pero' e' fondamentale avere ****
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Quante possibilità ci sono di vincere un concorso con 1 posto solo?
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Personalmente non credo ci si debba scoraggiare.
Anche se capisco. Io personalmente sono stato chiamato due volte da un comune per una graduatoria a tempo determinato. Ed una volta per un posto a tempo indeterminato. In ambedue i casi ho rifiutato, perchè avevo già un altro lavoro e perchè gli enti pubblici sono lentissimi a gestire le procedure, in ispecie quelle per posti fissi, salvo poi metterti di colpo con le spalle al muro quando ti debbono assumere. In tutti e due i casi non ero arrivato primo. Per cui, animo! L'unica regola a mio avviso è però quella di evitare comuni od enti troppo piccoli. Solo quelli più grandi di fatto scorrono la graduatoria, salvo eccezioni. Comunque è lecito chiedere, dopo, all'ufficio personale se lo faranno o no.
Tuttavia il nocciolo della questione non è questo; è opportuno semmai chiedersi: è giusto che nel bel mezzo di una crisi economica degna del 29 si scelga di bloccare le assunzioni inseguendo pareggi di bilancio alla quintino sella? E' normale pretendere che nella p.a. il personale si riduca da 10 a 1, dopo gli eccessi della milano da bere? Possiamo permetterci questo? La causa dei concorsi ad un posto è proprio questa: patti di stabilità eccessivi generano mostri.
E la cosa imbarazzante è che la spesa pubblica da noi è sempre alta. Anni e anni di vita in questo paese e trovo sempre i soliti treni, e i soliti concorsi ad un posto. E' 15 anni che va così: vi sembra normale?
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Originariamente inviato da monnezza Visualizza il messaggioPersonalmente non credo ci si debba scoraggiare.
Anche se capisco. Io personalmente sono stato chiamato due volte da un comune per una graduatoria a tempo determinato. Ed una volta per un posto a tempo indeterminato. In ambedue i casi ho rifiutato, perchè avevo già un altro lavoro e perchè gli enti pubblici sono lentissimi a gestire le procedure, in ispecie quelle per posti fissi, salvo poi metterti di colpo con le spalle al muro quando ti debbono assumere. In tutti e due i casi non ero arrivato primo.
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Se debbo essere sincero, anch'io lo sarei se leggessi queste righe con qualche anno di meno. Ma nella vita capita di fare le scelte più incredibili. Quello che volevo dirti è che gli enti pubblici sovente scorrono le graduatorie. Sembra assurdo, ma un sacco di gente rinuncia alla chiamata. In realtà poi motivi validi ci sono.
Se tu fossi chiamato fra due anni ed avessi già un altro lavoro? E se questo lavoro ti vincolasse in modo particolare? E se avessi vinto un altro concorso? Personalmente avevo rifiutato le chiamate a termine, perchè non davano alcuna possibilità di regolarizzazione. Ti dirò anzi che ben due enti diversi mi avevano chiamato a termine, ma il secondo con una co co pro e con un'offerta economica ridicola. E ti dirò anche che certe persone vincono più concorsi di fila; non è il mio caso purtroppo! Conosco gente che aveva superato gli scritti da ispettore del lavoro, ma non era andata all'orale perchè aveva passato quelli da uditore!
A quel livello non sono mai lontanamente giunto, però debbo dire che ho sempre lavorato e secondo me per essere tale devi studiare molto, crederci ed esserci.
Quanto al posto fisso, bè, non saprei dirti se ho fatto bene o male, ma in ogni caso ho un lavoro fisso in un'istituzione altrettanto stabile. Sono scelte.
Piuttosto direi che ora la situazione si sia deteriorata.
Sbaglierò, ma di concorsi, recentemente, ne escono davvero pochi. E mi spiace; personalmente credo molto nel concorso, perchè è un bell'esercizio mentale. Purtroppo se i giovani italiani accetteranno supinamente la regola del blocco totale e i risparmi sulle assunzioni, bè credo che anche sperare negli scorrimenti sia difficile. Basti pensare che gli enti che mi avevano chiamato a termine hanno e avevano bisogno di personale, ma semplicemente assumere è un tabù. Purtroppo questi sono i frutti di una certa cultura politica.
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Io i concorsi li faccio tutti per essere inserita in tutte le graduatorie. Poi quando mi chiamano valuto.
Come ho letto nei messaggi precedenti, se la chiamata avviene dopo molti mesi, alcuni in graduatoria hanno già trovato un posto a tempo indeterminato e quindi rinunciano. quindi arriva finamente il tuo turno.
Fai i concorsi, ti aiutano a capire come funzionano.
Non scoraggiarti: certo esistono i concorsi "tarocco", ma anche quelli dove vince chi se lo merita.
Imbocca al lupo
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si raga ma oggi come oggi per un diplomato escono al 99% solo concorsi per enti locali piccoli tipo 2-3 posti con 3000 prove da superare....
cioe' quando escono posti in doppia cifra e' gia' grasso che cola...
solo fino al 2000 fa le cose eran diverse cioe' un amico entro' nel ministero di grazia e giustizia dopo un concorso per 600 allargato a 1000 circa posti,
un altro nell'inps solo quiz con contrratto di formazione e lavoro poi stabilizzato...
per dire ora concorsi cosi e' praticamente sono impossibili...
cio' detto io cmq ci sto provando ma secondo me il **** e' determinante...Ultima modifica di IT74; 08-02-2009, 14:32.
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In effetti io ho sempre fatto selezioni per laureati; già queste sono inflazionate, figuriamoci le altre. Tuttavia ri-affermo il concetto di scorrimento possibile, ancorchè oggi difficile.
Quanto alla tua idea che oggi sia una questione di alea, perchè i concorsi sono pochi, bè, è solo parzialmente vera.
E' vero che i concorsi sono pochissimi; basta leggersi le ultime gazzette. In pratica le università coprono tutto lo spazio disponibile; per il resto poco o niente.
E' falso dire invece che ciò avvenga per caso e che quindi al concorrente rimanga solo l'alea.
Infatti la carenza di concorsi e quindi di opportunità lavorative ha origine da una precisa scelta politica.
Da una parte si è scelto di regolarizzare masse di precari senza troppo andare per il sottile, dall'altra si è scelto di bloccare le assunzioni senza pensarci troppo, dal giorno alla notte. Pensa che ho letto che secondo taluni la regolarizzazione dei precari impedirà nuove assunzioni per anni.
Il problema del pubblico è questo: non sa pianificare i propri investimenti, in primis quelli relative alle risorse umane.
La conseguenza è quella che conosciamo: procedure concorsuali lente e difficili, precari regolarizzati- perchè di fatto mandano avanti gli enti, in quanto giovani-con colpi di penna.
Credo che in tal senso l'Italia sia un caso unico: quanti paesi bandiscono concorsi che durano due o tre anni?
Comunque l'italiano medio merita questo ed altro ancora.
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Originariamente inviato da monnezza Visualizza il messaggioIn effetti io ho sempre fatto selezioni per laureati; già queste sono inflazionate, figuriamoci le altre. Tuttavia ri-affermo il concetto di scorrimento possibile, ancorchè oggi difficile.
Quanto alla tua idea che oggi sia una questione di alea, perchè i concorsi sono pochi, bè, è solo parzialmente vera.
E' vero che i concorsi sono pochissimi; basta leggersi le ultime gazzette. In pratica le università coprono tutto lo spazio disponibile; per il resto poco o niente.
E' falso dire invece che ciò avvenga per caso e che quindi al concorrente rimanga solo l'alea.
Infatti la carenza di concorsi e quindi di opportunità lavorative ha origine da una precisa scelta politica.
Da una parte si è scelto di regolarizzare masse di precari senza troppo andare per il sottile, dall'altra si è scelto di bloccare le assunzioni senza pensarci troppo, dal giorno alla notte. Pensa che ho letto che secondo taluni la regolarizzazione dei precari impedirà nuove assunzioni per anni.
Il problema del pubblico è questo: non sa pianificare i propri investimenti, in primis quelli relative alle risorse umane.
La conseguenza è quella che conosciamo: procedure concorsuali lente e difficili, precari regolarizzati- perchè di fatto mandano avanti gli enti, in quanto giovani-con colpi di penna.
Credo che in tal senso l'Italia sia un caso unico: quanti paesi bandiscono concorsi che durano due o tre anni?
Comunque l'italiano medio merita questo ed altro ancora.
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