Non so se qualcuno di voi abbia visto la puntata del 02/11/2007 di Mi Manda RaiTre. C'era la storia di un candidato al concorso per Commissario di Polizia di Stato.
Il ragazzo, dopo aver superato le preselezioni e tutte le visite mediche, è stato escluso perché l'anno precedente aveva subito un intervento per l'asportazione di un tumore benigno e quindi (per prudenza!) non gli hanno fatto completare il concorso.
Tutti i medici che l'avevano visitato avevano espresso parere favorevole (anche quelli della commissione!) e tutti gli esami avevano dato esito negativo. Uno dei maggior esperti di neurochirurgia in Italia ha detto che non c'era alcun motivo per escluderlo dal concorso. E un dirigente convocato in trasmissione non ha saputo convincere neppure se stesso della bontà della scelta della commissione.
E la Polizia di Stato che fa? Invece di riammettere in autotutela il candidato alle prove, si trincera dietro un "così hanno detto i medici" e su "ma ci sarebbero delle probabilità". E' vergognoso. Ha fatto bene il ragazzo a dire che non ricorrerà al TAR del Lazio contro la decisione poiché si è completamente disamorato del ruolo. Almeno da alcune istituzioni mi augurerei comportamenti più consoni alla rispettabilità e all'onorabilità della divisa che fanno indossare agli amici agenti, asistenti, sovrintendenti, ispettori e commissari.
Volevo solo esprimere la mia solidarietà al ragazzo ed augurargli di trovare lavoro in un ambiente che lo consideri per quello che è e non per quello che una statistica ha (forse) detto che potrebbe (poco probabilmente) essere.
Il ragazzo, dopo aver superato le preselezioni e tutte le visite mediche, è stato escluso perché l'anno precedente aveva subito un intervento per l'asportazione di un tumore benigno e quindi (per prudenza!) non gli hanno fatto completare il concorso.
Tutti i medici che l'avevano visitato avevano espresso parere favorevole (anche quelli della commissione!) e tutti gli esami avevano dato esito negativo. Uno dei maggior esperti di neurochirurgia in Italia ha detto che non c'era alcun motivo per escluderlo dal concorso. E un dirigente convocato in trasmissione non ha saputo convincere neppure se stesso della bontà della scelta della commissione.
E la Polizia di Stato che fa? Invece di riammettere in autotutela il candidato alle prove, si trincera dietro un "così hanno detto i medici" e su "ma ci sarebbero delle probabilità". E' vergognoso. Ha fatto bene il ragazzo a dire che non ricorrerà al TAR del Lazio contro la decisione poiché si è completamente disamorato del ruolo. Almeno da alcune istituzioni mi augurerei comportamenti più consoni alla rispettabilità e all'onorabilità della divisa che fanno indossare agli amici agenti, asistenti, sovrintendenti, ispettori e commissari.
Volevo solo esprimere la mia solidarietà al ragazzo ed augurargli di trovare lavoro in un ambiente che lo consideri per quello che è e non per quello che una statistica ha (forse) detto che potrebbe (poco probabilmente) essere.
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