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Domande su Irpef e Ires

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    #21
    Originariamente inviato da Boom77 Visualizza il messaggio
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    guarda non ci capisco più nulla...questa parte la trovo veramente difficile...comunque ora provo a mettere insieme i pezzi del puzzle...
    ciaoo
    Provo a spiegare meglio.
    Le società di persone non sono soggetti passivi d'imposta, né IRPEF, né IRES, essendo il reddito da esse prodotto imputato ai soci. Chiaramente, però, il singolo socio non potrà determinare separatamente il reddito della propria quota.
    Poiché si tratta di attività di impresa, questa alla fine dell'esercizio determinerà il proprio reddito complessivo applicando le norme sui redditi d'impresa. Se anche infatti vi fossero, tra i proventi conseguiti dalla società, utili da partecipazioni, questi non avrebbero autonoma rilevanza, ma costituirebbero componenti positivi del reddito d'impresa. L'utile da partecipazione non si differenzia, sotto questo profilo, da quello derivante, ad es., dalla vendita di beni.

    Faccio un esempio:
    La snc Alfa consegue nell'esercizio i seguenti risultati:
    gestione tipica 100
    gestione accessoria 10
    gestione staordinaria 5
    gestione finanziaria (tra cui sono compresi investimenti in partecipazioni) 15
    Utile d'esercizio (100+10+5+15) 130
    L'utile da partecipazione non ha dunque autonoma rilevanza. E' solo uno dei tanti componenti del reddito d'impresa.

    Una volta determinato il reddito (130), questo va imputato ai soci.
    Poniamo che siano due. Ogni socio nella propria dichiarazione indicherà, tra i redditi d'impresa, 65. Dunque l'utile da partecipazione posseduta dalla società non è dichiarato dal socio come reddito da capitale, in quanto esso è un componente del reddito dell'attività d'impresa ed è trattato come reddito d'impresa.
    Nulla esclude, però, che il socio abbia anche altri redditi. Egli potrà, ad es., avere terreni, svolgere attività da lavoro autonomo. Potrà anche avere partecipazioni in società di capitali. Gli utili da queste derivanti chiaramente non costituiranno redditi d'impresa ma di capitale, in quanto non conseguiti nell'esercizio di un'impresa, ma semplicemente come investimento personale.
    Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
    I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
    I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

    ELEZIONI!!!

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      #22
      Originariamente inviato da Marcos83 Visualizza il messaggio
      Provo a spiegare meglio.
      Le società di persone non sono soggetti passivi d'imposta, né IRPEF, né IRES, essendo il reddito da esse prodotto imputato ai soci. Chiaramente, però, il singolo socio non potrà determinare separatamente il reddito della propria quota.
      Poiché si tratta di attività di impresa, questa alla fine dell'esercizio determinerà il proprio reddito complessivo applicando le norme sui redditi d'impresa. Se anche infatti vi fossero, tra i proventi conseguiti dalla società, utili da partecipazioni, questi non avrebbero autonoma rilevanza, ma costituirebbero componenti positivi del reddito d'impresa. L'utile da partecipazione non si differenzia, sotto questo profilo, da quello derivante, ad es., dalla vendita di beni.

      Faccio un esempio:
      La snc Alfa consegue nell'esercizio i seguenti risultati:
      gestione tipica 100
      gestione accessoria 10
      gestione staordinaria 5
      gestione finanziaria (tra cui sono compresi investimenti in partecipazioni) 15
      Utile d'esercizio (100+10+5+15) 130
      L'utile da partecipazione non ha dunque autonoma rilevanza. E' solo uno dei tanti componenti del reddito d'impresa.

      Una volta determinato il reddito (130), questo va imputato ai soci.
      Poniamo che siano due. Ogni socio nella propria dichiarazione indicherà, tra i redditi d'impresa, 65. Dunque l'utile da partecipazione posseduta dalla società non è dichiarato dal socio come reddito da capitale, in quanto esso è un componente del reddito dell'attività d'impresa ed è trattato come reddito d'impresa.
      Nulla esclude, però, che il socio abbia anche altri redditi. Egli potrà, ad es., avere terreni, svolgere attività da lavoro autonomo. Potrà anche avere partecipazioni in società di capitali. Gli utili da queste derivanti chiaramente non costituiranno redditi d'impresa ma di capitale, in quanto non conseguiti nell'esercizio di un'impresa, ma semplicemente come investimento personale.
      Questo ragazzo mi spaventa!
      [i]Gli uomini brutti hanno altre carte da giocare.
      Sì, quelle di credito[/i]

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        #23
        grazie

        Originariamente inviato da Marcos83 Visualizza il messaggio
        Provo a spiegare meglio.
        Le società di persone non sono soggetti passivi d'imposta, né IRPEF, né IRES, essendo il reddito da esse prodotto imputato ai soci. Chiaramente, però, il singolo socio non potrà determinare separatamente il reddito della propria quota.
        Poiché si tratta di attività di impresa, questa alla fine dell'esercizio determinerà il proprio reddito complessivo applicando le norme sui redditi d'impresa. Se anche infatti vi fossero, tra i proventi conseguiti dalla società, utili da partecipazioni, questi non avrebbero autonoma rilevanza, ma costituirebbero componenti positivi del reddito d'impresa. L'utile da partecipazione non si differenzia, sotto questo profilo, da quello derivante, ad es., dalla vendita di beni.

        Faccio un esempio:
        La snc Alfa consegue nell'esercizio i seguenti risultati:
        gestione tipica 100
        gestione accessoria 10
        gestione staordinaria 5
        gestione finanziaria (tra cui sono compresi investimenti in partecipazioni) 15
        Utile d'esercizio (100+10+5+15) 130
        L'utile da partecipazione non ha dunque autonoma rilevanza. E' solo uno dei tanti componenti del reddito d'impresa.

        Una volta determinato il reddito (130), questo va imputato ai soci.
        Poniamo che siano due. Ogni socio nella propria dichiarazione indicherà, tra i redditi d'impresa, 65. Dunque l'utile da partecipazione posseduta dalla società non è dichiarato dal socio come reddito da capitale, in quanto esso è un componente del reddito dell'attività d'impresa ed è trattato come reddito d'impresa.
        Nulla esclude, però, che il socio abbia anche altri redditi. Egli potrà, ad es., avere terreni, svolgere attività da lavoro autonomo. Potrà anche avere partecipazioni in società di capitali. Gli utili da queste derivanti chiaramente non costituiranno redditi d'impresa ma di capitale, in quanto non conseguiti nell'esercizio di un'impresa, ma semplicemente come investimento personale.
        grazie mille...gentilissimo....ora provo a sintetizzare il tutto...
        scusa ma tu dove fai questa parte se posso chiedere?

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          #24
          Per tributario studio sul manuale di Fantozzi, che ho studiato all'università.
          Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
          I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
          I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

          ELEZIONI!!!

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            #25
            Originariamente inviato da Marcos83 Visualizza il messaggio
            Per tributario studio sul manuale di Fantozzi, che ho studiato all'università.
            Ci daresti qualche altra informazione? Numero di pagine , casa editrice , anno a cui è aggiornato?

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              #26
              grazie sole nero

              pensavo fosse qualcosa di più complicato!!!

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                #27
                Sinceramente non so se consigliarlo. Io lo studio, innanzitutto perché ce l'ho, e poi perché molto approfondito (sto leggendo anche Tesauro per la parte generale ma non c'è proprio paragone), ma ha due grossi difetti:
                1. Certe volte è difficile seguirlo, ci sono dei passaggi veramente ostici. E' un testo da digerire con calma (quella che per questo concorso manca).
                2. Non è aggiornato (almeno l'edizione che ho io, ma non mi risulta siano uscite altre). L'edizione che ho è appena posteriore alla riforma di Tremonti, e in alcune parti è anche coordinato male. E' indispensabile, quindi, accompagnarlo con lo studio delle norme.
                Comunque il testo è "Corso di diritto tributario" edito dalla Utet. Sono 567 pagine, ma è veramente molto, molto intenso.

                P.S. C'è anche, dello stesso autore, "Il diritto tributario", che sarebbe l'editio maior. Se c'è qualche autolesionista...
                Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
                I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
                I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

                ELEZIONI!!!

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                  #28
                  quante domande vengono fatte per ognuna delle materie estratte?

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                    #29
                    Originariamente inviato da gabriel Visualizza il messaggio
                    quante domande vengono fatte per ognuna delle materie estratte?
                    Una, ma ovviamente da una domanda si possono tirar fuori tante cose...
                    Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
                    I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
                    I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

                    ELEZIONI!!!

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                      #30
                      precisazione

                      premetto che non ho letto tutti i precedenti pos, quindi non so se è stato già detto, comunque se può essere di aiuto:
                      non tutte le società di persone hanno reddito di impresa;
                      la s.semplice non può avere mai reddito di impresa, perchè per legge non può svolgere attività commerciale;

                      la snc e sas, come giustamente detto, producono sempre reddito di impresa (è una presunzione assoluta), quindi nessun problema di qualificare i soci, ma SOLO SE RESIDENTI; snc e sas NON residenti sono SOGGETTI ires, di conseguenza, i redditi saranno imputati per trasparenza come redditi di capitale per le persone fisiche non imprenditrici.

                      ciao!

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