La struttura industriale di una città è altrettanto rilevante quanto la sua dimensione nel determinarne le
caratteristiche. Ciò è riconosciuto anche nel linguaggio quotidiano; le città sono note infatti, non solo per
la loro dimensione, ma anche per il settore in esse dominante: si parla così di città dell'acciaio, di città
tessili, ecc.. Questo modo di esprimersi viene di solito usato, e ha maggior probabilità di cogliere nel
vero, nel caso di piccole città dominate da uno o due grandi impianti produttivi. I grandi impianti, che non
necessitano delle economie esterne proprie della grande città, tenderanno infatti a localizzarsi in città più
piccole. La stessa rappresentazione è invece meno frequente, e meno verosimile, nel caso delle
metropoli, in quanto è probabile che la crescita della città produca una struttura occupazionale
diversificata. La diversificazione industriale è infatti in una qualche misura legata alla dimensione
urbana. Le economie di agglomerazione sono poi legate oltre all'aspetto dimensionale, anche al grado di
diversificazione e all’entità media degli impianti nella città. Questa relazione è complessa e suggerisce
che tali fattori sono a loro volta in grado di influenzare la crescita urbana. Un altro fattore che può
stimolare la crescita o migliorarne la possibilità è l'innovazione sia dei prodotti che delle imprese. Si
ritiene inoltre che l'entità dell'innovazione sia a sua volta condizionata dalla dimensione della città e dalla
sua struttura industriale.
992 Esiste una relazione
A Nessuna
B tra linguaggio quotid. e ling.tecnico
C di interdipendenza tra crescita urbana e disoccupazione
D direttamente proporzionale tra la dimensione urbana e dimensione degli impianti produttivi collocati in una città
E tra crescita di una città e diversificazione della strutt.occupazionale
Avevo messo E ma dice £ in quanto è probabile che la crescita di una città produca una struttura occupazionale diversificata", quindi direi A.Vi torna?
caratteristiche. Ciò è riconosciuto anche nel linguaggio quotidiano; le città sono note infatti, non solo per
la loro dimensione, ma anche per il settore in esse dominante: si parla così di città dell'acciaio, di città
tessili, ecc.. Questo modo di esprimersi viene di solito usato, e ha maggior probabilità di cogliere nel
vero, nel caso di piccole città dominate da uno o due grandi impianti produttivi. I grandi impianti, che non
necessitano delle economie esterne proprie della grande città, tenderanno infatti a localizzarsi in città più
piccole. La stessa rappresentazione è invece meno frequente, e meno verosimile, nel caso delle
metropoli, in quanto è probabile che la crescita della città produca una struttura occupazionale
diversificata. La diversificazione industriale è infatti in una qualche misura legata alla dimensione
urbana. Le economie di agglomerazione sono poi legate oltre all'aspetto dimensionale, anche al grado di
diversificazione e all’entità media degli impianti nella città. Questa relazione è complessa e suggerisce
che tali fattori sono a loro volta in grado di influenzare la crescita urbana. Un altro fattore che può
stimolare la crescita o migliorarne la possibilità è l'innovazione sia dei prodotti che delle imprese. Si
ritiene inoltre che l'entità dell'innovazione sia a sua volta condizionata dalla dimensione della città e dalla
sua struttura industriale.
992 Esiste una relazione
A Nessuna
B tra linguaggio quotid. e ling.tecnico
C di interdipendenza tra crescita urbana e disoccupazione
D direttamente proporzionale tra la dimensione urbana e dimensione degli impianti produttivi collocati in una città
E tra crescita di una città e diversificazione della strutt.occupazionale
Avevo messo E ma dice £ in quanto è probabile che la crescita di una città produca una struttura occupazionale diversificata", quindi direi A.Vi torna?
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