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Concorso per 855 funzionari in Agenzia delle Entrate

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    Originariamente inviato da memento28 Visualizza il messaggio
    civilisticamente e fiscalmente parlando tramite scrittura privata...però dipende dalle intenzioni dei contraenti , metti che questi vogliono fittare a nero allora al bar dello stadio sarebbe l'ideale, rigorosamente in assenza di christian

    per fittare in nero, possono anche usare la scrittura privata, solo senza registrarla (anche se ora con i nuovi poteri ai comuni usciranno allo scoperto tutti i furbetti)...

    cattivi...io una birretta me la farei volentieri, speriamo almeno che al bar rilascino lo scontrino....

    a proposito, quali sono le sanzioni per mancata emissione dello scontrino fiscale?

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      Ecco le risposte di diritto amministrativo..
      buon proseguimento...
      ciao

      diritto_amministrativo_con_risp_20_10_11.doc

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        Fisco: Befera chiede regole sull'abuso di diritto (MF)

        Dowjones
        MILANO (MF-DJ)--Serve "una norma anti-elusiva di carattere generale che, codificando il principio dell'abuso del diritto elaborato dalla giurisprudenza sia interna sia comunitaria, dovra' consentire di contrastare i comportamenti elusivi nell'ambito di tutti i settori impositivi applicando, al contempo, le medesime garanzie concesse al contribuente previste dall'articolo 37 del Dpr 600 del 1973".
        Lo ha detto, scrive MF, Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate chiedendo al parlamento di legiferare sull'abuso di diritto. Di tentativi di regolamentazione dell'abuso del diritto, in realta', ne sono stati fatti diversi in Parlamento con iniziative bipartisan, ma sono sempre finiti su un binario morto. Adesso pero', una regolamentazione potrebbe trovare spazio nel pacchetto fiscale che potrebbe essere inserito o nel ddl di stabilita' o nel decreto per lo sviluppo.
        Durante il ciclo di audizioni sulla riforma fiscale che si sta tenendo tra Camera e Senato, in molti hanno chiesto che la fissazione di paletti all'abuso del diritto fosse una delle priorita' della riforma. "Gli investimenti esteri", ha spiegato per esempio Giuseppe Mussari durante la sua audizione a Montecitorio, "rifuggono da situazioni di incertezza. In questo contesto", ha aggiunto, "un importante passo potra' essere rappresentato da un intervento normativo esplicito che definisca l'abuso del diritto e la relativa procedura di contestazione per rendere chiaro il confine tra l'indebito vantaggio fiscale e il legittimo risparmio d'imposta, cioe' la possibilita' di scegliere tra gli strumenti a disposizione quello che consente di minimizzare gli oneri per le imprese nel rispetto delle norme tributarie". red/vit

        (END) Dow Jones Newswires

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          Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
          Fisco: Befera chiede regole sull'abuso di diritto (MF)


          Dowjones
          MILANO (MF-DJ)--Serve "una norma anti-elusiva di carattere generale che, codificando il principio dell'abuso del diritto elaborato dalla giurisprudenza sia interna sia comunitaria, dovra' consentire di contrastare i comportamenti elusivi nell'ambito di tutti i settori impositivi applicando, al contempo, le medesime garanzie concesse al contribuente previste dall'articolo 37 del Dpr 600 del 1973".
          Lo ha detto, scrive MF, Attilio Befera, direttore dell'Agenzia delle entrate chiedendo al parlamento di legiferare sull'abuso di diritto. Di tentativi di regolamentazione dell'abuso del diritto, in realta', ne sono stati fatti diversi in Parlamento con iniziative bipartisan, ma sono sempre finiti su un binario morto. Adesso pero', una regolamentazione potrebbe trovare spazio nel pacchetto fiscale che potrebbe essere inserito o nel ddl di stabilita' o nel decreto per lo sviluppo.
          Durante il ciclo di audizioni sulla riforma fiscale che si sta tenendo tra Camera e Senato, in molti hanno chiesto che la fissazione di paletti all'abuso del diritto fosse una delle priorita' della riforma. "Gli investimenti esteri", ha spiegato per esempio Giuseppe Mussari durante la sua audizione a Montecitorio, "rifuggono da situazioni di incertezza. In questo contesto", ha aggiunto, "un importante passo potra' essere rappresentato da un intervento normativo esplicito che definisca l'abuso del diritto e la relativa procedura di contestazione per rendere chiaro il confine tra l'indebito vantaggio fiscale e il legittimo risparmio d'imposta, cioe' la possibilita' di scegliere tra gli strumenti a disposizione quello che consente di minimizzare gli oneri per le imprese nel rispetto delle norme tributarie". red/vit

          (END) Dow Jones Newswires

          sarebbe inutile e una gran perdita di tempo cercare di codificare l'abuso del diritto, basterebbe invece trovare e perseguire per le norme interne UNA DEFINIZIONE UNITARIA, UNA INTERPRETAZIONE AUTENTICA.
          (mie elucubrazioni mentali, anche un pò demagogiche: In Italia fatta la legge TROVATO L'INGANNO).
          Cosi, invece di fare NUOVE leggi per "definire" o "circoscrivere" l'abuso del diritto(ma creando sicuramente tanta confusione), dovrebbero correggere quelle che già ci sono, con interpretazioni UNIVOCHE E UNIDIREZIONALI di tutti gli organi coinvolti (compresa la Cassazione, un es. per tutti l'indennità suppletiva di clientela)

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            Originariamente inviato da Christian_Funzionario_AE Visualizza il messaggio
            colgo l'occasione per estrarre una domanda a risposta "aperta", dai post dei 2 bravi studiosi (beati voi che avete il tempo di farlo con calma e bene) ma invito gli stessi ad aspettare che siano gli altri a rispondere (sono sicuro che vuoi conoscete la risposta)

            che differenza c'è tra evasione ed elusione?

            1) evade chi effettua operazioni atte a determinare un risparmio di imposta;

            2) elude colui che non emette scontrino;

            3) elude chi vende le partecipazioni di una newco anzichè l'immobile in esso contenuto.
            Per me è la 3).
            Grazie, Chris, anche per la citazione di Socrate! ...Almeno la speranza in un briciolo di saggezza!!!

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              Originariamente inviato da Christian_Funzionario_AE Visualizza il messaggio
              colgo l'occasione per estrarre una domanda a risposta "aperta", dai post dei 2 bravi studiosi (beati voi che avete il tempo di farlo con calma e bene) ma invito gli stessi ad aspettare che siano gli altri a rispondere (sono sicuro che vuoi conoscete la risposta)

              che differenza c'è tra evasione ed elusione?

              1) evade chi effettua operazioni atte a determinare un risparmio di imposta;

              2) elude colui che non emette scontrino;

              3) elude chi vende le partecipazioni di una newco anzichè l'immobile in esso contenuto.
              la risposta giusta è la 3... la 1) è un esempio di comportamento lecito, o al massimo di elusione, la 2) un esempio di evasione.

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                Originariamente inviato da Christian_Funzionario_AE Visualizza il messaggio
                colgo l'occasione per estrarre una domanda a risposta "aperta", dai post dei 2 bravi studiosi (beati voi che avete il tempo di farlo con calma e bene) ma invito gli stessi ad aspettare che siano gli altri a rispondere (sono sicuro che vuoi conoscete la risposta)

                che differenza c'è tra evasione ed elusione?

                1) evade chi effettua operazioni atte a determinare un risparmio di imposta;

                2) elude colui che non emette scontrino;

                3) elude chi vende le partecipazioni di una newco anzichè l'immobile in esso contenuto.
                opto anche io per la 3

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                  Originariamente inviato da ale_77 Visualizza il messaggio
                  Per me è la 3).
                  Grazie, Chris, anche per la citazione di Socrate! ...Almeno la speranza in un briciolo di saggezza!!!

                  si la 3, ma un perchè non lo vogliamo aggiungere? quale è il motivo che spinge un soggetto (possono essere di vario tipo) a realizzare il disegno descritto nella risposta??

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                    Originariamente inviato da Christian_Funzionario_AE Visualizza il messaggio
                    sarebbe inutile e una gran perdita di tempo cercare di codificare l'abuso del diritto, basterebbe invece trovare e perseguire per le norme interne UNA DEFINIZIONE UNITARIA, UNA INTERPRETAZIONE AUTENTICA.
                    (mie elucubrazioni mentali, anche un pò demagogiche: In Italia fatta la legge TROVATO L'INGANNO).
                    Cosi, invece di fare NUOVE leggi per "definire" o "circoscrivere" l'abuso del diritto(ma creando sicuramente tanta confusione), dovrebbero correggere quelle che già ci sono, con interpretazioni UNIVOCHE E UNIDIREZIONALI di tutti gli organi coinvolti (compresa la Cassazione, un es. per tutti l'indennità suppletiva di clientela)

                    OLE'

                    «si ritiene che esista un conflitto nell'applicazione della norma tributaria quando si evita in maniera totale o parziale la realizzazione del fatto imponibile o si riduce la base imponibile o i debiti verso lo stato mediate atti in cui concorrano le seguenti circostanze: siano notoriamente artificiosi o impropri per il conseguimento del risultato ottenuto; o che, dal loro utilizzo, non risultino effetti giuri«si ritiene che esista un conflitto nell'applicazione della norma tributaria quando si evita in maniera totale o parziale la realizzazione del fatto imponibile o si riduce la base imponibile o i debiti verso lo stato mediate atti in cui concorrano le seguenti circostanze: siano notoriamente artificiosi o impropri per il conseguimento del risultato ottenuto; o che, dal loro utilizzo, non risultino effetti giuridici o economici rilevanti, rispetto al risparmio fiscale e dagli effetti che si sarebbero ottenuti con atti usuali o propri».

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                      Originariamente inviato da rol Visualizza il messaggio
                      ole'

                      «si ritiene che esista un conflitto nell'applicazione della norma tributaria quando si evita in maniera totale o parziale la realizzazione del fatto imponibile o si riduce la base imponibile o i debiti verso lo stato mediate atti in cui concorrano le seguenti circostanze: Siano notoriamente artificiosi o impropri per il conseguimento del risultato ottenuto; o che, dal loro utilizzo, non risultino effetti giuri«si ritiene che esista un conflitto nell'applicazione della norma tributaria quando si evita in maniera totale o parziale la realizzazione del fatto imponibile o si riduce la base imponibile o i debiti verso lo stato mediate atti in cui concorrano le seguenti circostanze: Siano notoriamente artificiosi o impropri per il conseguimento del risultato ottenuto; o che, dal loro utilizzo, non risultino effetti giuridici o economici rilevanti, rispetto al risparmio fiscale e dagli effetti che si sarebbero ottenuti con atti usuali o propri».


                      non si capisce niente....ole' :d

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