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concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi

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    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
    Ecco lo schema Zonin, un manuale su come truffare i risparmiatori in 8 mosse:
    1. BpVi viene usata come un bancomat personale da parte di Zonin e dal Cda per 20 anni.
    2. Quando il buco diviene insostenibile elaborano uno schema di truffare i soci, gonfiando i bilanci.
    3. Vengono erogati prestiti che hanno bassissime probabilità di essere restituiti.
    4. Per sostenere questa politica occorre però continuare a vendere azioni, a gente comune ed a grandi investitori.
    5. Per continuare a vendere azioni occorre però tenere il valore del titolo artificialmente alto, sopravvalutandolo. In questo modo si sopravvaluta la “solidità apparente” della banca, e contemporaneamente si guadagnano molti più soldi
    6. Quando la naturale richiesta di azioni finisce, non è però finito il bisogno di soldi freschi per alimentare il sistema dei prestiti “facili”. Si comincia a concedere prestiti a patto che con una parte dei soldi si acquistino azioni della stessa banca.
    7. Questo sistema però genera altri prestiti rischiosi, altri crediti deteriorati.
    8. Quando la sorveglianza passa alla Bce si apre il vaso di Pandora: la banca non vale più niente, i soci hanno perso il 99% del valore investito in pochi anni, perché il capitale è stato completamente mangiato dai crediti deteriorati, i famigerati “NPL”.
    Si era arrivati a prestare denaro ai soci per comprare azioni Bpvi per un totale di circa 974 milioni. Deriva da qui gran parte della maxi perdita, 1,05 miliardi, dell’ultima semestrale, chiusa a giugno e pubblicata a fine agosto 2015, che ha di fatto sancito la morte dell’Istituto.
    Sono i cosiddetti prestiti “baciati”, ovvero la pratica di condizionare l'erogazione di finanziamenti all'acquisto di azioni dell'istituto. Fortunatamente il Tribunale di Venezia in datata 27 aprile 2016, venuto a conoscenza di questa pratica illegale, ha emesso un'ordinanza che vieta alla Pop Vicenza di procedere al recupero del prestito, che nel caso specifico ammontava a 9,4 milioni di euro. Quindi il prestito non è valido e l’ordinanza “inibisce a Banca Popolare di Vicenza la richiesta del pagamento dei saldi passivi”.

    PRESTITI FACILI AGLI AMICI DEGLI AMICI

    Ma venendo ai prestiti facili, quelli senza garanzie. A chi hanno prestato questi soldi? Ad esempio allo stesso Zonin e le aziende ad esso collegate: 48 milioni di euro!
    Questo avvenne il 6 agosto 2015, quando già da due mesi a Vicenza era arrivato il nuovo consigliere delegato Francesco Iorio, il consiglio di amministrazione, secondo i dati riportati dal prospetto Consob pubblicato il 21 aprile 2016, approvò all'unanimità e con voto favorevole di tutti i sindaci effettivi finanziamenti per oltre 48 milioni di euro a società riconducibili all'allora presidente, compreso un prestito personale di 2,4 milioni di euro a Zonin.


    Ma fra i nomi celebri di chi ha ricevuto denaro dalla banca abbiamo anche Alfio Marchini,
    Marchini, così come risulta anche dalle ispezioni effettuate dalla Bce ha ottenuto alla fine del 2014 un totale di 76,2 milioni di euro; i fratelli Emanuele, Giovanni e Vito Fusillo hanno avuto 10, 3 milioni di euro; i Degennaro sono stati invece finanziati con 27,75 milioni di euro.




    Popolare Vicenza, Gdf perquisisce sede. "Con gli ex vertici indagata anche la banca per responsabilità amministrativa" - Il Fatto Quotidiano

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      interviene lo stato, la banca non fallisce , le sanzioni ridicole......perchè rinunciare al BANCOMATTO??

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        e questi straccioni li "capisco"....quello che rimane un mistero per me sono i lavoratori che sputtano i loro piccoli risparmi accumulati di una vita.......ALLA LARGA da sta gentaglia...

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              https://www.youtube.com/watch?v=whIq4iw2AHI nik ahahahahaha

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                2 se le già fatt a terni.....mi sà che sta già a la casa......

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                  Cosentino scarcerato, concessi gli arresti domiciliari in Molise - La Stampa

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                    Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
                    Per questo sono convinta che ci dovrebbero essere regole certe e chiare per tutti
                    meglio abolire un filtro quando la faccenda non è chiara.....

                    (ma dico io, 4 occhi non sono meglio di due????

                    ABUSO DEL DIRITTO...(di fatto l'evasione dei pesci grossi...)


                    Ed inoltre, la condotta abusiva non può essere rilevata d’ufficio (comma 9), con la conseguenza che se l’Agenzia non sia riuscita a motivare un proprio atto impositivo con riferimenti espliciti alla disciplina dell’abuso del diritto quest’ultimo non potrà nuovamente essere ravvisato o richiamato dal giudice tributario; ciò consente di sciogliere definitivamente la controversa questione prospettata dalla Corte di Cassazione per la quale l’esistenza di condotte abusive poteva essere rilevata in qualsiasi stato e grado del processo anche d’ufficio da parte del giudice tributario, ancorché non rilevate od eccepite nell’atto impositivo della Amministrazione finanziaria.

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                      questo è davvero un segnale confortante...

                      Roma, Caltagirone si prepara all

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                      Sto operando...
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