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Domande su Irpef e Ires

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    #41
    irpef

    Originariamente inviato da Marcos83 Visualizza il messaggio
    Provo a spiegare meglio.
    Le società di persone non sono soggetti passivi d'imposta, né IRPEF, né IRES, essendo il reddito da esse prodotto imputato ai soci. Chiaramente, però, il singolo socio non potrà determinare separatamente il reddito della propria quota.
    Poiché si tratta di attività di impresa, questa alla fine dell'esercizio determinerà il proprio reddito complessivo applicando le norme sui redditi d'impresa. Se anche infatti vi fossero, tra i proventi conseguiti dalla società, utili da partecipazioni, questi non avrebbero autonoma rilevanza, ma costituirebbero componenti positivi del reddito d'impresa. L'utile da partecipazione non si differenzia, sotto questo profilo, da quello derivante, ad es., dalla vendita di beni.

    Faccio un esempio:
    La snc Alfa consegue nell'esercizio i seguenti risultati:
    gestione tipica 100
    gestione accessoria 10
    gestione staordinaria 5
    gestione finanziaria (tra cui sono compresi investimenti in partecipazioni) 15
    Utile d'esercizio (100+10+5+15) 130
    L'utile da partecipazione non ha dunque autonoma rilevanza. E' solo uno dei tanti componenti del reddito d'impresa.

    Una volta determinato il reddito (130), questo va imputato ai soci.
    Poniamo che siano due. Ogni socio nella propria dichiarazione indicherà, tra i redditi d'impresa, 65. Dunque l'utile da partecipazione posseduta dalla società non è dichiarato dal socio come reddito da capitale, in quanto esso è un componente del reddito dell'attività d'impresa ed è trattato come reddito d'impresa.
    Nulla esclude, però, che il socio abbia anche altri redditi. Egli potrà, ad es., avere terreni, svolgere attività da lavoro autonomo. Potrà anche avere partecipazioni in società di capitali. Gli utili da queste derivanti chiaramente non costituiranno redditi d'impresa ma di capitale, in quanto non conseguiti nell'esercizio di un'impresa, ma semplicemente come investimento personale.
    Scusa Marcos domanda idiota: il socio in che categoria reddituale IRPEF inserirà il reddito derivante dalla partecipazione nella società? Nella voce Reddito Impresa o cosa? Grazie mille

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      #42
      Redditi di impresa, se realizzati dalla società.
      Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
      I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
      I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

      ELEZIONI!!!

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        #43
        Originariamente inviato da Marcos83 Visualizza il messaggio
        Redditi di impresa, se realizzati dalla società.
        Marco ti faccio i miei complimenti , mi sembri proprio ben preparato . Ma hai studiato solo dal Fantozzi o hai integrato con altro? La tua non mi sembra una preparazione di tipo nozionistico , tipica dei manuali universitari

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          #44
          Solo con le norme.
          Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
          I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
          I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

          ELEZIONI!!!

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            #45
            Sì ricordo avevi risposto bene anche al pro rata per l'Iva, io solo ora, rileggendola, l'ho capita fino in fondo.
            Ma nel tuir per le imposte dirette ho trovato un pro rata anche per queste ultime. Non ricordo l'articolo, sono arrivato a studiare l'imposta di bollo e non ho tempo per tornare indietro ora, riguarderò tutto a pochi giorni dall'orale. Sai dirmi qualcosa per essa?

            E, secondo voi chiederanno anche sulle imposte abrogate tipo INVIM, ICIAP, ecc.?
            Gabriele

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              #46
              Originariamente inviato da Gabriele Visualizza il messaggio
              Sì ricordo avevi risposto bene anche al pro rata per l'Iva, io solo ora, rileggendola, l'ho capita fino in fondo.
              Ma nel tuir per le imposte dirette ho trovato un pro rata anche per queste ultime. Non ricordo l'articolo, sono arrivato a studiare l'imposta di bollo e non ho tempo per tornare indietro ora, riguarderò tutto a pochi giorni dall'orale. Sai dirmi qualcosa per essa?

              E, secondo voi chiederanno anche sulle imposte abrogate tipo INVIM, ICIAP, ecc.?
              Probabilmente si tratta degli interessi passivi nel reddito d'impresa.
              Faccio una breve sintesi della disciplina.
              Anzitutto occorre applicare l'art. 98 tuir sul contrasto all'utilizzo fiscale della sottocapitalizzazione. Se i finanziamenti concessi o garantiti da un socio di controllo o con partecipazione di almeno il 25%, ovvero da sue controllate (o, se persona fisica, da familiari), nella loro consistenza media, superano di quattro volte il valore del patrimonio netto contabile di pertinenza del socio (e delle sue controllate ecc.), la remunerazione di tali finanziamenti non sarà deducibile per la parte corrispondente a tale eccedenza (Es. ci sono interessi passivi di 100. 10 di questi riguardano finanziamenti concessi in eccedenza rispetto al predetto limite. La società, ai fini della determinazione del reddito d'impresa potrà dedurre solo 90).
              In subordine all'art. 98 si applica il 97, che prevede il pro rata patrimoniale. La norma va ricollegata alla disciplina della participation exemption. Poiché le plusvalenze su partecipazioni di cui all'art. 87 non sono tassabili (per l'84%), il legislatore vuole evitare che la società assuma oneri (che può dedurre dal reddito) per acquistare beni (le parteciapazioni) che invece producono redditi non soggetti a tassazione. Quindi, se alla fine del periodo d'imposta le partecipazioni di cui all'art. 87 hanno un valore contabile superiore al patrimonio netto, la quota di interessi passivi residua in seguito all'applicazione dell'art. 98 (nell'esempio di prima 90), al netto degli interessi attivi è indeducibile per la parte corrispondente al rapporto tra l'eccedenza delle partecipazioni esenti rispetto al patrimonio netto e il totale dell'attivo diminuito del patrimonio netto e dei debiti commerciali (in sostanza il valore al denominatore esprime i debti finanziari, e il rapporto indica l'incidenza delle partecipazioni esenti che eccedono il patrimonio netto, e quindi non sono da queso finanziate, sui debiti).
              Se dopo l'applicazione degli artt. 98 e 97 ci sono ancora interessi passivi da dedurre, si applica la disciplina del pro rata generale di cui all'art. 96, per cui gli interessi potranno essere dedotti solo per la parte corrispondente a ricavi e proventi che concorrono a formare il reddito.
              Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
              I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
              I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

              ELEZIONI!!!

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                #47
                Uhm non credo sia quella disciplina, esiste un articolo nominato pro rata, appena riprendo in mano il tuir sarò più preciso.
                Gabriele

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                  #48
                  Originariamente inviato da Gabriele Visualizza il messaggio
                  Uhm non credo sia quella disciplina, esiste un articolo nominato pro rata, appena riprendo in mano il tuir sarò più preciso.
                  L'art. 97 è rubricato "pro rata patrimoniale".
                  Può sembrare strano che la vita sia un puro incidente, ma in un universo tanto grande è inevitabile che accadano degli incidenti (Bertrand Russell)
                  I nove decimi delle attività di un governo moderno sono dannose; dunque, peggio son svolte, meglio è (Bertrand Russell)
                  I politici hanno una loro etica. Tutta loro. Ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale (Woody Allen)

                  ELEZIONI!!!

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                    #49
                    pro rata

                    Originariamente inviato da Marcos83 Visualizza il messaggio
                    L'art. 97 è rubricato "pro rata patrimoniale".
                    Marcos ma tu concorri per la Lombardia?
                    in che posizione sei?Io sono sfortunatissimaaa sarò il primo giornooo

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                      #50
                      pro rata

                      Originariamente inviato da Marcos83 Visualizza il messaggio
                      L'art. 97 è rubricato "pro rata patrimoniale".
                      Quindi, se alla fine del periodo d'imposta le partecipazioni di cui all'art. 87 hanno un valore contabile superiore al patrimonio netto, la quota di interessi passivi residua in seguito all'applicazione dell'art. 98 (nell'esempio di prima 90), al netto degli interessi attivi è indeducibile per la parte corrispondente al rapporto tra l'eccedenza delle partecipazioni esenti rispetto al patrimonio netto e il totale dell'attivo diminuito del patrimonio netto e dei debiti commerciali (in sostanza il valore al denominatore esprime i debiti finanziari, e il rapporto indica l'incidenza delle partecipazioni esenti che eccedono il patrimonio netto, e quindi non sono da queso finanziate, sui debiti).

                      mmmm non capiscoooooooo

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