Vorrei precisare alcune cose sulla quota di riserva per le persone con disabilità:
1) Non si parla né di "diversamente abili" (dizione assurda, ma che fa tanto politically correct), nè tantomeno di "ragazzi con handicap" (l'handicap è un fattore esterno alla persona): sono due dizioni che non spiegano l'appartenenza alla quota di riserva e non descrivono esattamente la condizione fisica di chi può accedere alla quota. Inoltre, dato che per le persone che vengono assunte in base alla 68/99 non esiste il limite di età (esempio, si può stipulare un CFL anche dopo i 32 anni), "ragazzi" non è proprio adatto.
2) Svantaggiati dalla società non è proprio un bel termine da utilizzare, ed è anche alquanto offensivo. I posti in riserva servono a fornire pari opportunità lavorative a persone che non sono ammesse a tutti i concorsi (ad esempio FFAA, alcune qualifiche al ministero degli Esteri ecc.ecc.). Non sono un ammortizzatore sociale.
3) La chiamata diretta non esiste quasi più, poiché, con i tempi di magra che corrono, le PPAA preferiscono selezionare il personale. Le mansioni per cui è prevista la chiamata da collocamento sono solamente quelle per cui è prevista la scuola dell'obbligo e sono quasi del tutto sparite. Se c'è una convenzione con i centri per l'impiego, si possono assumere anche persone di qualifiche alte (laurea), senza concorso, ma con una selezione.
4) Gli orfani di servizio e le vedove non rientrano nella quota che per un 1%, peraltro oramai saturo in tutte le PPAA. Altro discorso per gli orfani del terrorismo.
5) La quota di riserva per le persone con disabilità non viene quasi mai riempita per carenza di candidati che raggiungano l'idoneità.
1) Non si parla né di "diversamente abili" (dizione assurda, ma che fa tanto politically correct), nè tantomeno di "ragazzi con handicap" (l'handicap è un fattore esterno alla persona): sono due dizioni che non spiegano l'appartenenza alla quota di riserva e non descrivono esattamente la condizione fisica di chi può accedere alla quota. Inoltre, dato che per le persone che vengono assunte in base alla 68/99 non esiste il limite di età (esempio, si può stipulare un CFL anche dopo i 32 anni), "ragazzi" non è proprio adatto.
2) Svantaggiati dalla società non è proprio un bel termine da utilizzare, ed è anche alquanto offensivo. I posti in riserva servono a fornire pari opportunità lavorative a persone che non sono ammesse a tutti i concorsi (ad esempio FFAA, alcune qualifiche al ministero degli Esteri ecc.ecc.). Non sono un ammortizzatore sociale.
3) La chiamata diretta non esiste quasi più, poiché, con i tempi di magra che corrono, le PPAA preferiscono selezionare il personale. Le mansioni per cui è prevista la chiamata da collocamento sono solamente quelle per cui è prevista la scuola dell'obbligo e sono quasi del tutto sparite. Se c'è una convenzione con i centri per l'impiego, si possono assumere anche persone di qualifiche alte (laurea), senza concorso, ma con una selezione.
4) Gli orfani di servizio e le vedove non rientrano nella quota che per un 1%, peraltro oramai saturo in tutte le PPAA. Altro discorso per gli orfani del terrorismo.
5) La quota di riserva per le persone con disabilità non viene quasi mai riempita per carenza di candidati che raggiungano l'idoneità.
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