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L'angolo di ROL
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I compensi versati dai professionisti a soggetti terzi - come il coniuge o altri autonomi in possesso di partita Iva - possono finire nel mirino del fisco, se vengono dedotti con troppa leggerezza.
Il criterio generale è quello - noto - secondo cui deve trattarsi di oneri inerenti, cioè sostenuti nell’esercizio dell’attività di lavoro autonomo. Nel caso del coniuge, però, l’agenzia delle Entrate potrebbe - ad esempio - sostenere e dimostrare che nessuna prestazione è stata eseguita. Inoltre potrebbe ipotizzare che la fatturazione da un coniuge a un altro sia stata effettuata con il solo intento di ridurre il peso della tassazione (nel caso che in cui uno dei due sia soggetto all’applicazione di un’aliquota marginale inferiore, rispetto al titolare dello studio).
La prova della mancanza di inerenza sarà esclusivamente a carico dell’Agenzia che dovrà effettuare una valutazione caso per caso del rapporto instaurato e delle modalità di svolgimento della prestazione. Sarà, quindi, opportuno che i professionisti adottino degli accorgimenti in modo da essere nelle condizioni di contrastare le contestazioni da parte del fisco.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioI compensi versati dai professionisti a soggetti terzi - come il coniuge o altri autonomi in possesso di partita Iva - possono finire nel mirino del fisco, se vengono dedotti con troppa leggerezza.
Il criterio generale è quello - noto - secondo cui deve trattarsi di oneri inerenti, cioè sostenuti nell’esercizio dell’attività di lavoro autonomo. Nel caso del coniuge, però, l’agenzia delle Entrate potrebbe - ad esempio - sostenere e dimostrare che nessuna prestazione è stata eseguita. Inoltre potrebbe ipotizzare che la fatturazione da un coniuge a un altro sia stata effettuata con il solo intento di ridurre il peso della tassazione (nel caso che in cui uno dei due sia soggetto all’applicazione di un’aliquota marginale inferiore, rispetto al titolare dello studio).
La prova della mancanza di inerenza sarà esclusivamente a carico dell’Agenzia che dovrà effettuare una valutazione caso per caso del rapporto instaurato e delle modalità di svolgimento della prestazione. Sarà, quindi, opportuno che i professionisti adottino degli accorgimenti in modo da essere nelle condizioni di contrastare le contestazioni da parte del fisco.
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