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Vademecum per il neoassunto

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    #51
    Testi per l'orale

    Vi segnalo che c'è in giro un file riassuntivo dei testi possibili fra cui scegliere_
    Comunque trovo molto utile ascoltare l'esperienza e il consiglio di ognuno.
    Grazie
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      #52
      Originariamente inviato da SpadoneTributario Visualizza il messaggio
      Sabato pomeriggio di riposo e meditazione...lunedì apertura di una verifica di medie dimensioni, che si preannuncia tosta...che faccio? Leggo Camilleri? Preferisco alla sera. Vado in bici? No, ho appena pranzato.
      Poi...l'illuminazione. Faccio quello che avrei voluto qualcuno facesse per me due anni e mezzo fa, quando mi accingevo a salire su un Eurostar per la capitale, tante speranze e molti dubbi, un trolley formato famiglia.
      Vi presento l'ente che si appresta ad annoverarvi tra le sue folte fila (avrei voluto scrivere: a stringervi tra le sue robuste e protettive braccia, ma avrei subito perso credibilità ai vostri occhi...).
      L'Agenzia delle Entrate.

      L'AMMINISTRAZIONE
      L'ex Ministero delle Finanze è conosciuto per alcune caratteristiche peculiari, di cui quella di maggior spicco è certamente l'ORGOGLIO: il senso di netta differenziazione rispetto al restante "mondo pubblico" è sempre stato vivo nel gruppo dirigente. Nei documenti pubblici, nelle dichiarazioni rese alla stampa, l'Agenzia ha spesso ribadito di volere "i migliori giovani sul mercato". Col precente governo, periodo (breve) durante il quale ha raggiunto forse il massimo del suo potere (e delle considerazione pubblica...e dell'odio degli evasori...), l'Agenzia ha ottenuto deroghe non solo per quanto concerne il numero di assunzioni, ma anche circa le procedure concorsuali da attuare (la vostra è figlia di quella deroga).
      Ricorderete inoltre che l'Agenzia preferì indire un nuovo concorso, anziché assumere gli idonei del mio concorso. Ancora...durante la giornata di accoglimento, una dirigente esordì dicendo: "i funzionari dell'amministrazione finanziaria sono da sempre ed universalmente riconosciuti come i più preprati della P.A. Ma non vi sto dicendo nulla che non sappiate già...".
      Che dire? Molti colleghi, anche e soprattutto giovani, meritano questa considerazione. Altri direi di no.

      Qualcuno dice che è anche un'amministrazione fortemente MASCHILISTA: forse ci lavorano più donne che uomini, ma ai vertici non ci sono donne. Io posso dire che, in realtà, uno dei tre dirigenti del mio ufficio è donna. E conosco varie direttrici d'ufficio.

      Da sfatare è invece un vero e proprio tabù: il GRIGIORE, il formalismo del funzionario tributario. Questo davvero non c'é più.

      IL PRIMO GIORNO (e l'abbigliamento in generale)
      Io direi senz'altro che il primo giorno in D.R.E., ed il primo in ufficio, l'abbigliamento formale sia d'obbligo, per due ordini di motivi:
      1) rispetto verso lo stuolo di dirigenti che vi accoglieranno (sarete oggetto dell'attenzione di tutti);
      2) potreste capitare in uffici dove l'abbigliamento è (ancora) formale. Mi spiego meglio: con la nascita degli uffici unici sono stati soppressi gli uffici delle imposte dirette, dell'IVA e del registro. Capita quindi che gli uffici delle entrate che hanno una "storia" (es. Roma 6, che era un ufficio IVA), potrebbero risentire della storia stessa, in termini di atteggiamenti mentali e formali, mentre un ufficio nato per motivi di ri-copertura territoriale potrebbe essere molto più "fresco" ed informale, nei rapporti e nell'abbigliamento. Il mio ufficio, per esempio, è piuttosto casual. Ovviamente l'attività istruttoria esterna (soprattutto le verifiche generali) e i contraddittori con consulenti di un certo rango meritano giacca e cravatta.
      Come approcciarsi coi colleghi in ufficio? Anche qui dipende dalla storia e dalle dimensioni dell'ufficio. Di solito i più vecchietti sono più diffidenti ("ecco i dottori...noi ormai non serviamo più a niente..."), anche se oramai sono abituati a vedersi piombare addosso giovani rampanti. Il consiglio che posso darvi è questo: cercate di stringere un buon rapporto con tutti, perché tutti hanno qualcosa da insegnarci. Io ho appreso tantissimo da un 4° livello di 55 anni, con la terza media. Davvero tanto!

      LA STRUTTURA DELL'UFFICIO
      L'ufficio locale è retto da un direttore, che si avvale di uno staff di persone che costituisce la segreteria di direzione (che, tra i vari compiti, gestisce il personale: ferie, paghe, straordinari...). Poi l'ufficio si dirama in due "divisioni": l'area servizi e l'area controllo.
      L'area servizi assiste i contribuenti nei vari adempimenti, ed eroga servizi (es. rilascio codice fiscale). é retta da un Capo area servizi, che spesso non è un dirigente, ma un alto funzionario che ha un incarico dirigenziale. Le mansioni, grosso modo sono:
      BACK OFFICE: 1) rimborsi; 2) esiti del "controllo automatizzato 36bis - 54bis" (istanze in autotutela - liste centralizzate); 3) certificati; 4) segreteria area servizi.
      FRONT OFFICE: 1) esiti del controllo automatizzato 36bis - 54bis (assistenza comunoicazioni e cartelle); 2) compilazione ed invio dichiarazioni; 3) sportelli polifunzionali (codici fiscali, partite iva, atti del registro, successioni, protocollo); 4) prima informazione.
      Esistono figure intermedie: responsabile di sala, coordinatore rimborsi, etc.
      L'area controllo esercita il "core business" dell'agenzia, ovvero l'attività di prevenzione e contrasto dell'evasione fiscale. E' retta dal Capo Area Controllo, cui riportano i coordinatori dei vari team accertamento, nonché il coordinatore del team di assistenza legale.

      QUALE MANSIONE SCEGLIERE (o sperare?)
      Anche qui la solita parola magica: dipende. Dipende dal percorso di studi, dalle inclinazioni personali, dalle aspirazioni individuali, da "quanto" si vuole dare all'agenzia. Provo comunque a generalizzare.
      Tipo di laurea: di solito chi è laureato in economia tende a prediligere l'area controllo, dove può mettere alla prova la sua abilità con bilanci e partita doppia (ed in genere viene accontentato molto volentieri...). Il laureato in giurisprudenza aspira più spesso a lavorare nel team di assistenza legale, conoscendo il codice di procedura civile ed essendo più abituato a scrivere ricorsi/deduzioni e a stare davanti ad un giudice (il problema è che il team legale è uno solo...). Se fossi in un laureato in scienze politiche, invece, punterei all'area servizi o della segreteria di direzione, senza lanciarmi in campi poco o niente conosciuti.
      Inclinazioni personali: chi si trova bene a contatto col pubblico e preferisce un rapporto più sereno e cordiale col prossimo, scelga senz'altro l'area servizi.
      Chi vuole approfondire a dismisura la conoscenza della normativa tributaria, fronteggiare astuti commercialisti ed avvocati, insomma essere protagonista della lotta all'evasione scelga l'accertamento. Deve però mettere in conto che: a) si lavora per obiettivi e quindi i ritmi sono serrati e la pressione è, soprattutto da ottobre a dicembre, quasi insostenibile; b) deve dare la sua disponibilità per l'attività esterna; c) deve dare la sua disponibilità per lo straordinario; c) deve saper fare muso duro di fronte a scene di rabbia, follia o disperazione...gestire momenti di grande tensione; d) deve sapersi prendere le sue belle responsabilità.
      Per un giovane, poi, dipende molto dall'ufficio. In uffici grandi l'entrata è più progressiva: spesso si parte con i controlli formali/documentali, con gli accertamenti parzali automatizzati...poi si passa alle liste, agli accessi brevi o mirati...poi ai PVC della Guardia di Finanza o di altre strutture dell'Agenzia...ed infine le verifiche generali.
      In uffici più piccoli, invece, si viene gettati nella mischia con maggiore rapidità.
      Il T.A.L. è un posto più tranquillo, anche se ha i suoi obiettivi e, ciclicamente, ci si deve recare in Commissione Tributaria.
      Quanto si vuole dare: parliamoci chiaro. All'area servizi si fa la propria giornata e poi si torna a casa, almenoché non ci siano necessità contingenti...all'accertamento gli imprevisti sono dietro l'angolo. Se sei in verifica e c'è necessità di chiudere non puoi dire: ah, ho finito il mio orario, ora me ne vado...qualche volta si sono fatte pure le nove.
      Nel mio ufficio qualche ragazza ha apertamente prediletto l'area servizi. Anche se, in caso di front office, è un pò più problematico andare in ferie quando si vuole.

      Vabbé...spero queste indicazioni vi tornino utili. Io ho già espresso in altre discussioni il mio amore per il mio lavoro. Auguro anche a voi di trovarvi altrettanto bene.
      Trovati un lavoro che ti piace, e non lavorerai mai nella tua vita. Confermo.
      grazie per i tuoi consigli utilissimi. Forse ti sei però scordato un lato comunque importante del lavoro: la retribuzione!Sarebbe interessante sapere se lavorare nell'area controlli, essendo più impegnatvo dal punto di vista dell'orario, comporta una maggiore retribuzione rispetto al lavoro nell'area servizi.
      credo comunque che durante lo stage lavoreremo in entrambe le aree per vedere ed imparare tutti i possibili lavori in AE. Grazie mille delle informazioni almeno sapremo cosa ci spetta in questi sei mesi.

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        #53
        Cari ragazzi, colpite nel segno anche me!!!
        Anche io come te Mirella lascio a casa il mio Amore dopo 13 anni...anche io ero una ragazzina!!!Anche io sono impaurita...perchè LA PROVA FISCALE di cui parla Spadone è pura verità!!!Spero di rientrare tra quelle storie che con la lontananza si consolidano....altrimenti...Meglio prima che dopo.....MA NON VOGLIO NEANCHE PENSARCI!!!!
        Originariamente inviato da mirella80 Visualizza il messaggio
        ah, caro spadone..tu colpisci nel segno!! Lascio a 600km da me l'unico uomo della mia vita dopo quasi 13 anni insieme (ero una bambina)...spero che tutto resti così com'è...anzi che migliori. spero di sentirmi realizzata di qua ad un annetto e di costruire qualcosa anche con lui...confesso che in questi giorni mi sento un pò EGOISTA! Alla fine nn so se ne varrebbe la pena ...trovare un lavoro e perdere un amore così importante....ma nòòòòòòòò che vado a pensareeeeeeeee...andrà bene!!

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          #54
          ma no state tranquilli state lasciando la vostra terra per avere un buon lavoro ed assicuravi un futuro dignitoso, che spetterebbe di diritto a tutti!credo che essendo queste le motivazioni che vi spingono a fare questa scelta sono sicura che se è vero amore durerà!

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            #55
            D'amati no!!!!!!!

            Originariamente inviato da daraga Visualizza il messaggio
            vi segnalo che c'è in giro un file riassuntivo dei testi possibili fra cui scegliere_
            comunque trovo molto utile ascoltare l'esperienza e il consiglio di ognuno.
            Grazie
            ciao!!!!!
            Ho visto che hai aggiunto il d'amati alla lista dei libri di dir. Tributario.
            Lo sconsiglio vivamente!!!!!!!!!!!!!
            E' improponibile, incomprensibile come un testo in ugro-finnico senza le figure.....

            Era il mio testo, adottato a bari, ma gli stessi assistenti, sottobanco, ci consigliavano di adoperare testi più umani....

            A parte pochi casi, che si contano sulle dita di una mano, non credo che nessuno studente barese (d'amati è titolare di cattedra a bari) lo abbia mai adoperato....

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              #56
              No ragazzi evitate il d'amati.io ho studiato a bari e l'ho usato e ad esso devo le lacune che solo ora ho colmato.

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                #57
                Originariamente inviato da RATMAN1975 Visualizza il messaggio
                ciao!!!!!
                Ho visto che hai aggiunto il d'amati alla lista dei libri di dir. Tributario.
                Lo sconsiglio vivamente!!!!!!!!!!!!!
                E' improponibile, incomprensibile come un testo in ugro-finnico senza le figure.....

                Era il mio testo, adottato a bari, ma gli stessi assistenti, sottobanco, ci consigliavano di adoperare testi più umani....

                A parte pochi casi, che si contano sulle dita di una mano, non credo che nessuno studente barese (d'amati è titolare di cattedra a bari) lo abbia mai adoperato....

                Non ho fatto io la lista, e comunque è importante avere giudizi come il tuo proprio per sfoltire un elenco di libri che per me sono per lo più sconosciuti! Io ho studiato sul tesauro e i galgano di commerciale e istituzioni di privato, che sono tutti molto elementari e chiari, ma basteranno?

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                  #58
                  Studio e stipendio

                  Allora...per quanto riguarda la storia del Memento, come integrazione va senz'altro bene. E' un pò come i Frizzera, ma fatto meglio.

                  Per quanto concerne invece le differenze stipendiali tra servizi e controllo, esse sono oramai nulle. Lo stipendio è sempre lo stesso (poco più di 1500), quello che può cambiare è l'incentivo (che é sempre in discussione).
                  L'incentivo si divide in una parte fissa (che varia solo in base al livello...diciamo che si tratta sostanzialmente di una 14ma), ed una variabile, che si basa sul riscosso dell'ufficio e si divide tra i dipendenti in base ad accordi sindacali. In generale si paga di più chi sta al controllo oppure chi sta al front office (c'è un'indennità giornaliera). In linea di principio guadagna un pò di meno chi sta più tranquillo (backoffice dell'area servizi).

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                    #59
                    L'ex Ministero delle Finanze è conosciuto per alcune caratteristiche peculiari, di cui quella di maggior spicco è certamente l'ORGOGLIO: il senso di netta differenziazione rispetto al restante "mondo pubblico" è sempre stato vivo nel gruppo dirigente. Nei documenti pubblici, nelle dichiarazioni rese alla stampa, l'Agenzia ha spesso ribadito di volere "i migliori giovani sul mercato". Col precente governo, periodo (breve) durante il quale ha raggiunto forse il massimo del suo potere (e delle considerazione pubblica...e dell'odio degli evasori...), l'Agenzia ha ottenuto deroghe non solo per quanto concerne il numero di assunzioni, ma anche circa le procedure concorsuali da attuare (la vostra è figlia di quella deroga).
                    Ricorderete inoltre che l'Agenzia preferì indire un nuovo concorso, anziché assumere gli idonei del mio concorso. Ancora...durante la giornata di accoglimento, una dirigente esordì dicendo: "i funzionari dell'amministrazione finanziaria sono da sempre ed universalmente riconosciuti come i più preprati della P.A. Ma non vi sto dicendo nulla che non sappiate già...".
                    Che dire? Molti colleghi, anche e soprattutto giovani, meritano questa considerazione. Altri direi di no.

                    Qualcuno dice che è anche un'amministrazione fortemente MASCHILISTA: forse ci lavorano più donne che uomini, ma ai vertici non ci sono donne. Io posso dire che, in realtà, uno dei tre dirigenti del mio ufficio è donna. E conosco varie direttrici d'ufficio.

                    Da sfatare è invece un vero e proprio tabù: il GRIGIORE, il formalismo del funzionario tributario. Questo davvero non c'é più.

                    IL PRIMO GIORNO (e l'abbigliamento in generale)
                    Io direi senz'altro che il primo giorno in D.R.E., ed il primo in ufficio, l'abbigliamento formale sia d'obbligo, per due ordini di motivi:
                    1) rispetto verso lo stuolo di dirigenti che vi accoglieranno (sarete oggetto dell'attenzione di tutti);
                    2) potreste capitare in uffici dove l'abbigliamento è (ancora) formale. Mi spiego meglio: con la nascita degli uffici unici sono stati soppressi gli uffici delle imposte dirette, dell'IVA e del registro. Capita quindi che gli uffici delle entrate che hanno una "storia" (es. Roma 6, che era un ufficio IVA), potrebbero risentire della storia stessa, in termini di atteggiamenti mentali e formali, mentre un ufficio nato per motivi di ri-copertura territoriale potrebbe essere molto più "fresco" ed informale, nei rapporti e nell'abbigliamento. Il mio ufficio, per esempio, è piuttosto casual. Ovviamente l'attività istruttoria esterna (soprattutto le verifiche generali) e i contraddittori con consulenti di un certo rango meritano giacca e cravatta.
                    Come approcciarsi coi colleghi in ufficio? Anche qui dipende dalla storia e dalle dimensioni dell'ufficio. Di solito i più vecchietti sono più diffidenti ("ecco i dottori...noi ormai non serviamo più a niente..."), anche se oramai sono abituati a vedersi piombare addosso giovani rampanti. Il consiglio che posso darvi è questo: cercate di stringere un buon rapporto con tutti, perché tutti hanno qualcosa da insegnarci. Io ho appreso tantissimo da un 4° livello di 55 anni, con la terza media. Davvero tanto!

                    LA STRUTTURA DELL'UFFICIO
                    L'ufficio locale è retto da un direttore, che si avvale di uno staff di persone che costituisce la segreteria di direzione (che, tra i vari compiti, gestisce il personale: ferie, paghe, straordinari...). Poi l'ufficio si dirama in due "divisioni": l'area servizi e l'area controllo.
                    L'area servizi assiste i contribuenti nei vari adempimenti, ed eroga servizi (es. rilascio codice fiscale). é retta da un Capo area servizi, che spesso non è un dirigente, ma un alto funzionario che ha un incarico dirigenziale. Le mansioni, grosso modo sono:
                    BACK OFFICE: 1) rimborsi; 2) esiti del "controllo automatizzato 36bis - 54bis" (istanze in autotutela - liste centralizzate); 3) certificati; 4) segreteria area servizi.
                    FRONT OFFICE: 1) esiti del controllo automatizzato 36bis - 54bis (assistenza comunoicazioni e cartelle); 2) compilazione ed invio dichiarazioni; 3) sportelli polifunzionali (codici fiscali, partite iva, atti del registro, successioni, protocollo); 4) prima informazione.
                    Esistono figure intermedie: responsabile di sala, coordinatore rimborsi, etc.
                    L'area controllo esercita il "core business" dell'agenzia, ovvero l'attività di prevenzione e contrasto dell'evasione fiscale. E' retta dal Capo Area Controllo, cui riportano i coordinatori dei vari team accertamento, nonché il coordinatore del team di assistenza legale.

                    QUALE MANSIONE SCEGLIERE (o sperare?)
                    Anche qui la solita parola magica: dipende. Dipende dal percorso di studi, dalle inclinazioni personali, dalle aspirazioni individuali, da "quanto" si vuole dare all'agenzia. Provo comunque a generalizzare.
                    Tipo di laurea: di solito chi è laureato in economia tende a prediligere l'area controllo, dove può mettere alla prova la sua abilità con bilanci e partita doppia (ed in genere viene accontentato molto volentieri...). Il laureato in giurisprudenza aspira più spesso a lavorare nel team di assistenza legale, conoscendo il codice di procedura civile ed essendo più abituato a scrivere ricorsi/deduzioni e a stare davanti ad un giudice (il problema è che il team legale è uno solo...). Se fossi in un laureato in scienze politiche, invece, punterei all'area servizi o della segreteria di direzione, senza lanciarmi in campi poco o niente conosciuti.
                    Inclinazioni personali: chi si trova bene a contatto col pubblico e preferisce un rapporto più sereno e cordiale col prossimo, scelga senz'altro l'area servizi.
                    Chi vuole approfondire a dismisura la conoscenza della normativa tributaria, fronteggiare astuti commercialisti ed avvocati, insomma essere protagonista della lotta all'evasione scelga l'accertamento. Deve però mettere in conto che: a) si lavora per obiettivi e quindi i ritmi sono serrati e la pressione è, soprattutto da ottobre a dicembre, quasi insostenibile; b) deve dare la sua disponibilità per l'attività esterna; c) deve dare la sua disponibilità per lo straordinario; c) deve saper fare muso duro di fronte a scene di rabbia, follia o disperazione...gestire momenti di grande tensione; d) deve sapersi prendere le sue belle responsabilità.
                    Per un giovane, poi, dipende molto dall'ufficio. In uffici grandi l'entrata è più progressiva: spesso si parte con i controlli formali/documentali, con gli accertamenti parzali automatizzati...poi si passa alle liste, agli accessi brevi o mirati...poi ai PVC della Guardia di Finanza o di altre strutture dell'Agenzia...ed infine le verifiche generali.
                    In uffici più piccoli, invece, si viene gettati nella mischia con maggiore rapidità.
                    Il T.A.L. è un posto più tranquillo, anche se ha i suoi obiettivi e, ciclicamente, ci si deve recare in Commissione Tributaria.
                    Quanto si vuole dare: parliamoci chiaro. All'area servizi si fa la propria giornata e poi si torna a casa, almenoché non ci siano necessità contingenti...all'accertamento gli imprevisti sono dietro l'angolo. Se sei in verifica e c'è necessità di chiudere non puoi dire: ah, ho finito il mio orario, ora me ne vado...qualche volta si sono fatte pure le nove.
                    Nel mio ufficio qualche ragazza ha apertamente prediletto l'area servizi. Anche se, in caso di front office, è un pò più problematico andare in ferie quando si vuole.

                    Vabbé...spero queste indicazioni vi tornino utili. Io ho già espresso in altre discussioni il mio amore per il mio lavoro. Auguro anche a voi di trovarvi altrettanto bene.
                    Trovati un lavoro che ti piace, e non lavorerai mai nella tua vita. Confermo.[/QUOTE]



                    Non è che io sia proprio d'accordo ... per quanto riguarda l'abbigliamento ok il primo giorno , considerato che in genere si fanno le foto , l'abbigliamento formale può farsi preferire, tuttavia , in genere , almeno la maggior parte dei giovani negli uffici non hanno un abbigliamento formale. Poi , quando si va in verifica o in commissione tributaria allora li il discorso cambia.
                    Soprattutto , quello che non condivido è il discorso della laurea , perchè l'attività sostanzialmente si impara sul campo , e il titolo di studi conto relativamente. Ci sono verificatori laureati in scienze politiche , funzionari validi al contenzioso lauraeti in economia , e laureati in giurisprudenza che svolgono nel migliore dei modi mansioni all'accertamento . Cercherei nella scelta di seguire le proprie aspirazioni e non lasciarsi condizionare dal proprio percorso di studi

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                      #60
                      Originariamente inviato da SpadoneTributario Visualizza il messaggio
                      Allora...per quanto riguarda la storia del Memento, come integrazione va senz'altro bene. E' un pò come i Frizzera, ma fatto meglio.
                      Scusa Spadone ma ti chiedevo precisamente perchè ,a parte per la lunghezza, non consiglieresti il Memento come libro di testo?
                      Grazie

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