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    e di certo neanche quello di fare il trustee....

    Le osservazioni del segretario dei paesi del Commonwealth in A.E VON OVERBECK report…, cit p.214 per le quali la norma in esame prevede unicamente “that the settlor con reserve certain powers and can also be a benefeciary; the case of settlor/trustee in not expressly stated” ovvero quelle dello stesso segretario in Expplantory Report, in Hague Conference on private International law. Proceedings of the 15th Session,II, la Haye 1985, p.380, il quale dopo aver evidenziato che in base alla norma in esame “the roles of different persons involved may be mingled”, in relazione alla figura del disponente si limita ad affermare che costui “may still retain for himself certain decisions” con ciò implicitamente escludendo qualunque riferibilità al trust auto dichiarato di detta porzione dell’art 2.

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      le cose importanti… mettiamo ordine :

      1) Una legge straniera (Jersey) può essere applicata a ad un trust interno (italiano)?
      Risposta: si
      2) La legge straniera deve essere applicata per intero così com’è? La risposta è no. Deve comunque rispettare la legge della Convenzione dell’Aja.
      3) Se il disponente è anche beneficiario rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è no. (lo dice pure la circolare 61/2010)
      4) Se il Disponente è anche Trustee rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è no.
      5) Se il Disponente può revocare il trustee rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è no.
      6) Se il Disponente può dare direttive vincolanti per la nomina o revoca di un dirigente o impiegato di qualsiasi società totalmente o personalmente (o peggio ancora sia esso stesso presidente o amministratore della società) posseduta rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è si/no.
      7) Se il Trustee è sottoposto a direttive vincolanti del guardiano rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è no.

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        Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
        e di certo neanche quello di fare il trustee....

        Le osservazioni del segretario dei paesi del Commonwealth in A.E VON OVERBECK report…, cit p.214 per le quali la norma in esame prevede unicamente “that the settlor con reserve certain powers and can also be a benefeciary; the case of settlor/trustee in not expressly stated” ovvero quelle dello stesso segretario in Expplantory Report, in Hague Conference on private International law. Proceedings of the 15th Session,II, la Haye 1985, p.380, il quale dopo aver evidenziato che in base alla norma in esame “the roles of different persons involved may be mingled”, in relazione alla figura del disponente si limita ad affermare che costui “may still retain for himself certain decisions” con ciò implicitamente escludendo qualunque riferibilità al trust auto dichiarato di detta porzione dell’art 2.

        (i signori presenti quando si discuteva per l'approvazione della Convenzione..)

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          Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
          1) Ok

          2) Potrei dire lo stesso........"Ma la dottrina ha tentanto di costruire una nozione autonoma di trust ai fini della convenzione dell'Aja.."

          Capisci bene che poi sia un giudice a decidere......(parte terza indipendente...)

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            ci vuole una legge interna (chiara)

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              e soprattutto trasparenza...(registri camera di commercio, bilanci depositati ecc)

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                Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                1) Ok

                2) Potrei dire lo stesso........"Ma la dottrina ha tentanto di costruire una nozione autonoma di trust ai fini della convenzione dell'Aja.."
                Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                RISERVARSI ALCUNI DIRITTI.......... (e tra questi di certo non può essere quello di diventare beneficiario....per me l'a.e ha ragione)
                Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                le cose importanti… mettiamo ordine :

                1) Una legge straniera (Jersey) può essere applicata a ad un trust interno (italiano)?
                Risposta: si
                2) La legge straniera deve essere applicata per intero così com’è? La risposta è no. Deve comunque rispettare la legge della Convenzione dell’Aja.
                3) Se il disponente è anche beneficiario rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è no. (lo dice pure la circolare 61/2010)
                4) Se il Disponente è anche Trustee rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è no.
                5) Se il Disponente può revocare il trustee rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è no.
                6) Se il Disponente può dare direttive vincolanti per la nomina o revoca di un dirigente o impiegato di qualsiasi società totalmente o personalmente (o peggio ancora sia esso stesso presidente o amministratore della società) posseduta rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è si/no.
                7) Se il Trustee è sottoposto a direttive vincolanti del guardiano rispetta la convenzione dell’Aja? La risposta è no.
                Allora... la Convenzione dell'Aja e' stata ratificata e per questo è applicata in Italia.

                Manca pero' una disciplina interna e per questo i Trust interni vengono costituiti secondo una legge straniera.

                La mancata pronuncia del legislatore italiano rende pero' la disciplina controversa, visto che la Convenzione non deroga alle normative dei singoli Stati in materia di trust...come funziona questo? La Convenzione è sicuramente una fonte del diritto di rango superiore, ma non deroga alle normative dei singoli Stati...

                e poi immagino ci sia il precedente giurisprudenziale a influenzare le decisioni e l'applicazione nei casi concreti...

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                  Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
                  Allora... la Convenzione dell'Aja e' stata ratificata e per questo è applicata in Italia.

                  Manca pero' una disciplina interna e per questo i Trust interni vengono costituiti secondo una legge straniera.

                  La mancata pronuncia del legislatore italiano rende pero' la disciplina controversa, visto che la Convenzione non deroga alle normative dei singoli Stati in materia di trust...come funziona questo? La Convenzione è sicuramente una fonte del diritto di rango superiore, ma non deroga alle normative dei singoli Stati...

                  e poi immagino ci sia il precedente giurisprudenziale a influenzare le decisioni e l'applicazione nei casi concreti...
                  Cmq io devo sapere bene cosa ne pensa l'A.E.

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                    La legge dello Stato è applicabile limitatamente a quanto non è in contrasto con la Convenzione dell'Aja, essendo la Convenzione dell'Aja fonte di rango superiore...dovrebbe essere così...

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                      Per quanto ne so ci dovrebbe essere cmq un problema di interpretazione delle norme che potrebbe essere risolto con la pronuncia del legislatore italiano...vedi ultimo comma art. 2 della Convenzione...

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                      Sto operando...
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