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i concorsi e la morte dei disoccupati... facciamo qualcosa

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    #21
    Originariamente inviato da lastik Visualizza il messaggio
    Ma la costituzione tuttoggi viene calpestata anche nei suoi principi più fondamentali: Equità, giustizia, tutela della pace ecc... Se dovesse essere applicata seriamente (e io penso che solo la corte costituzionale da sola non basti, anche perchè nutro seri dubbi sull'imparzialità di questi giudici (uno di questi è l'avvocato di berlusconi) penso metà delle norme introdotte da poco sarebbero da cestinare
    Riecco il fantasma di berlusconi,scritto minuscolo,ovviamente,in segno di rispetto,riapparire sotto le mentite spoglie del suo avvocato (da intendersi,forse,come "proprietà esclusiva" del Cavaliere,cui ha venduto anche l'anima come Faust).La "longa manus" di Arcore,ormai divenuta tentacolo,insidia ora anche il dettato costituzionale.Adesso non mi si venga a dire,come al solito, che la mia è una difesa d'ufficio in quanto emanazione diretta del premier,suo segretario personale,tesserato PDL e quant'altro ho sentito in passato...ma,vivaddio,semplice constatazione: cosa diavolo c'entra l'avvocato(un solo membro del collegio di giudici) di berlusconi (guai a scriverlo con la maiuscola!) col rispetto della Carta Costituzionale e le norme di essa disattese da sempre,e comunque da ben prima dell'avvento dell' "era berlusconiana"?
    Quando si tornerà finalmente ad un dibattito politico serio e non preconcetto,smettendola una buona volta di demonizzare una persona neanche fosse il catalizzatore di tutti i mali del mondo? Curioso che persino uno come Vendola,ancora più a sinistra del PD, e con lui tanti altri in maniera più o meno palese,si sia accorto che le sconfitte patite dalla Sinistra sono state originate dalla mancata comprensione del "fenomeno berlusconi" e dalla sua ormai "perdente" demonizzazione, e che il grosso della politica di sinistra sembri ignorare la cosa e persistere nell'errore! Cestinare tutto quello che propone il governo,quando poi Prodi ed altri illustri dignitari della stessa parte politica rivendicano,in tv e sui giornali, la paternità di progetti e intuizioni,e di gran parte delle iniziative di cui "si vanta l'attuale esecutivo"?
    Mah!

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      #22
      Non concordo con un dibattito pro o anti Berlusconi.
      sicuramente non è questa la sede opportuna.
      il vero problema è che "L'Italia è al 45esimo posto dietro a Malaysia, Mauritius, Giordania e Botswana nella speciale graduatoria dei Paesi meno corrotti del mondo stilata dall'organizzazione non governativa 'Transparency International' (TI)."
      la corruzione falsa ogni meccanismo competittivo sia nel privato, (dove non vincono le imprese più efficienti), sia nel pubblico, (con concorsi-farsa di ogni genere).
      quella che nella teoria economica chiamano "competition on the merits", nel nostro amato Paese è gravemente compromessa.
      Ed è un peccato perchè in un periodo di così forte preoccupazione per il futuro e disoccupazione, lo stato avrebbe l'opportunità di far entrare nella propria Pubblica Amministrazione gente preparatissima.
      io ne vedo tanta in giro che vaga di concorso in concorso e anche da molti dei vostri interventi deduco tanta ansia quanta preparazione.
      Peccato.

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        #23
        Originariamente inviato da sergheipa Visualizza il messaggio
        Carissimi amici, sono un neo disoccupato. Ho 48 anni. L’azienda mi ha licenziato per crisi. Non vi dico il dramma. Visto che i circa 3 curriculum al giorno che invio alle aziende private non bastano… mi sono detto: tira su le maniche e ricomincia a fare concorsi??!! Ebbene, ci ho provato. Sono stato licenziato il 13 gennaio 2009 ed il 17 e 19 marzo 2009, ho partecipato ad un concorso in un ente locale. Il comune è piccolo ed il posto messo a concorso purtroppo è uno solo. “Vincere o morire.” Non la faccio lunga. Circa 50 candidati. Siamo risultati idonei in 3. Sono arrivato secondo. Ma, udite, udite…. Le altre due persone risultate idonee lavorano già in un altro comune. La prima con contratto part-time ed ha partecipato per trasformare il suo contratto a tempo pieno. L’altra, la terza, voleva ritornare nel suo paese. Lavorano entrambe a qualche chilometro (3-4) da casa. Ma dico io: non era più semplice trasformare, nel primo caso, il contratto di lavoro e nel secondo caso trasferire l’impiegata????????!!! A questo punto potreste obiettarmi che contemporaneamente nell’altro ente si è liberato un posto. Il dramma è proprio questo. Quel posto per via dei tanti e tanti decreti succedutesi nel tempo molto difficilmente verrà coperto. Mediamente ne coprono 1 su 4. Altro piccolo particolare. In questo modo non si concorre ad armi pari. Per le persone che già lavorano, soprattutto per quelle che lo fanno nel medesimo settore, non dico che è una pacchia, ma hanno un notevole vantaggio sia delle materie di esame, sia di conoscenza dei membri stessi delle commissioni esaminatrici. Non è che si fanno raccomandare. Lungi da me pensare ad una cosa del genere. Però…… Nel caso specifico, ho assistito alle prove orali anche degli altri concorrenti. Erano sicuramente preparati, ma partivano da un gradino più alto del mio. E poi, mettiamoci nei panni dell’ente locale. Chi scegliereste tra una persona che fa già lo stesso lavoro ed è pratica e un’altra persona, che per quanto brava, ha tutto da imparare? Se il concorso l’avesse vinto un disoccupato non sarei stato felice ma certamente non sarei dispiaciuto.
        Quanti soldi sprecati, nessun nuovo occupato e nessuna diminuzione dei disoccupati. Io mi ritrovo senza lavoro, in mezzo ad una strada, senza speranze…. Al dramma del licenziamento si aggiunge la sfiducia nel futuro. Il governo attua tanti provvedimenti per fronteggiare la crisi che servono a poco e a niente. Ne potrebbe varare uno semplice, semplice, e già sarebbe qualcosa. Limitare la partecipazione ai concorsi, e ce ne sono già pochi, solo ai disoccupati e contemporaneamente fare concorsi riservati al personale interno. Sapete com’è… con lo stipendio in tasca si spende anche qualche soldino. Come dicono “loro”, si fa muovere l’economia.

        Facciamo qualcosa per cambiare. Sensibilizziamo l'opinione pubblica. Da parte mia, ho inviato decine e decine di mail alle redazioni di tutti i giornali. Cosa ne pensate? Cos'altro si può fare?
        "Chi scegliereste" è una domanda mal posta, perché il concorso pubblico significa appunto affidarsi a procedure formalizzate anziché scegliere discrezionalmente.
        Per i secondi a vita l'unica speranza sono i concorsi nazionali vecchia maniera, banditi dai ministeri ogni morte di papa per assumere in blocco molto personale da smistare qua e là, anziché ogni concorso per un singolo posto come piace agli anticentralisti federalisti autonomisti.
        Fare concorsi per disoccupati e concorsi interni esclude la mobilità, e comunque lo scopo del concorso è selezionare chi in linea di principio dovrebbe essere il più vantaggioso da assumere, piuttosto che il più bisognoso di lavoro.
        Indipendentemente da tutte le possibili irregolarità, un viziaccio diffusissimo è usare i concorsi pubblici obbligatori per legge come fossero concorsi interni per promuovere uno già dipendente, specialmente per il livello dirigenziale, dove sono ammesse assunzioni fiduciarie senza concorso temporanee non rinnovabili, per cui il successivo concorso formalmente aperto a tutti diventa un'elezione bulgara (talvolta due soli candidati, di cui uno solo ammesso all'orale!).
        Ultima modifica di zitello; 28-03-2009, 07:43.

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          #24
          Originariamente inviato da zitello Visualizza il messaggio
          "Chi scegliereste" è una domanda mal posta, perché il concorso pubblico significa appunto affidarsi a procedure formalizzate anziché scegliere discrezionalmente.
          Per i secondi a vita l'unica speranza sono i concorsi nazionali vecchia maniera, banditi dai ministeri ogni morte di papa per assumere in blocco molto personale da smistare qua e là, anziché ogni concorso per un singolo posto come piace agli anticentralisti federalisti autonomisti.
          Fare concorsi per disoccupati e concorsi interni esclude la mobilità, e comunque lo scopo del concorso è selezionare chi in linea di principio dovrebbe essere il più vantaggioso da assumere, piuttosto che il più bisognoso di lavoro.
          Indipendentemente da tutte le possibili irregolarità, un viziaccio diffusissimo è usare i concorsi pubblici obbligatori per legge come fossero concorsi interni per promuovere uno già dipendente, specialmente per il livello dirigenziale, dove sono ammesse assunzioni fiduciarie senza concorso temporanee non rinnovabili, per cui il successivo concorso formalmente aperto a tutti diventa un'elezione bulgara (talvolta due soli candidati, di cui uno solo ammesso all'orale!).
          Sono d'accordo su quasi tutto, tranne che la primissima parte. Un concorso pubblico implica necessariamente un certo potere discrezionale (piuttosto marcato, peraltro) della P.A. Questo potere è insito nei tipi di procedure selettive che la legge mette a disposizione dell'Amministrazione, tranne che per i quiz a risposta multipla corretti con procedure automatizzate. Mi riferisco, quindi, alle procedure nelle quali le prove di concorso consistono in temi, risposte sintetiche e colloqui.
          Questo genere di prove selettive, purtoppo, non attribuisce garanzia alcuna di un'oggettiva valutazione del candidato, a scapito dell'effettiva attuazione di un sistema meritocratico. E', infatti, tutto affidato nelle mani della buona volontà dell'amministrazione procedente e dell'onesta dei singoli commissari d'esame.
          Io ritengo che le soluzioni al problema siano le seguenti:
          - revisione delle modalità selettive, con privilegio di test corretti mediante procedure automatizzate e, al massimo, un colloquio suplettivo;
          - dare assoluta preminenza, nella selezione del personale, alla fase immediatamente successiva all'assuzione. Mi riferisco al periodo di prova (che deve diventare reale e non fittizio), alla formazione iniziale, ai CFL nonché ai tirocinii;
          - rendere indipendenti dal potere politico dirigenti, responsabili dei servizi e segretari comunali i quali tutti si occupano di selezionare il personale e gestirlo dopo l'assunzione. Gli stessi soggetti, inoltre, devono essere effettivamente responsabilizzati e controllati (purché da un'autorità indipendente come, in teoria, dovrebbe essere la Corte dei Conti), poiché è nell'interesse del dirigente, in quanto personalmente responsabile del buon andamento del suo ufficio, assumere personale valido e competente;
          - correlativamente, si rende necessaria una revisione dei controlli sia interni (visto che ormai sono definibili una vera e propria barzelletta) che esterni (poco più che inesistenti, specie nelle amministrazioni locali).

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            #25
            basta che facciano i quiz a lettura ottica e basta

            e finirebbe molta della mafia attuale nei concorsi
            non tutta ma molta

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              #26
              Coi quiz non vince il mafioso, però neppure è certo che vinca chi veramente sa. A parte chi tira a indovinare, spesso si tratta di nozioni poco significative, e magari conta più capire la differenza sottile tra le risposte multiple piuttosto che veramente conoscere la materia. I concorsi non dovrebbero essere uno spettacolo tv.

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                #27
                Originariamente inviato da zitello Visualizza il messaggio
                Coi quiz non vince il mafioso, però neppure è certo che vinca chi veramente sa. A parte chi tira a indovinare, spesso si tratta di nozioni poco significative, e magari conta più capire la differenza sottile tra le risposte multiple piuttosto che veramente conoscere la materia. I concorsi non dovrebbero essere uno spettacolo tv.
                gia se penalizzao chi sbaglia
                allora il fattore fortuna si riduce di moltissimo
                i quiz sono l'unica prova oggettiva
                infatti e' quella che di solito non viene quasi mai utilizzata nelle prove ma solo nelle preselzioni
                vi siete mai chiesto il perche?

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                  #28
                  Originariamente inviato da Rosa77 Visualizza il messaggio
                  Non concordo con un dibattito pro o anti Berlusconi.
                  sicuramente non è questa la sede opportuna.
                  il vero problema è che "L'Italia è al 45esimo posto dietro a Malaysia, Mauritius, Giordania e Botswana nella speciale graduatoria dei Paesi meno corrotti del mondo stilata dall'organizzazione non governativa 'Transparency International' (TI)."
                  la corruzione falsa ogni meccanismo competittivo sia nel privato, (dove non vincono le imprese più efficienti), sia nel pubblico, (con concorsi-farsa di ogni genere).
                  quella che nella teoria economica chiamano "competition on the merits", nel nostro amato Paese è gravemente compromessa.
                  Ed è un peccato perchè in un periodo di così forte preoccupazione per il futuro e disoccupazione, lo stato avrebbe l'opportunità di far entrare nella propria Pubblica Amministrazione gente preparatissima.
                  io ne vedo tanta in giro che vaga di concorso in concorso e anche da molti dei vostri interventi deduco tanta ansia quanta preparazione.
                  Peccato.

                  Cara rosa77,
                  dici bene quando fai presente che questo non è la sede opportuna per dibattiti di natura politica.Hai perfettamente ragione.Ma,come puoi facilmente constatare dall'esito sortito,il mio intervento ha funzionato da argine al fine di riportare la discussione nel suo solco originario,già "perso di vista" da un bel po',già solo nel tirare in ballo la Costituzione ed il suo rispetto.Da lì a calare l'asso del solito onnipresente ingombrante fantasma-berlusconi, per concludere che "c'è del marcio in Danimarca-pardon-in Italia",il passo è stato breve.Ed io,col caratteraccio che mi ritrovo,superati i livelli di guardia delle castronerie tollerabili,sono intervenuto.Peto veniam. ..però guarda il lato positivo della cosa!

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                    #29
                    Originariamente inviato da IT74 Visualizza il messaggio
                    secondo me sarebbe giusto che chi gia lavora nella pa non possa fare concorsi per pochi posti e dello stesso tipo
                    o quanto meno dare una preferenza per chi e' disoccupato...

                    ma so che cio' non lo si fara' mai per interessi e intrallazzi vari...

                    x cui bisogna adeguarsi...
                    bhe sinceramente mi spiace per la tua situazione ma nin trovo giusto che chi lavora nella PA non possa fare latri concorsi nello stato. Questo è un mondo un po' particolare, esiste la mobilità (se lavori lontano da casa) ma non sempre si attua e poi ad esempio nel mio caso che sono laureata con un ottimo punteggio, avendo vinto un concorso da diplomati, per crescere non mi resta che fare un concorso da laureati e chi lo dice che lo faranno dove lavoro? Sono 7 anni che aspetto

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                      #30
                      Originariamente inviato da zitello Visualizza il messaggio
                      Coi quiz non vince il mafioso, però neppure è certo che vinca chi veramente sa. A parte chi tira a indovinare, spesso si tratta di nozioni poco significative, e magari conta più capire la differenza sottile tra le risposte multiple piuttosto che veramente conoscere la materia. I concorsi non dovrebbero essere uno spettacolo tv.
                      Be, dipende da come vengono formulati i quiz. Certo, se si continua a formulare quiz basandosi sui manuali della simone, è probabile che la fortuna sortisca un ruolo importante.
                      Ma se le domande a risposta sintetica sono formulate in modo da approfondire gli argomenti sotto vari profili (e non con semplici domande a trabocchetto), allora è difficile che passi un candidato che non conosce bene la materia.
                      Inoltre i quiz delle prove preselettive di solito sono troppo pochi per constatare la bravura del candidato. Se si facesse una sola prova mediante quiz, la si potrebbe far durare anche due ore o più, con qualche centinaio di domande in modo tale da coprire tutta la materia (o comunque buona parte di essa).
                      Infine si consideri che se le domande sono accostate ad una rosa di 4 possibili risposte tra cui scegliere, è molto più difficile azzeccare quella giusta per pura fortuna.

                      Con questi accorgimenti, penso che le prove a quiz (corrette con lettura ottica), ben lungi dall'essere assimilabili ad uno "spettacolo tv", potrebbero rappresentare l'unica garanzia della genuinità ed oggettività delle selezioni concorsuali e, conseguentemente, anche un valido strumento per contribuire a costituire un sistema meritocratico.
                      D'altronde trovo che sia un non senso continuare con le prove a temi e le prove orali, quando a correggere temi e interrogare sono quasi sempre dipendenti e dirigenti che valutano sulla base di materie che conoscono settorialmente o da un punto di vista meramente pratico (o non conoscono affatto). Insomma, questo tipo di prove può continuare ad avere senso solo se a valutarle è un docente universitario che conosce a menadito la materia e si rende perfettamente conto di quando un candidato dice una cosa sbagliata o argomenta sulla base di concetti giuridici corretti.

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