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    Il discorso del voto finale e' sempre ....discrezionale ! Nella mia Universita' al massimo davano 6 punti (ma quando la tesi era fatta veramente bene!) tranne le solite eccezioni che non sto a commentare , contava la media dei voti presi e gli esami erano 800/900 pagine in media (Amministrativo superava abbondantemente 1200..), tanto che negli ultimi anni , prima della riforma anche i piu' bravi andavano fuori corso di 6 mesi - un anno ...
    Comunque e' inutile recriminare : conta il risultato ...

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      Originariamente inviato da antitrus Visualizza il messaggio
      Vorrei ricordarti che una tesi d'approfondimento nel V.O. poteva valere 12 punti (e con la media stiamo lì, attorno ai 10). Anche una media del 27 permetteva quindi di uscire con 110 e lode!
      Attenzione a generalizzare.
      Esempio vero vissuto sulla mia pelle.
      anno 2001. Facoltà di giurisprudenza della mia città.Voto massimo per laurea vecchio ordinamento punti 8 (in realtà 7, perchè per 8 se non erro ci voleva un correlatore etc etc)
      Facoltà di economia nella stessa città stesso anno punti massimi 12, infatti una mia amica con una tesi per niente eccezionale si è presa 7 punti, arrivando a 100 comodamente, mentre se avesse fatto giurisprudenza ne avrebbe presi 3, e ti saluto 100...
      Secondo voi è giusto?
      attenzione, non stiamo parlando di facoltà differenti, perchè se a medicina danno 20 punti a me frega assai, sto parlando di facoltà SIMILI i cui laurati poi SI SCONTRANO sul mercato del lavoro, come in questo concorso...
      Vedete un po' voi...!

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        Generalizzare è sempre sbagliato,in concreto.
        Ma una norma deve generalizzare, proprio perchè generale ed astratta.
        Se si pone un limite di voto per fare una prima scrematura evitando un numero di domande tale da rischiare di rendere il concorso ingestibile,non si può andare a vedere se all'università x è facile prendere 100 mentre all'università y è difficile.E' come se pretendessimo di giudicare caso per caso se una persona sia abbastanza matura per essere maggiorenne.
        Per questo, i miliardi di post del tipo:"si, ma dove mi sono laureato io era più difficile prendere 100 ecc. ecc."non hanno senso, se non come sfogo.
        Inoltre, penso che tutti si sappia,fin dalle scuole elementari, che laurearsi con un voto alto è meglio che laurearsi con un voto basso.O no?

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          Originariamente inviato da bandecoro Visualizza il messaggio
          Generalizzare è sempre sbagliato,in concreto.
          Ma una norma deve generalizzare, proprio perchè generale ed astratta.
          Se si pone un limite di voto per fare una prima scrematura evitando un numero di domande tale da rischiare di rendere il concorso ingestibile,non si può andare a vedere se all'università x è facile prendere 100 mentre all'università y è difficile.E' come se pretendessimo di giudicare caso per caso se una persona sia abbastanza matura per essere maggiorenne.
          Per questo, i miliardi di post del tipo:"si, ma dove mi sono laureato io era più difficile prendere 100 ecc. ecc."non hanno senso, se non come sfogo.
          Inoltre, penso che tutti si sappia,fin dalle scuole elementari, che laurearsi con un voto alto è meglio che laurearsi con un voto basso.O no?
          Finalmente qualcosa di sensato...
          E poi, aggiungo, qualcuno che ha preso almeno 100 in un'università dove i voti li regalano (scrivo all'indicativo ma leggete al condizionale), deve comunque dimostrare al concorso di aver meritato il voto.
          Mi spiego. In tutti questi post traspare l'idea che chi ha almeno 100 andrà a lavorare all'AE; invece non è così. Chi ha preso almeno 100 può, molto più semplicemente, partecipare al concorso. Poi, se è vero che quel voto di laurea l'ha ottenuto in un'università dove i voti li regalano, verosimilmente il concorso non lo vincerà mai.
          Se qualcuno, poi, volesse affermare che questo concorso, per vincerlo, basta presentare la domanda...

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            Originariamente inviato da gianl Visualizza il messaggio
            Finalmente qualcosa di sensato...
            E poi, aggiungo, qualcuno che ha preso almeno 100 in un'università dove i voti li regalano (scrivo all'indicativo ma leggete al condizionale), deve comunque dimostrare al concorso di aver meritato il voto.
            Mi spiego. In tutti questi post traspare l'idea che chi ha almeno 100 andrà a lavorare all'AE; invece non è così. Chi ha preso almeno 100 può, molto più semplicemente, partecipare al concorso. Poi, se è vero che quel voto di laurea l'ha ottenuto in un'università dove i voti li regalano, verosimilmente il concorso non lo vincerà mai.
            Se qualcuno, poi, volesse affermare che questo concorso, per vincerlo, basta presentare la domanda...
            tutto vero. Però questo vale solo per chi ha preso almeno 100. Tra un 100 regalato e un 100 sudato vincerà il 100 sudato, ed è giusto così.
            Il problema è che tra un 100 regalato ed un 99 sudato il bando già ha deciso chi ha vinto (e vincere in questo caso significa "avere almeno la possibilità di partecipare"). Questo per me non vuol dire che l'amministrazione non abbia legalmente la possibilità di porre limiti di voto per l'accesso alle prove, significa solo una constatazione di cosa questo alla fine comporta, non fraintendetemi.

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              Originariamente inviato da isodiana Visualizza il messaggio
              tutto vero. Però questo vale solo per chi ha preso almeno 100. Tra un 100 regalato e un 100 sudato vincerà il 100 sudato, ed è giusto così.
              Il problema è che tra un 100 regalato ed un 99 sudato il bando già ha deciso chi ha vinto (e vincere in questo caso significa "avere almeno la possibilità di partecipare"). Questo per me non vuol dire che l'amministrazione non abbia legalmente la possibilità di porre limiti di voto per l'accesso alle prove, significa solo una constatazione di cosa questo alla fine comporta, non fraintendetemi.
              Pensa che, fino all'anno scorso, il fatto che si bandisse per cfl ha fatto sì che vi fosse il limite d'età a 32 anni, con la conseguenza che, ad esempio, un commercialista di 33 anni con 110 e lode era fuori mentre un laureato triennale in Scienze della Comunicazione di 23 anni con 80 era dentro.
              Questo secondo te è più giusto?

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                Altra considerazione:L'Agenzia delle Entrate -sappiamo- è particolarmente celere nello svoglimento delle procedure concorsuali.Questo rallegra i concorsisti, abituati ad attese estenuanti, anche di due-tre anni dal bando alla prova orale.
                Però nessuno si chiede: perchè l'Agenzia è così veloce?
                L'attività svolta dall'Agenzia -e questo è sfuggito quasi a tutti- è attentamente pianificata, e il piano assunzioni è legato a degli obiettivi predeterminati.Per questo è importante che la procedura finisca nei tempi previsti.
                Per fare questo, hanno deciso di rinunciare ai classici temi e di sostituirli con prove a quiz di più celere correzione.Ma questo vuol dire rinunciare ad usare i quiz per le preselezioni.
                E quindi?La preselezione si dovrà fare con i requisiti.Perchè una preselezione la si dovrà fare.Altrimenti, i tempi si allungheranno a dismisura e sarà stato tutto inutile.
                Il fatto che qualcuno rimanga escluso è sicuramente antipatico, e per l'ennesima volta:mi dispiace per quelli che sono rimasti fuori.Ma l'attività amministrativa è basata sul contemperamento degli interessi.Il che vuol dire che qualcosa, purtroppo, deve essere sacrificato.E, in caso di ricorso, i ricorrenti dovranno dimostrare non già che questo sacrificio vi sia stato, ma che esso sia stato immotivato e/o eccessivo.E sarà questa la difficoltà.
                Ultima modifica di bandecoro; 28-03-2008, 23:52.

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                  Originariamente inviato da bandecoro Visualizza il messaggio
                  Pensa che, fino all'anno scorso, il fatto che si bandisse per cfl ha fatto sì che vi fosse il limite d'età a 32 anni, con la conseguenza che, ad esempio, un commercialista di 33 anni con 110 e lode era fuori mentre un laureato triennale in Scienze della Comunicazione di 23 anni con 80 era dentro.
                  Questo secondo te è più giusto?
                  Hai ragione anche tu. Infatti il mio era solo un giudizio sul fatto in sè. Il fatto in sè è ingiusto, come il mondo è pieno di cose ingiuste. Lungi da me dare giudizi di valore. Ad esempio la procedura del tirocinio allontana chi un lavoro, pubblico o privato, ce l'ha già. Dico allontana perchè di per sè ci sarebbe l'aspettativa (ma la danno con facilità? Non credo).

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                    Per l'aspettativa,nelle altre amministrazioni non lo so, ma per quanto riguarda l'AE, come lo vedi il funzionario dell'ufficio locale del nord, sottorganico, dove probabilmente si spaccano di lavoro (non fosse altro perchè sono pochi) che se ne va bel bello dal suo direttore a chiedere l'aspettativa perchè deve andare a fare il tirocinio nel Lazio per avvicinarsi a casa?

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                      Ho letto diversi post di Bandecoro e ritengo giusto ciò che ha scritto...
                      Gli enti pubblici, nei limiti consentiti, hanno una loro discrezionalità e a mio avviso non ritengo ci siano gli estremi per un ricorso per aver posto uno sbarramento all'igresso... del resto ci sono alcuni concorsi in altri enti dove una % di giudizio viene affidata interamente ai titoli posseduti.
                      Io ho fatto domanda tempo fa per un concorso, non ricordo in quale ente, in cui la "preselettiva" era costituita dalla valutazione dei titoli fino ad un tot volte dei posti messi a concorso.
                      Il risultato è stato che hanno potuto partecipare soltanto i 110 e lode perchè già coprivano i posti disponibili. Nessuno pensò di fare ricorso.
                      Quindi secondo me ricorrere è un'inutile perdita di tempo e anche di denaro.

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