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a che serve fare concorsi?

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    #41
    Originariamente inviato da deprox Visualizza il messaggio
    Mi unisco anche io alla discussione. Così come simodal e altri anche io sono fresco vincitore di concorso e assolutamente NON raccomandato.
    In generale penso, come ha già detto qualcuno, che la verità stia nel mezzo. I raccomandati ci sono e ci saranno sempre, quasi in ogni concorso. Ovviamente la percentuale di buona riuscita in un concorso è strettamente legata al numero dei posti in palio. Se si tratta di pochissimi posti è probabile che molti siano "riservati".
    Tuttavia aggiungo delle considerazioni, in quanto vincitore NON raccomandato.
    Secondo me le variabili che influenzano il successo o meno sono tante.
    Innanzitutto bisogna vedere il NUMERO dei partecipanti alle prove. Se ci sono 10000 persone è ovvio che le possibilità si riducono drasticamente, e l'afflusso di partecipanti non è certo una cosa che può essere prevista e/o controllata. Chi vuole fare il concorso lo fa.
    In secondo luogo, come accennava qualcuno, la componente FORTUNA incide non poco, sia per quanto riguarda l'estrazione delle tracce agli scritti, sia per quanto riguarda il sorteggio di domande agli orali (al mio concorso sono capitate domande molto difficili e altre estremamente semplici). Uno può avere studiato benissimo ma incappare in domande sfigate....poi magari arriva quello che ha studiato così così, gli capita una domandina da quattro soldi e vince il concorso (ma in automatico tutti pensano sia un raccomandato....).
    Poi, senza dubbio, c'è la COSTANZA nello studio e lo spirito di sacrificio. Se uno studia 1-2 orette al giorno non può pretendere di aevre chissà quale preparazione. Così come quello che studia un giorno si (anche tutto il giorno) e due no, oppure quello che rimanda in continuazione perchè subissato da altri impegni. La costanza e il tempo da dedicare al concorso sono cose fondamentali (io personalmente ho studiato quasi 6 mesi a ritmi di 10 anche 12 ore al giorno).
    Infine, l' elemento che reputo più importante è sicuramente la CAPACITA' di apprendimento del singolo. Questo è un elemento che lo si ha o non li si ha. Ci sono persone che studiano in 1 mese cose che altre persone memorizzano in 2-3 mesi. Le doti di analisi, apprendimento, memorizzazione dei singoli sono una componente fondamentale per la riuscita nei concorsi, in quanto aiutano ad ottimizzare lo studio stesso.

    Quindi, in sostanza, i raccomandati ci sono e si sa.....ma nulla mi toglie dalla testa che molti parlano di sistema totalmente corrotto perchè magari non hanno le capacità, la voglia, la costanza di studiare adeguatamente, o semplicemente perchè sono stati meno fortunati di altri. Per cui scordatevi queste paranoie inutili. Il sistema non è tutto marcio....io ed altri (che hanno scritto in questo topic) ne siamo la prova.
    hai dimenticato un fattore fondamentale oltre allo studio...
    il c u l o
    Ultima modifica di IT74; 31-03-2009, 14:02.

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      #42
      se leggi bene l'ho nominato più volte

      Ho detto anche che bisogna avere fortuna sulle domande, sulle tracce degli scritti ed in generale col tipo di concorso.

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        #43
        Anch'io mi unisco a Simodal e Deprox - i compagni dello stesso concorso.

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          #44
          E' più che vero che i concorsi, e non so se includere solo quelli universitari, sono tutti monitorati. DAi non prendiamoci in giro, insomma...

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            #45
            Io faccio parte della schiera di quelli che vorrebbero vincere un concorso ma che tutto sommato, avendo già un lavoro e impegni e altre priorità e spesso poca voglia di rimettermi sui libri, non può dire sinceramente di aver meritato chissà quali roboanti vittorie. Almeno per ora.
            Il punto è che all'ultimo concorso a cui ho partecipato ho visto gente che aveva studiato meno, molto meno di me (lo so perchè era nel mio comune, e hanno partecipato anche miei amici), che dopo essere stati tagliati fuori si sono lamentati delle raccomandazioni.
            Ecco, a me non è chiaro come chi crede così fermamente che è tutto pilotato non si dedichi a fare dell'altro nella vita, tipo andare a cercare lavoro altrove, in un'impresa privata, che ne so.
            Se io facessi qualcosa sapendo già dall'inizio che è tutto inutile mi sentirei davvero frustrata da fare schifo.

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              #46
              La premessa generale più corretta credo sia quella che la verità sta in mezzo. Ci sono molti raccomandati, ma ci sono parecchie persone che hanno vinto uno o più concorsi con merito. Ho conoscenti in entrambi gli schieramenti. Ovviamente bisogna studiare molto. Scendendo, però, nei singoli casi, le cose si fanno più complicate e delicate. Io mi sono ritrovato a quasi 39 anni senza lavoro da un giorno all'altro, dopo avere dedicato all'azienda dove lavoravo gran parte del mio tempo. Ho una formazione che mi è costata fatica: maturità classica, laurea in filosofia con 110/110 e lode, borsa di studio per un corso di economia di SDA Bocconi, master in comunicazione d'impresa con il massimo dei voti. Il problema è che il mio background scolastico e professionale (responsabile ufficio stampa, copywriter, giornalista free lance) è quasi del tutto incompatibile con le materie dei concorsi. Nè ho mai affrontato studi giuridici. Mi sono rimboccato le maniche e adesso ho superato i 20 concorsi fatti (cercando di lavorare nel frattempo). La mia rabbia è legata al fatto che i pochissimi concorsi dedicati ai comunicatori sono tra quelli che presentano il maggiore livello di corruzione (dopo quelli per la carriera accademica, s'intende!). Ci sono incredibili paletti per partecipare (almeno al 50% non ho potuto nenche accedere). I titoli professionali sono valutati in maniera sballata. I programmi d'esame sono a volte schizofrenici. Per questo motivo, ho cominciato a dedicarmi anche ai concorsi per diplomati degli enti locali. Sono arrivato al massimo 60°, facendo anche figure da idiota. Alla veneranda età di 43 anni, faccio una fatica boia a studiare: sia per la concentrazione che per la memoria. Comunque, non mi resta che insistere ed è l'unico consiglio che mi sento di dare.

              Claudio

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                #47
                Originariamente inviato da claudio10000 Visualizza il messaggio
                Alla veneranda età di 43 anni, faccio una fatica boia a studiare: sia per la concentrazione che per la memoria. Comunque, non mi resta che insistere ed è l'unico consiglio che mi sento di dare.

                Claudio
                ti capsico
                stessa condizione fratello anche se di anni ne ho "appena" 35

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                  #48
                  anch'io la stessa cosa, con la differenza che quello che manca a me è il tempo ( non riesco a dedicare + di 4 ore al giorno allo studio )... non nego che in questi giorni mi sono fatta prendere dallo sconforto pensando che a volte tutto sia inutile nonostante i sacrifici , e ringrazio le testimonianze di chi ce l'ha fatta da sè, ma secondo voi vale la pena partecipare ad un concorso per 1 solo posto ? ( è quello per cui sto studiando , per via delle materie che ho già studiato ) considerando le spese per il viaggio ecc. ( palermo- milano ) .....

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                    #49
                    è verissimo che la verità sta nel mezzo però è anche vero che se affrontate un concorso negli enti locali per un posto avrete più probabilità di essere scartati....
                    concentratevi su concorsi a livello nazionel!
                    ve lo dice uno che si è messo a studiare a 31 anni dopo che la ragazza aveva vinto ben due concorsi senza alcuna segnalazione ma solo con lo studio e l'impegno!
                    p.s. la fortuna aiuta gli audaci
                    gli amici vanno e vengono........i nemici si accumulano!

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                      #50
                      E se studiassimo tutti noi 6,7,8,12,14 ore al giorno per prepararci ai futuri concorsi !!? ........ che ne pensate ? E' una buona idea ? In questo modo tutti potranno vincere i reletivi concorsi, facile eh!!. Ah..... scusate, ma non é ( al contrario ) fattibile. In realtà c'è chi non ha il tempo perchè deve lavorare, chi non vuole per prigrizia o per sconforto-concorso, c'è poi chi non ha le capacità e cosi via via: si ma qual'è l' indirizzo? Se fossimo tutti uguali per voi sarebbe meglio ?............che criterio di selezione si dovrebbe adottare in quest' ipotetico caso ? Allora io penso che il problema di questi concorsi risiede in tutti noi perchè ognuno è responsabile del disfacente vivere quotidiano fondato sui valori distorti negativi prodotti dalla nosta malvagità,cattiveria,presunzione,lussuria.....e... .basta !....termino qui il mio parere,che spero voglia farvi riflettere sul vero problema che ci affligge, saluto a tutti. Ah.....un ultima cosa,per i dotati scusate alla vista vostra dei miei errori.

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