Originariamente inviato da deprox
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Mi unisco anche io alla discussione. Così come simodal e altri anche io sono fresco vincitore di concorso e assolutamente NON raccomandato.
In generale penso, come ha già detto qualcuno, che la verità stia nel mezzo. I raccomandati ci sono e ci saranno sempre, quasi in ogni concorso. Ovviamente la percentuale di buona riuscita in un concorso è strettamente legata al numero dei posti in palio. Se si tratta di pochissimi posti è probabile che molti siano "riservati".
Tuttavia aggiungo delle considerazioni, in quanto vincitore NON raccomandato.
Secondo me le variabili che influenzano il successo o meno sono tante.
Innanzitutto bisogna vedere il NUMERO dei partecipanti alle prove. Se ci sono 10000 persone è ovvio che le possibilità si riducono drasticamente, e l'afflusso di partecipanti non è certo una cosa che può essere prevista e/o controllata. Chi vuole fare il concorso lo fa.
In secondo luogo, come accennava qualcuno, la componente FORTUNA incide non poco, sia per quanto riguarda l'estrazione delle tracce agli scritti, sia per quanto riguarda il sorteggio di domande agli orali (al mio concorso sono capitate domande molto difficili e altre estremamente semplici). Uno può avere studiato benissimo ma incappare in domande sfigate....poi magari arriva quello che ha studiato così così, gli capita una domandina da quattro soldi e vince il concorso (ma in automatico tutti pensano sia un raccomandato....).
Poi, senza dubbio, c'è la COSTANZA nello studio e lo spirito di sacrificio. Se uno studia 1-2 orette al giorno non può pretendere di aevre chissà quale preparazione. Così come quello che studia un giorno si (anche tutto il giorno) e due no, oppure quello che rimanda in continuazione perchè subissato da altri impegni. La costanza e il tempo da dedicare al concorso sono cose fondamentali (io personalmente ho studiato quasi 6 mesi a ritmi di 10 anche 12 ore al giorno).
Infine, l' elemento che reputo più importante è sicuramente la CAPACITA' di apprendimento del singolo. Questo è un elemento che lo si ha o non li si ha. Ci sono persone che studiano in 1 mese cose che altre persone memorizzano in 2-3 mesi. Le doti di analisi, apprendimento, memorizzazione dei singoli sono una componente fondamentale per la riuscita nei concorsi, in quanto aiutano ad ottimizzare lo studio stesso.
Quindi, in sostanza, i raccomandati ci sono e si sa.....ma nulla mi toglie dalla testa che molti parlano di sistema totalmente corrotto perchè magari non hanno le capacità, la voglia, la costanza di studiare adeguatamente, o semplicemente perchè sono stati meno fortunati di altri. Per cui scordatevi queste paranoie inutili. Il sistema non è tutto marcio....io ed altri (che hanno scritto in questo topic) ne siamo la prova.
In generale penso, come ha già detto qualcuno, che la verità stia nel mezzo. I raccomandati ci sono e ci saranno sempre, quasi in ogni concorso. Ovviamente la percentuale di buona riuscita in un concorso è strettamente legata al numero dei posti in palio. Se si tratta di pochissimi posti è probabile che molti siano "riservati".
Tuttavia aggiungo delle considerazioni, in quanto vincitore NON raccomandato.
Secondo me le variabili che influenzano il successo o meno sono tante.
Innanzitutto bisogna vedere il NUMERO dei partecipanti alle prove. Se ci sono 10000 persone è ovvio che le possibilità si riducono drasticamente, e l'afflusso di partecipanti non è certo una cosa che può essere prevista e/o controllata. Chi vuole fare il concorso lo fa.
In secondo luogo, come accennava qualcuno, la componente FORTUNA incide non poco, sia per quanto riguarda l'estrazione delle tracce agli scritti, sia per quanto riguarda il sorteggio di domande agli orali (al mio concorso sono capitate domande molto difficili e altre estremamente semplici). Uno può avere studiato benissimo ma incappare in domande sfigate....poi magari arriva quello che ha studiato così così, gli capita una domandina da quattro soldi e vince il concorso (ma in automatico tutti pensano sia un raccomandato....).
Poi, senza dubbio, c'è la COSTANZA nello studio e lo spirito di sacrificio. Se uno studia 1-2 orette al giorno non può pretendere di aevre chissà quale preparazione. Così come quello che studia un giorno si (anche tutto il giorno) e due no, oppure quello che rimanda in continuazione perchè subissato da altri impegni. La costanza e il tempo da dedicare al concorso sono cose fondamentali (io personalmente ho studiato quasi 6 mesi a ritmi di 10 anche 12 ore al giorno).
Infine, l' elemento che reputo più importante è sicuramente la CAPACITA' di apprendimento del singolo. Questo è un elemento che lo si ha o non li si ha. Ci sono persone che studiano in 1 mese cose che altre persone memorizzano in 2-3 mesi. Le doti di analisi, apprendimento, memorizzazione dei singoli sono una componente fondamentale per la riuscita nei concorsi, in quanto aiutano ad ottimizzare lo studio stesso.
Quindi, in sostanza, i raccomandati ci sono e si sa.....ma nulla mi toglie dalla testa che molti parlano di sistema totalmente corrotto perchè magari non hanno le capacità, la voglia, la costanza di studiare adeguatamente, o semplicemente perchè sono stati meno fortunati di altri. Per cui scordatevi queste paranoie inutili. Il sistema non è tutto marcio....io ed altri (che hanno scritto in questo topic) ne siamo la prova.
il c u l o
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