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Posti riservati ai riservisti dell'esercito. Parliamone.

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    #31
    Vorrei precisare alcune cose sulla quota di riserva per le persone con disabilità:

    1) Non si parla né di "diversamente abili" (dizione assurda, ma che fa tanto politically correct), nè tantomeno di "ragazzi con handicap" (l'handicap è un fattore esterno alla persona): sono due dizioni che non spiegano l'appartenenza alla quota di riserva e non descrivono esattamente la condizione fisica di chi può accedere alla quota. Inoltre, dato che per le persone che vengono assunte in base alla 68/99 non esiste il limite di età (esempio, si può stipulare un CFL anche dopo i 32 anni), "ragazzi" non è proprio adatto.

    2) Svantaggiati dalla società non è proprio un bel termine da utilizzare, ed è anche alquanto offensivo. I posti in riserva servono a fornire pari opportunità lavorative a persone che non sono ammesse a tutti i concorsi (ad esempio FFAA, alcune qualifiche al ministero degli Esteri ecc.ecc.). Non sono un ammortizzatore sociale.

    3) La chiamata diretta non esiste quasi più, poiché, con i tempi di magra che corrono, le PPAA preferiscono selezionare il personale. Le mansioni per cui è prevista la chiamata da collocamento sono solamente quelle per cui è prevista la scuola dell'obbligo e sono quasi del tutto sparite. Se c'è una convenzione con i centri per l'impiego, si possono assumere anche persone di qualifiche alte (laurea), senza concorso, ma con una selezione.

    4) Gli orfani di servizio e le vedove non rientrano nella quota che per un 1%, peraltro oramai saturo in tutte le PPAA. Altro discorso per gli orfani del terrorismo.

    5) La quota di riserva per le persone con disabilità non viene quasi mai riempita per carenza di candidati che raggiungano l'idoneità.

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      #32
      Originariamente inviato da nickypop Visualizza il messaggio
      Prima di tutto sarai tu che fai il fan*****sta in discoteca fino le 5 del mattino.
      Secondo, sì, il volontario si è scelto quella vita, che poi per i volontari non è come dici tu, lo era ai miei tempi, quelli della naia obbligatoria, oggi i volontari non fanno nemmeno le ronde notturne (che si sono trasformate nel stare davanti un monitor attraverso un sistema di telecamere a circuito chiuso), non lavano più i cessi, non fanno nemmeno più da mangiare (cose che fanno ditte esterne) e non si svegliano nemmeno alle 5 e non hanno il rientro alle 21 e 30 (cosa che tra l'altro non avevo nemmeno io). Tutte enormi BALLE!!

      Dove l'hai fatto il militare sotto casa?
      Io ho avuto la fortuna di fare gli ultimi mesi di servizio nella mia città, visto che ho motivi familiari, quindi mi spettava PER LEGGE, non mi hanno regalato niente, e ho dovuto insistere per farli rispettare. Ma nei mesi precedenti, col ***** che le cose erano come da te descritte, prova a saltare un contrappello la sera.
      Gabriele

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        #33
        Originariamente inviato da Gabriele Visualizza il messaggio
        Dove l'hai fatto il militare sotto casa?
        Io ho avuto la fortuna di fare gli ultimi mesi di servizio nella mia città, visto che ho motivi familiari, quindi mi spettava PER LEGGE, non mi hanno regalato niente, e ho dovuto insistere per farli rispettare. Ma nei mesi precedenti, col ***** che le cose erano come da te descritte, prova a saltare un contrappello la sera.
        Sveglia, io mi sono riferito a come è OGGI il servizio di volontariato militare!

        @thanchvil il mio discorso era solo teso a far capire che il discorso delle riserve lo concepisco unicamente a favore di soggetti che per sorte avversa subiscono un danno che comunque li pregiudica di fatto e quindi trovo giusto che in attuazione dell'art. 3 della Costituzione possano essere varate norme di legge che offrano particolari vantaggi per queste categorie in modo da almeno riequilibrare tale svantaggio per riportare i soggetti verso una condizione di uguaglianza sostanziale (o almeno a tendere ad essa). Viceversa non lo trovo giusto per categorie che hanno scelto il loro mestiere e che sapevano i rischi a cui andavano incontro, soprattutto poi se in tali categorie rientrano gente come gli ufficiali di complemento che si sono fatti solo 2 anni di leva, che in caserma non facevano un ***** (questo lo posso testimoniare per averlo visto) e che si prendevano una bella paga con vitto e alloggio, mentre chi si è fatto il **** per un OBBLIGO di legge per nemmeno 200.000 lire al mese non ha diritto a nulla, non mi pare giusto, tutto qui, poi ognuno la può pensare come vuole...

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          #34
          Originariamente inviato da nickypop Visualizza il messaggio
          Sì, la conosco perché io, a differenza tua, l'ho fatta, e l'ho fatta ai tempi che era tutt'altra cosa di adesso, quindi fammi il favore
          No, no...tu vai proprio a orecchio...hai detto un sacco di fesserie. E non riesci a capire cosa ti stiamo dicendo in tre da oggi (soprattutto tenendo conto che siamo persone che non hanno usufruito di tale riserva) Bah, a lavare la testa all'asino si perde tempo, acqua e sapone.

          La conosci visto che l'hai fatta? Ok...e visto che l'hai fatta...ora pulisciti.
          Master(Pi)card

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            #35
            Comunque sei forte...l'articolo 3 della Costituzione non garantisce soltanto la parità di trattamento con le altre persone (uguaglianza formale) ma, e soprattutto, l'uguaglianza sostanziale. Per uguaglianza sostanziale si intende che le leggi, oltre ad essere uguali per tutti, devono però prevedere istituti a favore delle categorie più deboli.
            La parte dell'articolo 3 che descrive l'uguaglianza sostanziale è nel secondo comma, in questo caso la Costituzione non promette l'effettiva uguaglianza di tutti i cittadini sul piano economico e sociale, ma impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, in altre parole ad intervenire attivamente per fornire ai soggetti più deboli i mezzi per esercitare effettivamente i propri diritti.

            E visto che chi ha dato due o più anni della vita nell'esercito si suppone che abbia "perso" l'occasione di tanti concorsi e di elevarsi culturalmente, lo Stato garantisce loro una riserva di posti per l'accesso al pubblico impiego. Semplice, corretto e soprattutto legale.

            Hai afferreto il concetto Nicò?
            Master(Pi)card

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              #36
              Originariamente inviato da Picard Visualizza il messaggio
              E visto che chi ha dato due o più anni della vita nell'esercito si suppone che abbia "perso" l'occasione di tanti concorsi e di elevarsi culturalmente, lo Stato garantisce loro una riserva di posti per l'accesso al pubblico impiego. Semplice, corretto e soprattutto legale.

              Hai afferreto il concetto Nicò?
              Rimaniamo sempre lì chi ha dato due anni o più della propria vita nell'esercito ha SCELTO di farlo, come anche chi per fame è andato a fare il metalmeccanico 8 ore in fabbrica, anche lui non ha potuto fare concorsi, anche lui non ha potuto scegliere di elevarsi culturalmente, solo che quest'ultimo è sempre passibile di essere licenziato, in proporzione guadagna meno (perché si deve pagare l'affitto e il mangiare) e allora è ancor più svantaggiato. Mi rincresce,ma il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti, mi dispiace...
              Ultima modifica di nickypop; 18-11-2007, 21:03.

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                #37
                Ma com'è che non capisci? Lo Stato con la legge che dipone le riserve, agevola chi, lavorando per lo Stato stesso, ha perso anni di vita e tempo in una cosa che non gli ha dato sbocchi professionali.
                La situazione del metalmeccanico è leggermente diversa, non trovi? Il metalmeccanico acquisisce esperienza, si specializza sul lavoro e soprattutto non è dipendente dello Stato. E quando viene licenziato la colpa è del suo datore di lavoro e lo Stato già provvede parzialmente con una indennità di disoccupazione.
                Insomma, per tutti si fa qualcosa, ma è giusto che chi ha dato allo Stato riceva qualcosa dallo Stato. E considera sempre che è una piccolissima agevolazione e che sono davvero pochissime le persone che la sfruttano. Quindi qual'è il problema? L'unico problema è che non bisogna nascondersi dietro colpe che lo Stato non ha. Se sei bravo e intelligente, studi e passi i concorsi, alla faccia della riserva.
                No, no.. davvero non riesco a capire come tu non comprenda una cosa così semplice.
                Master(Pi)card

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                  #38
                  Originariamente inviato da Picard Visualizza il messaggio
                  Ma com'è che non capisci? Lo Stato con la legge che dipone le riserve, agevola chi, lavorando per lo Stato stesso, ha perso anni di vita e tempo in una cosa che non gli ha dato sbocchi professionali.
                  La situazione del metalmeccanico è leggermente diversa, non trovi? Il metalmeccanico acquisisce esperienza, si specializza sul lavoro e soprattutto non è dipendente dello Stato. E quando viene licenziato la colpa è del suo datore di lavoro e lo Stato già provvede parzialmente con una indennità di disoccupazione.
                  Insomma, per tutti si fa qualcosa, ma è giusto che chi ha dato allo Stato riceva qualcosa dallo Stato. E considera sempre che è una piccolissima agevolazione e che sono davvero pochissime le persone che la sfruttano. Quindi qual'è il problema? L'unico problema è che non bisogna nascondersi dietro colpe che lo Stato non ha. Se sei bravo e intelligente, studi e passi i concorsi, alla faccia della riserva.
                  No, no.. davvero non riesco a capire come tu non comprenda una cosa così semplice.
                  No, no, davvero io non comprendo questo, per il semplice fatto che constato come oggi nella società italiana ci siano categorie di persone molto più "svantaggiate" rispetto ai volontari in ferma triennale o peggio ancora di ufficiali di complemento (che hanno fatto solo un anno in più rispetto alla leva obbligatoria con una paga decisamente più alta) che non hanno alcuna agevolazione (o comunque con agevolazioni minori rispetto a queste categorie). Se poi mettiamo che un volontario si chiama tale perché ha SCELTO il suo lavoro, se mettiamo che prendono una paga di TUTTO RISPETTO (800 euro sembrano pochi, ma sono tanti considerando che il militare non paga vitto e alloggio!!), che non è vero che il volontario lavora più ore rispetto ad un qualsiasi altro lavoratore e che essendo uno statale può godere di permessi di studio o studiare comunque nel suo tempo libero, che qualora fosse impegnato all'estero e quindi dovesse lavorare molto di più rispetto a quando si trova in Italia vede la sua paga arrivare a raggiungere quelle della dirigenza nel pubblico impiego e, da ultimo, considerando che i volontari nell'esercito italiano (a differenza di quanto accade per esempio negli Stati Uniti) sono impegnati in missioni a nullo o basso rischio (tranne in casi del tutto eccezionali e per limitati periodi di tempo), considero detta agevolazione del tutto ingiustificata.

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                    #39
                    Le missioni a minor rischio sarebbero quelle (tipo il Kossovo) dove anziché le pallottole i nostri soldati si sono beccati i tumori a causa dell'uranio impoverito?

                    No, no...basta...se non fosse un argomento serio mi verrebbe da farti un sonoro pernacchione. Metti insieme cose lette, cose sentite e cose riportate...fai un bel minestrone e cerchi di propinarcelo come verità...no Nik, certe pietanze mi sono indigeste.

                    Credo di dover finire qui la conversazione. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E' inutile continuare a spiegare cose ovvie a chi parte dal presupposto di essere in possesso della verità assoluta. Ho finito...
                    Master(Pi)card

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                      #40
                      Originariamente inviato da Picard Visualizza il messaggio
                      Le missioni a minor rischio sarebbero quelle (tipo il Kossovo) dove anziché le pallottole i nostri soldati si sono beccati i tumori a causa dell'uranio impoverito?

                      No, no...basta...se non fosse un argomento serio mi verrebbe da farti un sonoro pernacchione. Metti insieme cose lette, cose sentite e cose riportate...fai un bel minestrone e cerchi di propinarcelo come verità...no Nik, certe pietanze mi sono indigeste.

                      Credo di dover finire qui la conversazione. Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. E' inutile continuare a spiegare cose ovvie a chi parte dal presupposto di essere in possesso della verità assoluta. Ho finito...
                      Concordo, inutile continuare, anche perché ogni cosa che dici può essere facilmente ribattuta, come per esempio anche quest'ultima: i militari italiani che vanno nelle missioni estere ad alto rischio (le pochissime in cui l'Italia è impegnata) non sono MAI costretti (come in USA), ma ci vanno di loro spontanea volontà, ben sapendo che queste sono ancor più pagate rispetto alle già ben pagate missioni all'estero a basso rischio (e molto di più, visto anche l'esiguo numero di soldati italiani impegnati in missioni ad alto rischio, di un soldato USA in analoga missione) e quindi ponderando adeguatamente le loro scelte, ben potendo, qualora volessero elevare la loro cultura, rimanere in Italia e chiedere permessi per lo studio. Con questo ho veramente chiuso con questo discorso che, ormai, vedo, sta sempre più diventando un esclusivo monologo tra noi. Addio.
                      Ultima modifica di nickypop; 19-11-2007, 20:24.

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