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nomignolo del testo del Cerbioni ;-)
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Un grande classico Consulenze in cambio dei lavori alla villa
È qui che Giuseppe Liistro, ingegnere e responsabile dell’area manutenzione di Gesap, la società concessionaria dell’aeroporto, secondo l’accusa s’è lasciato corrompere per favorire l’imprenditore Giuseppe Giambianco: lo aiutava a ottenere “in via diretta e fiduciaria” una “pluralità di contratti di consulenza e progettazione” senza “alcuna selezione comparativa con altri operatori”. In cambio avrebbe accettato la progettazione “in forma del tutto gratuita” o “a condizioni di indebito favore” dell’ammodernamento della sua villa a Terrasini. È su questo che indagano la Procura di Palermo e la Squadra mobile diretta da Rodolfo Ruperti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/prem...mazzetta-tour/
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Quest’ultimo è il regno della dirigente Angela Nicoletta, accusata di corruzione per aver favorito l’imprenditore Francesco Bagalà, ritenuto vicino alla cosca Piromalli. È attorno a lei che, secondo la ricostruzione della Guardia di Finanza, ruotava il sistema degli appalti. In cambio di cosa? Bagalà salda un debito che il fratello della donna, Pasquale detto “Rocco”, aveva contratto con un usuraio della zona. E un paio di incarichi – sempre per il fratello – per circa 105 mila euro.
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Robin Hood rubava ai ricchi per donare ai poveri? Salerno aveva escogitato ben altro. Durante il suo mandato, doveva preoccuparsi delle famiglie disagiate, ma da assessore s’è occupato della società finanziariaCooperfin. Le famiglie povere, infatti, avrebbero dovuto utilizzare dei fondi comunitari che, in origine, dovevano essere gestiti dalla finanziaria regionale “Fincalabra”. Salerno – chissà perché – decide che a gestirli sia un’altra società in house dell’ente: “Calabria Etica”. Il punto è che Calabria Etica, al contrario di Fincalabra, non ha i requisiti per gestire i fondi. E così, a sua volta, deve affidarsi a un’altra finanziaria: la Cooperfin. Per una strana combinazione, si scopre che a sua volta, la Cooperfin, finanzia a Salerno un prestito da 230 mila euro.
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioRobin Hood rubava ai ricchi per donare ai poveri? Salerno aveva escogitato ben altro. Durante il suo mandato, doveva preoccuparsi delle famiglie disagiate, ma da assessore s’è occupato della società finanziariaCooperfin. Le famiglie povere, infatti, avrebbero dovuto utilizzare dei fondi comunitari che, in origine, dovevano essere gestiti dalla finanziaria regionale “Fincalabra”. Salerno – chissà perché – decide che a gestirli sia un’altra società in house dell’ente: “Calabria Etica”. Il punto è che Calabria Etica, al contrario di Fincalabra, non ha i requisiti per gestire i fondi. E così, a sua volta, deve affidarsi a un’altra finanziaria: la Cooperfin. Per una strana combinazione, si scopre che a sua volta, la Cooperfin, finanzia a Salerno un prestito da 230 mila euro.
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Da Vibo, infine, si consiglia un salto a Lamezia Terme. Nel suo aeroporto, gestito dalla Sacal, chiedete di partecipare ai tirocini (pagati) per la formazione. Le “mazzette”, questa volta, si trovano nell’aula della formazione. In cambio dell’inserimento di alcuni nominativi, nella piattaforma Garanzia Giovani, dalla quale sarebbero stati attinti i tirocinanti, Angelina Astorino – referente del Centro Provinciale per l’impiego di Catanzaro – incassava la promessa che suo figlio avrebbe partecipato ai corsi della Sacal. In compagnia dei nominativi indicati dal presidente della stessa Sacal, Massimo Colosimo, e altri funzionari.
Risultato: tutti accusati di corruzione.
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