quale è la classe di concorso che consente di insegnare italiano alle medie, la 43/A?
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ABILITAZIONE all' Insegnamento
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Originariamente inviato da babagi74 Visualizza il messaggiograzie per la tua risposta cricri.
Ho un'ultima domanda: io ho la laurea in filosofia (classi di concorso 36/A e 37/A), non ho l'abilitazione e vorrei sapere quali sono gli esami che dovrei sostenere (possibilmente prima che sia attivato il test preliminare) per poter insegnare italiano alle scuole medie. Quale decreto/legge dovrei consultare? e mi conviene sostenere i singoli esami all'università ora?
grazieFile allegati
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REPUBBLICA ITALIANA
Consiglio di Stato
Sezione Consultiva per gli Atti Normativi
Adunanza di Sezione del 18 gennaio 2010
OGGETTO:
Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca.
Schema di regolamento concernente “Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”
LA SEZIONE
Vista la relazione AOO Uff Leg 5376 del 17/12/2009 con la quale il Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca ha chiesto il parere del Consiglio di Stato sullo schema di rewgolamento in oggetto;
Esaminati gli atti e udito il relatore ed estensore Consigliere Francesco Bellomo;
PREMESSO
Con nota del 17 dicembre 2009, pervenuta al Consiglio di Stato il 5 gennaio 2010, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha trasmesso per il prescritto parere lo schema di decreto recante regolamento concernente “Definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244”
Con riferimento all’art. 15 risulta meritevole di approfondimento la questione – sollevata nel parere del Consiglio Nazionale della pubblica istruzione – relativa al riconoscimento del servizio prestato in via precaria presso le istituzioni scolastiche, ai fini dell’accesso al tirocinio formativo attivo, nonché come parte dei crediti formativi previsti nel tirocinio, con particolare riferimento ai laboratori didattici di cui alla tabella dodici. Al riguardo, anche al di là di possibili profili formali di irragionevolezza della disciplina transitoria, appare opportuno prevedere, in una fase di passaggio dal vecchio al nuovo regime, tener conto dell’esperienza professionale maturata, ferma restando la possibilità di fissare presupposti e limiti di tale rilevanza e di graduarne gli effetti.
Con riferimento all’art. 16 desta non poche perplessità la previsione secondo cui i corsi previsti dal regolamento, organizzati dall’Università o dalle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, sono organizzati “con i proventi derivanti dal pagamento delle tasse e dei contributi a carico dei corsisti”.
La Sezione individua al riguardo un possibile conflitto con il principio di legalità di cui all’art. 23 della Costituzione, che attiene a tutte le prestazioni patrimoniali imposte, indipendentemente dalla natura tributaria o meno (ragion per cui il problema investe – oltre le tasse – i contributi, anche qualora se ne voglia disconoscere la natura fiscale). Detto principio è compromesso non solo in mancanza di una base formale del potere impositivo, ma anche in assenza della fissazione in norme di legge dei criteri fondamentali cui lo stesso deve ispirarsi.
Il Ministero, pertanto, è invitato a indicare quale sia la fonte primaria della norma regolamentare appena citata se la stessa detti un criterio idoneo a consentire la previsione secondo cui l’integrale copertura del costo dei corsi avviene attraverso il prelievo coattivo sui corsisti. Non sarebbe sufficiente, infatti, a giustificare detta previsione la semplice esistenza del potere di imporre tasse e contributi a carico dei corsisti, atteso che il principio di legalità sostanziale, particolarmente inteso in materia di ablazioni obbligatorie, postula che sia legge a stabilire il perimetro entro cui tale potere deve muoversi. Si aggiunga che il principio dell’integrale copertura dei costi tramite tassazione e contribuzione degli aventi diritto al servizio appare poco in linea con la natura di tali prestazioni, e più adeguato ad un corrispettivo contrattuale. Infine, l’attribuzione al Ministero dell’istruzione della competenza a fissare la misura delle tasse, può risultare lesiva dell’autonomia universitaria e andrebbe con essa coordinata.
La formulazione dell’art. 16 non aiuta l’interprete neppure a comprendere chiaramente il rapporto esistente tra la copertura dei costi tramite tasse e contributi e il principio di invarianza di spesa nel finanziamento della riforma. Dalla relazione tecnica emerge come solo una parte limitata dell’intervento trovi copertura nel prelievo coatto, mentre dal testo della disposizione sembra il contrario, sia per la mancata limitazione del nesso tra costi e ricavi provenienti dai versamenti dei corsisti (ad esempio tramite la particella “anche”), sia per l’immediata successione della prescrizione secondo cui dai corsi non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
Ulteriore elemento di incertezza risiede nel significato attribuito all’espressione “finanza pubblica”, di cui occorre che il Ministero specifichi se si riferisce al solo bilancio dello Stato (come emergerebbe dalla relazione tecnica) o anche a quello dell’Università.
P.Q.M.Sospende emanazione del parere all’esito degli adempimenti di cui in motivazione.
CARA MINISTRA !
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Per Betty72,
" Io sto pensando di abilitarmi in Spagna e in 6 mesi porto a casa l'abilitazione.comincerò a settembre ho preso informazioni dal sito www.abilitazionescuola.it----- voi cosa ne pensate? "
Io penso che non è giusto abilitarsi all'estero per insegnare in Italia, specialmente se sono in atto speculazioni dovute all'alto costo richiesto dalle società intermediare che se ne occupano. Quindi credo che per contrastarne l'effetto la Gelmini debba porvi rimedio astacolando il proliferarsi di certe conseguenze dovute alla crisi in atto. Inoltre negli ultimi tempi si assiste ad un aumento di pubblicità acculta in vari forum.Ciao, spero di essere stato d'aiuto.
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lallaorizzonte: niente esami integrativi per la A/43?
Originariamente inviato da cricri81 Visualizza il messaggionon è che ti conviene, ma DEVI, altrimenti neanche puoi inserirti in III fascia. Ti allego il file
esami per fare domande nelle scuole medie | Orizzonte Scuola
esami per fare domande nelle scuole medie
Mer, 13/01/2010 - 14:01
ieva serena
Iscritto: 18/12/2009
cara LALLA,
sono laureata in filosofia e vorrei iscrivermi all'università per frequentare i corsi singoli e sostenere gli esmi di storia e italiano.
quali esami devo fare per poter insegnare italiano nelle scuole medie? ti prego aiutami è davvero importante
Mar, 26/01/2010 - 20:59
aidil
Iscritto: 26/08/2009
Devi guardare le tabelle ministeriali. Troverai una corrispondenza tra la tua laurea, la classe di concorso cui ti interessa accedere e i crediti che ti servono. Tieni conto che gli esami che ti servono sono espresse tramite dei codici. I codici corrispondono a diversi settori della materia: per esempio nel caso di filosofia troverai filosofia teoretica, filosofia del linguaggio, storia della filosofia ecc.
Controlla quali codici sono abbinati agli esami che hai sostenuto e vedrai quanti crediti hai e quanti ti mancano. Controlla poi sul sito dell'università cui intendi iscriverti ai corsi singoli e cerca gli esami identificati dai codici in cui ti mancano i crediti. Il gioco (si da per dire!) è fatto!
eco
Iscritto: 08/11/2009
Cerca "titoli di accesso alle classi di concorso" e in particolare alla classe A043, necessaria per insegnare italiano alle medie. Troverai l'elenco degli esami richiesti per l'insegnamento (e anche gli esami omogenei). Così potrai vedere quale ti manca.
lallaorizzonte
Iscritto: 19/06/2006
il titolo di accesso alla classe A043 è la laurea in lettere, la laurea in filosofia non vi dà più accesso.
pertanto neanche gli esami potrebbero colmare la lacuna.
il percorso formatico di filosofia infatti indirizza verso insegnamenti molto diversi rispetto a quelli della scuola "media"
sinky
Iscritto: 02/02/2009
lallaorizzonte ha scritto:
il titolo di accesso alla classe A043 è la laurea in lettere, la laurea in filosofia non vi dà più accesso.
pertanto neanche gli esami potrebbero colmare la lacuna.
il percorso formatico di filosofia infatti indirizza verso insegnamenti molto diversi rispetto a quelli della scuola "media"
Neanche la laurea il filosofia conseguita nel 1995?
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non è vero cheil muir non riconosce l'abilitazione all'insegnamento all'estero. Mi sono informata personalmente e se conseguo il master posso tranquillamente richidere il riconoscimento. Io mi sto iscrivendo orami in Italia non ci sono speranze per abilitarmi e già so che se il ministro tira fuori qualcosa sarà comunque selettivo e non ho voglia di rimettermi a correre insieme a milioni di persone x abilitarmi. intanto vado in Spagna....
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Originariamente inviato da betti72 Visualizza il messaggionon è vero cheil muir non riconosce l'abilitazione all'insegnamento all'estero. Mi sono informata personalmente e se conseguo il master posso tranquillamente richidere il riconoscimento. Io mi sto iscrivendo orami in Italia non ci sono speranze per abilitarmi e già so che se il ministro tira fuori qualcosa sarà comunque selettivo e non ho voglia di rimettermi a correre insieme a milioni di persone x abilitarmi. intanto vado in Spagna....
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Originariamente inviato da sberla Visualizza il messaggiociao ragazzi. Io sono laureato in giurisprudenza v.o. e vorrei sapere se è possibile accedere a questo benedetto tirocinio anche senza aver sostenuto i tre esami in più che, in genere, non sono nel piano di studi di giurisprudenza. ( la siss si poteva frequentare con riserva di sostenere questi esami se non sbaglio )
E poi, è possibile insegnare solo diritto, anzichè diritto e economia?
Grazie a chi vorrà rispondermi.
A presto
Qualcuno di voi sa se sono presi in considerazione i voti di questi esami o viene considerata solo la media dei voti di laurea?Grazie a quanti mi vorranno rispondere
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