
ubicazione del centro degli interessi vitali (la persona fisica che dispone di un’abitazione principale in entrambi gli Stati sarà considerata residente nel Paese nel quale le sue relazioni personali ed economiche sono più strette);
dimora abituale (ove non sia possibile individuare la residenza del contribuente in base ai due criteri sopra citati, una persona fisica sarà considerata residente dello Stato in cui soggiorna abitualmente);
nazionalità della persona fisica (quando i primi tre criteri non sono dirimenti, il contribuente sarà considerato residente dello Stato contraente la Convenzione di cui possiede la nazionalità).
Quando, infine, una persona fisica ha la nazionalità di entrambi i Paesi o di nessuno di essi, gli Stati contraenti la Convenzione risolveranno la questione di comune accordo.
Ciò detto, nella citata risposta all’interpello n. 294/2019, l’Agenzia delle entrate ha anche illustrato la normativa internazionale di riferimento rilevando che, in caso di contestuale residenza fiscale italiana e svizzera si verrebbe a creare un conflitto di residenza tra i due Paesi. Lo stesso deve essere risolto facendo riferimento alle disposizioni previste della Convenzione internazionale contro le doppie imposizioni stipulata tra l’Italia e la Svizzera.
In particolare, ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 2, dell’accordo bilaterale, qualora una persona fisica risulti residente di entrambi gli Stati, la stessa è considerata residente nello Stato in cui dispone di un’abitazione permanente e, in subordine (laddove disponga di un’abitazione permanente in entrambi gli Stati), la residenza di una persona fisica è determinata secondo i seguenti criteri residuali disposti in ordine decrescente:
ubicazione del centro degli interessi vitali (la persona fisica che dispone di un’abitazione principale in entrambi gli Stati sarà considerata residente nel Paese nel quale le sue relazioni personali ed economiche sono più strette);
dimora abituale (ove non sia possibile individuare la residenza del contribuente in base ai due criteri sopra citati, una persona fisica sarà considerata residente dello Stato in cui soggiorna abitualmente);
nazionalità della persona fisica (quando i primi tre criteri non sono dirimenti, il contribuente sarà considerato residente dello Stato contraente la Convenzione di cui possiede la nazionalità).
Quando, infine, una persona fisica ha la nazionalità di entrambi i Paesi o di nessuno di essi, gli Stati contraenti la Convenzione risolveranno la questione di comune accordo.
quando un tedesco produce redditi in Ita----> art 23
quando un italiano produce redditi in germania---> lettura a specchio dell'art 23....
Il presupposto per il riconoscimento del credito è la «produzione di un reddito estero». Il secondo comma dell'articolo 165 stabilisce che i redditi si considerano prodotti all'estero in base a criteri reciproci a quelli previsti dall'articolo 23 del Tuir per individuare quelli prodotti nel territorio dello Stato. L'articolo 23 è la norma che individua i redditi dei non residenti che si considerano prodotti in Italia. L'ordinamento ha quindi accolto una lettura "a specchio" dell'articolo 23 secondo cui si è in presenza di un reddito estero se i criteri di collegamento con il territorio dello Stato (indicati nell'articolo 23) si riscontrano con il territorio dello Stato estero.
l'esterovestizione si può ravvisare solamente quando, in mancanza di radicamento in un altro Paese, emergono forti dubbi sull’ effettività di un’ iniziativa imprenditoriale in quel Paese.
vi ho descritto i collegamenti ovviamente poi dovete imparare i concetti: ( cosa s'intende per sede legale, oggetto sociale, residenza fiscale e così via....)
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