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AGENZIA DEL DEMANIO
La Federazione CONFSAL-SALFI incontra il Direttore ing. Roberto Reggi
Nel pomeriggio di oggi, 17.12.2014, il Segretario Generale della CONFSAL-SALFI ha incontrato il Direttore dell’Agenzia del Demanio, ing. Roberto Reggi, per un primo approfondimento sulle diverse problematiche che coinvolgono la struttura demaniale.
In particolare, il Segretario Callipo ha evidenziato la questione dello status giuridico del Demanio, come sottolineato, ancora una volta, dalla Corte dei Conti nella sua ultima relazione, in ragione dell’evidente conflitto tra il ruolo di Agenzia Fiscale (come struttura concretamente inglobata nell’Amministrazione Finanziaria in senso ampio, anche alla luce del ruolo attribuito dal Ministro dell’Economia e delle Finanze con l’Atto di Indirizzo triennale) e quello di Ente Pubblico Economico (ai sensi del D. Lgs. n. 173/03).
La CONFSAL-SALFI in più occasioni ha evidenziato la criticità sopra riportata, non ultimo nel corso dell’Audizione Parlamentare in Commissione Finanze e Lavoro del Senato della Repubblica in materia di fisco ed Amministrazione Finanziaria, tenutasi nel marzo scorso.
Ulteriormente, si richiama la specifica nota inviata al Ministro dell’Economia e delle Finanze, nonché le considerazioni espresse con il Sottosegretario competente on. Baretta.
A parere della CONFSAL-SALFI diventa fondamentale sciogliere una volta per sempre il “dilemma” Agenzia Fiscale o Ente Pubblico, anche al fine di eliminare perplessità e rendere chiaro il quadro normativo nel quale l’Agenzia del Demanio si muove.
All’attualità, anche alla luce dei vincoli normativi di Bilancio pubblico nonché dello status giuridico “provvisorio” dell’Ente, i colleghi demaniali sembrano subire più ricadute negative che opportunità di crescita, pur in presenza di una struttura moderna, fortemente motivata ed altamente professionalizzata, rispetto alle note problematiche riguardanti l’intero settore immobiliare pubblico ed ai relativi obiettivi di contenimento della spesa e valorizzazione degli asset.
Altro approfondimento in merito al salario accessorio (ex comma 165), alla luce delle note evoluzioni che la materia ha avuto negli anni scorsi (fuoriuscita del Demanio dalla relativa decretazione ed assegnazione specifica di un fondo da parte del Ministero vigilante MEF).
Quanto sopra, quale opportuno approfondimento in relazione delle modifiche normative in atto in materia di “incentivazione dell’attività di controllo fiscale” (emendamento governativo alla Legge di Stabilità 2015) che, nel concreto, prevede la “fuoriuscita” anche delle altre Agenzie Fiscali (Entrate e Dogane/Monopoli) dalla decretazione ministeriale, con contemporanea unificazione delle diverse fonti di finanziamento del salario incentivante nella Convenzione triennale con il MEF.
Su questo punto, l’Agenzia del Demanio, anche grazie all’intervento ed allo stimolo esercitato a suo tempo dalla CONFSAL-SALFI, ha anticipato, diversi anni fa, la soluzione (quella del finanziamento diretto) che sembra prospettarsi per il sistema delle Agenzie Fiscali (anche in questo caso una soluzione fortemente voluta dalla nostra Organizzazione Sindacale).
In ragione di ciò, è stata chiesta la sollecita negoziazione del fondo “ex comma 165”, sia per procedere quanto prima alla liquidazione delle somme attese dai colleghi in servizio, sia per segnalare (sempre sul versante del salario accessorio) la concreta e specifica differenza tra le strutture della “macchina fiscale” ed il resto delle aziende/amministrazioni private e pubbliche che dir si voglia.
In momenti di forte crisi, come quella in corso, alcuni “segnali” possono qualificare meglio di altri il senso di appartenenza a strutture operative “reingegnerizzate” negli anni scorsi e “votate” a fornire, in termini moderni, servizi pubblici ad alto valore aggiunto per la collettività.
Indipendentemente dalla problematica riguardante lo “status” giuridico dell’Ente e quindi dal tipo di rapporto di lavoro (attualmente di natura totalmente privatistica, con richiami al settore pubblico, in particolare in tema di blocco contrattuale e tetti salariali), il Segretario Generale Callipo ha ritenuto opportuno sottolineare la necessità di rimettere le mani all’attuale Contratto di Lavoro (che come contratto di natura privatistico sarebbe teoricamente suscettibile di rinnovo, indipendentemente dai vincoli di ordine economico, da qui l’importanza della soluzione definitiva dello status giuridico), per diversi e qualificati aspetti quali la tipologia di orario di lavoro (oggi unica), le diverse forme di flessibilità, le indennità di missione/trasferta ed altri importanti e sentiti temi per i colleghi in servizio, anche con riferimento all’articolazione territoriale della struttura demaniale.
Per tale ultimo aspetto, la CONFSAL-SALFI segnala, a suo parere, un sottodimensionamento degli organici in periferia meritevole di una specifica attenzione da parte dell’Autorità politica, soprattutto per una più capillare presenza territoriale del Demanio, magari anche in funzione di ulteriori compiti ad essa assegnati nel raccordo con gli Enti territoriali, nonché, in alcuni casi un insoddisfacente inquadramento del personale stesso (giovane e ben preparato), per effetto dei noti vincoli normativi e gestionali.
Ulteriori considerazioni in merito ad un eventuale trasferimento di competenze sindacali in periferia per una maggiore partecipazione dei colleghi alla vita aziendale (sempre da realizzare attraverso modifiche contrattuali).
Il Direttore del Demanio ing. Roberto Reggi ha assicurato il massimo interessamento rispetto alle citate problematiche ed ha fornito la più ampia apertura al dialogo con il Sindacato.
Dopo la pausa natalizia potrà esserci un nuovo incontro, anche per un approfondimento in merito alle linee di indirizzo operativo, alla luce del predisponendo Atto di indirizzo triennale da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze.
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