Originariamente inviato da oslo66
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i concorsi e la morte dei disoccupati... facciamo qualcosa
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Quindi visto che nella pratica c'è chi la mette sotto i piedi, vi sentite in diritto di farlo pure voi? Bel ragionamento del cavolo. Complimenti vivissimi. Vi comunico che c'è pure chi prende in giro le persone diversamente abili e chi dà fuoco agli extracomunitari. Così avete altri esempi da emulare. Mah...Master(Pi)card
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Scusate ma veramente vi lascio nel vostro brodo. Certe cose non le accetto. Non è questione di rispetto per le opinioni altrui. E' mancanza di qualsiasi tipo di ragionamento. Mi spiego, dite che mettono sotto i piedi la Costituzione? Dite che si accordano per farne cosa vogliono? E voi che fate, state a guardare passivi? Io lotto. Io voto al referendum costituzionale, io mi inca22o. Per la mia Costituzione. Che è anche la vostra. Non mi metto a 90°. Ma ognuno scelte, come in questo caso, quale posizione assumere.Master(Pi)card
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Picard tu lotti? A che serve lottare se poi la massa è sempre controllata, condizionata nel voto dai media e altro.........? La costituzione ? ti dirò........ è parte di noi.......ok!.....ma tra noi c'è qualcuno più furbo, qualcun' altro lo è di meno...........e alla fine arrivano le varie leggi,decreti, ecc.....in un gromiglio che porta i sempre furbi alla vittoria sui non furbi ( la massa ). Ciao.
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Gamma76, capisco la tua voglia di arrenderti. Personalente non lo faccio. Migliaia di persone sono morte per donarci questa Costituzione e non vedo per quale motivo non ripagarli "combattendo" per quello che ci hanno donato con la propria vita. Mettere in gioco le nostre forze, le nostre attitudini, le nostre peculiarità e non far passare per buone certe affermazioni è già un buon passo. Almeno non potrò avere il rimpianto di non averci provato. Poi per carità, ognuno fa ciò che vuole ma io credo che credere nelle nostre Istituzioni, nei valori dei nostri padri costituenti non sia una cosa da poco. Ciao.Master(Pi)card
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Originariamente inviato da Picard Visualizza il messaggioScusate ma veramente vi lascio nel vostro brodo. Certe cose non le accetto. Non è questione di rispetto per le opinioni altrui. E' mancanza di qualsiasi tipo di ragionamento. Mi spiego, dite che mettono sotto i piedi la Costituzione? Dite che si accordano per farne cosa vogliono? E voi che fate, state a guardare passivi? Io lotto. Io voto al referendum costituzionale, io mi inca22o. Per la mia Costituzione. Che è anche la vostra. Non mi metto a 90°. Ma ognuno scelte, come in questo caso, quale posizione assumere.
Cmq non mi va di fare polemica lascio farla a chi cm te ha la passione la forza e sopprattutto il tempo per farlo...
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Sono d'accordo sul fatto che alcune norme della nostra attuale Costituzione debbano essere modificate. Tuttavia tra queste norme di sicuro non rientra l'art. 3 che è stato introdotto dopo centinaia di anni di lotte e di conflitti. Trattasi, peraltro, di norma nemmeno immediatamente precettiva ma di mero principio....
D'altro canto, la proposta di consentire indiscriminatamente concorsi per soli interni non è di certo fattibile. Sfugge forse una sentenza della Corte Costituzionale con la quale si limita la possibilità di accesso mediante concorsi esclusivamente interni solo nell'eventualità in cui le vacanze di organico da ricoprire richiedano particolari specializzazioni o capacità acquisite all'interno dell'ente. Il limite è posto proprio a tutela del principio di eguaglianza, imparzialità e correttezza della P.A. nonché, correlativamente, al fine di consentire l'accesso alla P.A. pure a soggetti esterni, tra cui certamente i disoccupati.
Il problema, come ha rilevato qualcuno (forse Monnezza), risiede principalmente nel fatto che i posti messi a concorso sono sempre pochi. La maggior parte delle amministrazioni (soprattutto quelle locali), quasi sempre sono in deficit fisiologico di organico.
Inoltre non si può certo biasimare un'amministrazione se (al di la di più o meno presunte raccomandazioni) preferisce assumere personale avente già esperienza pregressa, poiché il concorso dovrebbe (quantomeno astrattamente) mirare a selezionare i soggetti "migliori". Non succede così pure nell'impiego privato? Ciò in considerazione del fatto (non trascurabile) che anche i soggetti aventi titoli di servizio partecipano in qualità di esterni (salvo l'ipotesi di legittime riserve per gli interni che non sussiste nel caso di specie, visto che il concorso de quo era per un solo posto)
E poi dove sta scritto che un lavoratore part time ha meno diritti di ricerca di un lavoro (o di un lavoro più retribuito o professionalmente più soddisfacente) rispetto ad un disoccupato? Viene, altresì, da chiedersi se anche per i lavoratori a progetto o i parasubordinati sia da fare il medesimo discorso (saranno condannati a rimanere co.co.pro. o part time a vita?).
Infine non si dimentichi una cosa: il lavoratore già precedentemente occupato, che poi è stato assunto nel nuovo ente locale che ha indetto il concorso, probabilmente ha liberato un posto nell'ente di provenienza. Ciò, verosimilmente, comporterà che il posto liberatosi verrà coperto scalando la graduatoria (se ancora in vigore) del concorso precedentemente bandito da quest'ultimo ente (oppure mediante nuovo concorso), e un soggetto magari disoccupato che si trova in quella graduatoria (o che vincerà il nuovo concorso) troverà finalmente lavoro.
Quindi il discorso dell'utente che ha postato questa discussione non è condivisibile. Almeno non lo è, a mio avviso, secondo la prospettazione con cui è stato riportato.
L'aver dato un solo concorso mi sembra riduttivo per saltare subito ad una serie di conclusioni. Capisco che sia difficile trovarsi disoccupati a 48 anni, e condivido pienamente il generale sentimento di amarezza verso l'inadeguatezza dell'attuale mercato del lavoro e del relativo sistema. Tuttavia, la maggior parte delle persone (inoccupate o disoccupate) che intraprendono la strada dei concorsi, prima di essere assunti, quasi sempre devono attendere due o tre anni e sostenere mille selezioni. D'altra parte non è affatto vero che tutti i concorsi in cui ci sono preferenze per i titoli di servizio non sono accessibili a chi non ha mai lavorato in una P.A. Così come non è affatto vero che i dipendenti di una P.A. siano avvantaggiati nella preparazione delle materie perché "ne sanno necessariamente di più". Ma anche se fosse, non sarebbe comunque giusto "discriminarli" solo perché hanno avuto modo di prepararsi meglio (anche i co.co.pro. già occupati in una P.A. ipoteticamente, secondo questo modo di pensare, sono più preparati e dovrebbero essere discriminati).
Discorso a parte, che meriterebbe ulteriore e isolato approfondimento, è quello delle raccomandazioni. Sotto questo frangente mi limito a dire, brevemente, che se dirigenti e segretari comunali fossero indipendenti (e con ciò critico anche lo spoil system e la finta separazione delle funzioni amministrativa e politica), forse il fenomeno delle raccomandazioni non sarebbe così endemico.Ultima modifica di spruzzolo; 26-03-2009, 12:04.
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Anche io mi associo nel fare i complimenti al nostro collega disoccupato che è riuscito a classificarsi secondo immediatamente dopo il licenziamento!
invece non capisco perchè tirate in ballo la nostra Costituzione..le norme che stanno rovinando il nostro Paese sono contenute nel caos normativo creato da circa 120.000 leggi in vigore, decreti legislativi, ministeriali, circolari di attuazione, all'interno dei quali è scritto tutto e il contrario di tutto per cui anche un addetto ai lavori ha serie difficoltà a stabilire con certezza "quid est ius": cioè qual'è il diritto?
o meglio: dove è finito il diritto?
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Originariamente inviato da Rosa77 Visualizza il messaggioAnche io mi associo nel fare i complimenti al nostro collega disoccupato che è riuscito a classificarsi secondo immediatamente dopo il licenziamento!
invece non capisco perchè tirate in ballo la nostra Costituzione..le norme che stanno rovinando il nostro Paese sono contenute nel caos normativo creato da circa 120.000 leggi in vigore, decreti legislativi, ministeriali, circolari di attuazione, all'interno dei quali è scritto tutto e il contrario di tutto per cui anche un addetto ai lavori ha serie difficoltà a stabilire con certezza "quid est ius": cioè qual'è il diritto?
o meglio: dove è finito il diritto?
Se le riduzioni fossero state fatte dove si dovevano (e dove si possono) fare, si sarebbe potuto tranquillamente consentire alle P.A. di aumentare le assunzioni.
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Ma la costituzione tuttoggi viene calpestata anche nei suoi principi più fondamentali: Equità, giustizia, tutela della pace ecc... Se dovesse essere applicata seriamente (e io penso che solo la corte costituzionale da sola non basti, anche perchè nutro seri dubbi sull'imparzialità di questi giudici (uno di questi è l'avvocato di berlusconi) penso metà delle norme introdotte da poco sarebbero da cestinare
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