"Ma la voluntary non copre se sono già iniziati ispezioni, verifiche...anche solo semplici contatti"........cicciobell..te sei scordato di dire che con il nuovo ravvedimento operoso si invece.......
Gianni Dragoni spiega la legge sul rientro dei capitali: “Consente chi ha portato soldi all’estero in nero di mettersi in regolasenza venire perseguito penalmente, purché si autodenunci, paghi le tasse che non ha versato e gli interessi, più una multa, piccola perché c’è lo sconto”. E aggiunge: “La legge prevede un ulteriore sconto per gli evasori: dimezza da 10 a 5 anni i termini di prescrizione dell’accertamento fiscale, cioè i controlli dell’Agenzia delle entrate nei paesi detti “black list”, la lista nera dei paradisi fiscali, dove di solito finiscono i soldi esportati in modo illegale”. Il giornalista continua: “Se lo Stato “a regime fiscale privilegiato”, cioè il paradiso fiscale nel quale sono nascosti i soldi, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge fa un accordo con l’Italia “che consenta un effettivo scambio di informazioni” bancarie sui contribuenti (una sorta di rinuncia al segreto bancario) i termini di prescrizione per l’“accertamento” fiscale si dimezzano a 5 anni, come per un pensionato o un lavoratore dipendente. Se la Svizzera” – continua – “fa l’accordo con l’Italia, ci sarà uno sconto di 75.000 euro su ogni milione evaso. Sui 200 miliardi che si stima siano in Svizzera, lo sconto per gli evasori sarebbe di 15 miliardi. Questo sconto è un “incentivo” per far emergere i capitali in nero. Ma l’incentivo è a favore dello Stato o degli evasori?”
Il vecchio regime agevolato è stato prorogato di un anno e coesisterà con quello nuovo, mentre sul fronte della gestione separata dell’Inps i contributi da versare tornano al 27,72%, la stessa aliquota in vigore prima che l’1 gennaio scattasse il rialzo di tre punti introdotto dalla riforma Fornero.
Quello vecchio, con un’imposta sostitutiva del 5%, valido per gli under 35 e, in ogni caso, nei primi cinque anni di attività sotto una soglia di reddito di 30mila euro. Quello nuovo, senza limiti di età, con un’aliquota del 15% da applicare non sulla differenza tra ricavi e costi, ma sui ricavi moltiplicati per un certo coefficiente, con una soglia di reddito scesa a 15mila euro per ifreelance e la possibilità di uno sconto di un terzo per le nuove attività. “L’Agenzia delle Entrate dovrà chiarire immediatamente le nuove modalità operative
Il vecchio regime agevolato è stato prorogato di un anno e coesisterà con quello nuovo, mentre sul fronte della gestione separata dell’Inps i contributi da versare tornano al 27,72%, la stessa aliquota in vigore prima che l’1 gennaio scattasse il rialzo di tre punti introdotto dalla riforma Fornero.
Quello vecchio, con un’imposta sostitutiva del 5%, valido per gli under 35 e, in ogni caso, nei primi cinque anni di attività sotto una soglia di reddito di 30mila euro. Quello nuovo, senza limiti di età, con un’aliquota del 15% da applicare non sulla differenza tra ricavi e costi, ma sui ricavi moltiplicati per un certo coefficiente, con una soglia di reddito scesa a 15mila euro per ifreelance e la possibilità di uno sconto di un terzo per le nuove attività. “L’Agenzia delle Entrate dovrà chiarire immediatamente le nuove modalità operative
Si dovrà chiarire anche la posizione di coloro che hanno iniziato la propria attività da gennaio 2015 e che volessero, avendone i requisiti, optare per il vecchio regime”. (sembra una barzelletta....:-)
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