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    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
    Mentre la piccola Italia (dopo aver fatto prescrivere e condonare il tutto)......firma l'accordo con la Svizzera........nella vita reale succede questo........:


    “Adesso che la Svizzera sarà costretta a comunicare i dati, i conti che per anni sono stati domiciliati a Ginevra vengono ora spostati e gestiti fuori dalla Svizzera e fuori dagli stati aderenti all’Ocse, in paesi dove non è ancora previsto lo scambio di informazioni. Sono solo i soldi a spostarsi (con un click) mentre tutta la parte amministrativa sarà tenuta e gestita dalla Svizzera. Ci sono state già le prime evidenze di questo nuovo fenomeno (migliaia di documenti sequestrati al porto di Amburgo nel giugno del 2014 che facevano riferimento a conti aperti alle Kayman da una banca svizzera) Utilizzeranno i soliti …allora ora si stanno organizzando diversamente, ossia stanno facendo gestire la modulistica da un'altra società completamente distinta dalla banca che fatturerà il servizio a una banca del gruppo bancario svizzero con sede in un altro paradiso fiscale. Utilizzeranno i soliti fondi d’investimento (“farlocco” perché unico intestatario sarà lo straccione) In questo modo si aggirerà anche l’obbligo previsto dal tanto decantato FACTA che obbliga le banche straniere a comunicare alle autorità fiscali Usa tutte le relazioni aperte con i cittadini Statunitensi”


    Con tutti sti scienziati luminari del diritto di tributario......come mai nessuno ne ha parlato di questo?


    Sequestrati in Germania documenti destinati a banca svizzera - SWI swissinfo.ch

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      Dubai, dove si nasconde la ricchezza | LA7 - Video e notizie su programmi TV, sport, politica e spettacolo

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        Carmine Schiavone morto, l'ex cassiere dei Casalesi che svelò i traffici di Gomorra - Il Fatto Quotidiano

        Carmine Schiavone nel 2013 aveva rilasciato alcune interviste in cui per la prima volta pubblicamente, ricostruiva gli accordi tra clan dei Casalesi e pezzi della politica e dell’imprenditoria per lo sversamento illegale di rifiuti pericolosi in Campania. Notizie che, in buona parte, l’ex collaboratore aveva già fornito alla magistratura tra il 1993 e il 1997. Schiavone aveva, tra l’altro, raccontato l’attività criminale dei clan nella zona del basso Lazio, tra la provincia di Latina e quella di Frosinone, indicando la discarica di Borgo Montello – ad una cinquantina di chilometri da Roma – come uno dei luoghi degli sversamenti di scorie pericolose da parte del cartello dei Casalesi.

        Schiavone viveva da diversi anni in una località protetta nell’alto Lazio, insieme ad un figlio e alla moglie, con una nuova identità. Aveva concluso da qualche anno il programma di protezione e, nel luglio del 2013, aveva terminato di scontare la reclusione domiciliare. Le sue interviste hanno avuto un forte impatto sull’opinione pubblica, soprattutto dopo la desecretazione dell’intero verbale della sua audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, presieduta da Massimo Scalia, dell’ottobre del 1997. In quella occasione Carmine Schiavone aveva fornito l’elenco completo degli automezzi – con targhe e nomi degli autisti – utilizzati tra la fine degli ’80 e l’inizio degli anni ’90.

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          Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio



          Carmine Schiavone morto, l'ex cassiere dei Casalesi che svelò i traffici di Gomorra - Il Fatto Quotidiano

          Carmine Schiavone nel 2013 aveva rilasciato alcune interviste in cui per la prima volta pubblicamente, ricostruiva gli accordi tra clan dei Casalesi e pezzi della politica e dell’imprenditoria per lo sversamento illegale di rifiuti pericolosi in Campania. Notizie che, in buona parte, l’ex collaboratore aveva già fornito alla magistratura tra il 1993 e il 1997. Schiavone aveva, tra l’altro, raccontato l’attività criminale dei clan nella zona del basso Lazio, tra la provincia di Latina e quella di Frosinone, indicando la discarica di Borgo Montello – ad una cinquantina di chilometri da Roma – come uno dei luoghi degli sversamenti di scorie pericolose da parte del cartello dei Casalesi.

          Schiavone viveva da diversi anni in una località protetta nell’alto Lazio, insieme ad un figlio e alla moglie, con una nuova identità. Aveva concluso da qualche anno il programma di protezione e, nel luglio del 2013, aveva terminato di scontare la reclusione domiciliare. Le sue interviste hanno avuto un forte impatto sull’opinione pubblica, soprattutto dopo la desecretazione dell’intero verbale della sua audizione davanti alla commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, presieduta da Massimo Scalia, dell’ottobre del 1997. In quella occasione Carmine Schiavone aveva fornito l’elenco completo degli automezzi – con targhe e nomi degli autisti – utilizzati tra la fine degli ’80 e l’inizio degli anni ’90.


          È morto questa notte in un ospedale nel Viterbese l’ex collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, già ai vertici del clan dei casalesi. L’ex boss – che aveva iniziato a collaborare con la Dda di Napoli nel 1993 e ritenuto attendibile dalla Direzione nazionale antimafia almeno fino al 2010 – era ricoverato da alcuni giorni per le conseguenze di una caduta nella sua residenza.
          Secondo quanto appreso da ilfattoquotidiano.it Schiavone era stato operato nei giorni scorsi e doveva essere dimesso a breve. Al momento la causa della morte non è chiara. Le prime informazioni parlano di arresto cardiaco improvviso, mentre altre fonti riferiscono che l’operazione alla vertebra lesionata dall’incidente era andata bene.

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            Rimini. Minetti: soldi soldi e poi soldi - Libertas.sm

            Quante muine sti giornalisti :-) in termini percentuali quanti/e vorrebbero essere al suo posto?

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              http://www.tio.ch/News/Affari/Borse-e-Mercati/1019767/La-banca-della-Regina-avrebbe-aiutato-i-clienti-a-evadere-le-tasse

              LONDRA - Coutts, la banca britannica che tra i suoi clienti ha anche la regina Elisabetta, avrebbe guadagnato milioni di sterline in commissioni per aver aiutato i suoi correntisti a eludere le tasse. La prova sarebbe contenuta in una serie di email e lettere rivelate dal Sunday Times.

              Stando ai documenti segreti, tra il 2002 e il 2013 gli esperti della banca hanno fornito ai loro clienti schemi specifici e consigli dettagliati su come pagare meno tasse. Sotto accusa in particolare sono finite le comunicazioni del direttore del settore 'tax, trust and estate planning' della banca, Michael McCarthy in cui lui stesso dice esplicitamente che sta scrivendo ai suoi clienti per aiutarli a eludere il fisco britannico.
              La banca nega di aver infranto la legge spiegando che esiste un team di esperti che fornisce consigli ai clienti su come "preparare la dichiarazione dei diritti" ma sempre "nei limiti della legalità". A quanto ammontino esattamente le commissioni guadagnate da Coutts grazie agli "schemi" forniti ai suoi clienti non è stato rivelato ma almeno una delle aziende che ha usufruito di quei programmi ha dichiarato di aver pagato alla Banca ben 2,7 milioni di sterline per i suoi servizi.

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                Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio

                http://www.tio.ch/News/Affari/Borse-e-Mercati/1019767/La-banca-della-Regina-avrebbe-aiutato-i-clienti-a-evadere-le-tasse

                LONDRA - Coutts, la banca britannica che tra i suoi clienti ha anche la regina Elisabetta, avrebbe guadagnato milioni di sterline in commissioni per aver aiutato i suoi correntisti a eludere le tasse. La prova sarebbe contenuta in una serie di email e lettere rivelate dal Sunday Times.

                Stando ai documenti segreti, tra il 2002 e il 2013 gli esperti della banca hanno fornito ai loro clienti schemi specifici e consigli dettagliati su come pagare meno tasse. Sotto accusa in particolare sono finite le comunicazioni del direttore del settore 'tax, trust and estate planning' della banca, Michael McCarthy in cui lui stesso dice esplicitamente che sta scrivendo ai suoi clienti per aiutarli a eludere il fisco britannico.
                La banca nega di aver infranto la legge spiegando che esiste un team di esperti che fornisce consigli ai clienti su come "preparare la dichiarazione dei diritti" ma sempre "nei limiti della legalità". A quanto ammontino esattamente le commissioni guadagnate da Coutts grazie agli "schemi" forniti ai suoi clienti non è stato rivelato ma almeno una delle aziende che ha usufruito di quei programmi ha dichiarato di aver pagato alla Banca ben 2,7 milioni di sterline per i suoi servizi.

                Ticinonline - Sequestrati ad Amburgo documenti destinati a una banca svizzera

                AMBURGO - Le autorità doganali tedesche hanno sequestrato a fine maggio nel porto di Amburgo due container pieni di documenti relativi a conti offshore. Almeno una parte del carico proveniva da una filiale nelle Isole Cayman della succursale svizzera della banca britannica Coutts e doveva essere trasportata a Ginevra, secondo le anticipazioni odierne del domenicale tedesco "Welt am Sonntag".
                In tutto sarebbero stati confiscati oltre 1000 scatoloni con circa 14'000 dossier bancari. Stando all'edizione domenicale del giornale "Die Welt", sono state trovate anche informazioni bancarie riguardanti evasori fiscali tedeschi. Il settimanale "Focus" riferisce dal canto suo nell'edizione online che sono stati sequestrati anche documenti riguardanti la famiglia saudita del defunto "principe del terrore" islamico Osama bin Laden.
                La banca ha confermato il trasferimento di materiale. Nell'ambito di una riorganizzazione, "stiamo attualmente trasferendo documenti dalle Isole Cayman al nostro centro di stoccaggio di dati", ha detto alla "Welt am Sonntag" una portavoce di Coutts, istituto che è interamente di proprietà della Royal Bank of Scotland ed è principalmente conosciuto per le attività di private banking, riservate a ricchi clienti privati. "A nostra conoscenza, non vi è nessuna indagine nei confronti della società", ha aggiunto la portavoce.
                A Berlino, il Ministero tedesco delle finanze interpellato dalla "Welt am Sonntag" ha indicato che il sequestro è legato a un procedimento penale condotto dalla Procura di Düsseldorf in collaborazione con il fisco del Land Renania settentrionale (o Nordreno)-Vestfalia. Questo Land aveva acquistato nel 2012 cd con dati bancari svizzeri di presunti evasori fiscali tedeschi. Uno dei cd, costato attorno a un milione di euro, riguarderebbe circa 1200 titolari di conti presso la banca Coutts che avrebbero evaso il fisco tedesco, "in parte in grande stile", rammenta la "Welt am Sonntag".

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                  Mentre la piccola Italia (dopo aver fatto prescrivere e condonare il tutto)......firma l'accordo con la Svizzera........nella vita reale succede questo........:


                  “Adesso che la Svizzera sarà costretta a comunicare i dati, i conti che per anni sono stati domiciliati a Ginevra vengono ora spostati e gestiti fuori dalla Svizzera e fuori dagli stati aderenti all’Ocse, in paesi dove non è ancora previsto lo scambio di informazioni. Sono solo i soldi a spostarsi (con un click) mentre tutta la parte amministrativa sarà tenuta e gestita dalla Svizzera. Ci sono state già le prime evidenze di questo nuovo fenomeno (migliaia di documenti sequestrati al porto di Amburgo nel giugno del 2014 che facevano riferimento a conti aperti alle Kayman da una banca svizzera) Utilizzeranno i soliti …allora ora si stanno organizzando diversamente, ossia stanno facendo gestire la modulistica da un'altra società completamente distinta dalla banca che fatturerà il servizio a una banca del gruppo bancario svizzero con sede in un altro paradiso fiscale. Utilizzeranno i soliti fondi d’investimento (“farlocco” perché unico intestatario sarà lo straccione) In questo modo si aggirerà anche l’obbligo previsto dal tanto decantato FACTA che obbliga le banche straniere a comunicare alle autorità fiscali Usa tutte le relazioni aperte con i cittadini Statunitensi”


                  Con tutti sti scienziati luminari del diritto di tributario......come mai nessuno ne ha parlato di questo?

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                    Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                    Ticinonline - Sequestrati ad Amburgo documenti destinati a una banca svizzera

                    AMBURGO - Le autorità doganali tedesche hanno sequestrato a fine maggio nel porto di Amburgo due container pieni di documenti relativi a conti offshore. Almeno una parte del carico proveniva da una filiale nelle Isole Cayman della succursale svizzera della banca britannica Coutts e doveva essere trasportata a Ginevra, secondo le anticipazioni odierne del domenicale tedesco "Welt am Sonntag".
                    In tutto sarebbero stati confiscati oltre 1000 scatoloni con circa 14'000 dossier bancari. Stando all'edizione domenicale del giornale "Die Welt", sono state trovate anche informazioni bancarie riguardanti evasori fiscali tedeschi. Il settimanale "Focus" riferisce dal canto suo nell'edizione online che sono stati sequestrati anche documenti riguardanti la famiglia saudita del defunto "principe del terrore" islamico Osama bin Laden.
                    La banca ha confermato il trasferimento di materiale. Nell'ambito di una riorganizzazione, "stiamo attualmente trasferendo documenti dalle Isole Cayman al nostro centro di stoccaggio di dati", ha detto alla "Welt am Sonntag" una portavoce di Coutts, istituto che è interamente di proprietà della Royal Bank of Scotland ed è principalmente conosciuto per le attività di private banking, riservate a ricchi clienti privati. "A nostra conoscenza, non vi è nessuna indagine nei confronti della società", ha aggiunto la portavoce.
                    A Berlino, il Ministero tedesco delle finanze interpellato dalla "Welt am Sonntag" ha indicato che il sequestro è legato a un procedimento penale condotto dalla Procura di Düsseldorf in collaborazione con il fisco del Land Renania settentrionale (o Nordreno)-Vestfalia. Questo Land aveva acquistato nel 2012 cd con dati bancari svizzeri di presunti evasori fiscali tedeschi. Uno dei cd, costato attorno a un milione di euro, riguarderebbe circa 1200 titolari di conti presso la banca Coutts che avrebbero evaso il fisco tedesco, "in parte in grande stile", rammenta la "Welt am Sonntag".

                    Stesse giustificazioni utlizzate nei fenomeni di esterovestizione........

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                      Frammentazione geografica giustificata per motivi di efficienza e di risparmio sui costi, ma la vera ragione è l'evasione fiscale e soprattutto rendere difficili le indagini (l'eventuale processo richiederà anni e dunque il tutto si prescrive...)

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                      Sto operando...
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