Laureati Napoli, con soluzione ufficiale con cui ho litigato durante la simulazione.
Vedete se riuscite a farci fare pace.
Se siete curiosi di sapere perché preferite il pop al rock, l'heavy metal alla musica classica, il folk all'hip-pop, sappiate che è il segreto è nel vostro patrimonio genetico. A rivelarlo è uno studio condotto da Nokia e dal King's College London Department of Twin Research, che ha sondato le abitudini di ascolto di quasi quattromila gemelli omo ed eterozigoti per scoprire quanto i fattori genetici si intreccino con quelli ambientali nel determinare i gusti musicali. Il risultato? Le influenze variano in base al genere, anche se, in generale, natura ed esperienze individuali giocano alla pari. Di fronte all'ira dei vostri vicini di casa che non ne possono più di sopportare fino a notte fonda le note di Michael Jackson, Beethoven o Jay-Z, potrete sempre dare la colpa ai
vostri geni. Infatti - secondo lo studio - nel determinare l'amore per la musica pop, classica e hip-pop la natura ha la meglio sulla volontà, incidendo per il 53%. I geni dettano i gusti discografici anche nel caso di jazz, blues e soul, ma in misura di poco inferiore alle esperienze personali. Sembra, infatti, che la passione per Louis Armstrong, Ray Charles o Stevie Wonder sia determinata dai geni per il 46%. L'educazione prende il sopravvento sulla natura negli appassionati di Pink Floyd, Radiohead o Iron Maiden. Per chi ama rock, indie ed heavy metal - secondo lo studio - i geni contano solo per il 40%. Il resto va imputato all'educazione familiare e
alle esperienze personali. Il fattore genetico lascia definitivamente il campo a quello ambientale per quanto riguarda l'amore per il folk e il country. Se nella vostra collezione discografica un posto d'onore spetta ad Hank Williams, Dolly Parton e Joni Mitchell, la responsabilità è solo per il 24% dei vostri cromosomi. "Studi precedenti hanno mostrato che la capacità di intonazione perfetta sembra essere in parte intrinseca e fino al 50% i nostri gusti musicali sono predeterminati. Sembra vi siano buone ragioni per sospettare l'esistenza di veri e propri
geni della musica", spiega Adrian North, professore di psicologia alla Heriot Watt University. In ogni caso, l'influenza del Dna è superiore al 50% negli under 50, mentre diminuisce per chi ha superato il mezzo secolo d'età.
939 L'educazione:
A in genere conta di più del patrimonio genetico per i musicisti
B non conta che in misura ridotta rispetto ai geni per quanto riguarda la musica indie
C contra più delle esperienze personali nel determinare i gusti di chi ascolta musica rock
D non conta più del patrimonio genetico per quanto riguarda la musica heavy metal
E nessuna delle alternative proposte
La risposta ufficiale è la B, in rosso.
Ma se nel testo dice che (l'ho messo in grassetto) per la musica indie i geni influiscono per il 40%, allora se la matematica non è un'opinione, il restante 60% va imputato ad educazione familiare ed esperienze personali. Quindi come si fa a dedurre la B?
Help me!!
Vedete se riuscite a farci fare pace.
Se siete curiosi di sapere perché preferite il pop al rock, l'heavy metal alla musica classica, il folk all'hip-pop, sappiate che è il segreto è nel vostro patrimonio genetico. A rivelarlo è uno studio condotto da Nokia e dal King's College London Department of Twin Research, che ha sondato le abitudini di ascolto di quasi quattromila gemelli omo ed eterozigoti per scoprire quanto i fattori genetici si intreccino con quelli ambientali nel determinare i gusti musicali. Il risultato? Le influenze variano in base al genere, anche se, in generale, natura ed esperienze individuali giocano alla pari. Di fronte all'ira dei vostri vicini di casa che non ne possono più di sopportare fino a notte fonda le note di Michael Jackson, Beethoven o Jay-Z, potrete sempre dare la colpa ai
vostri geni. Infatti - secondo lo studio - nel determinare l'amore per la musica pop, classica e hip-pop la natura ha la meglio sulla volontà, incidendo per il 53%. I geni dettano i gusti discografici anche nel caso di jazz, blues e soul, ma in misura di poco inferiore alle esperienze personali. Sembra, infatti, che la passione per Louis Armstrong, Ray Charles o Stevie Wonder sia determinata dai geni per il 46%. L'educazione prende il sopravvento sulla natura negli appassionati di Pink Floyd, Radiohead o Iron Maiden. Per chi ama rock, indie ed heavy metal - secondo lo studio - i geni contano solo per il 40%. Il resto va imputato all'educazione familiare e
alle esperienze personali. Il fattore genetico lascia definitivamente il campo a quello ambientale per quanto riguarda l'amore per il folk e il country. Se nella vostra collezione discografica un posto d'onore spetta ad Hank Williams, Dolly Parton e Joni Mitchell, la responsabilità è solo per il 24% dei vostri cromosomi. "Studi precedenti hanno mostrato che la capacità di intonazione perfetta sembra essere in parte intrinseca e fino al 50% i nostri gusti musicali sono predeterminati. Sembra vi siano buone ragioni per sospettare l'esistenza di veri e propri
geni della musica", spiega Adrian North, professore di psicologia alla Heriot Watt University. In ogni caso, l'influenza del Dna è superiore al 50% negli under 50, mentre diminuisce per chi ha superato il mezzo secolo d'età.
939 L'educazione:
A in genere conta di più del patrimonio genetico per i musicisti
B non conta che in misura ridotta rispetto ai geni per quanto riguarda la musica indie
C contra più delle esperienze personali nel determinare i gusti di chi ascolta musica rock
D non conta più del patrimonio genetico per quanto riguarda la musica heavy metal
E nessuna delle alternative proposte
La risposta ufficiale è la B, in rosso.
Ma se nel testo dice che (l'ho messo in grassetto) per la musica indie i geni influiscono per il 40%, allora se la matematica non è un'opinione, il restante 60% va imputato ad educazione familiare ed esperienze personali. Quindi come si fa a dedurre la B?
Help me!!
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