Bruciare è la bonifica criminale per eccellenza: si brucia per fare spazio a discariche e ad aree in cui si potrebbe stoccare di tutto. Si brucia perché così le discariche abusive si consumano e bruciando alberi si ha più spazio per poter scavare e creare nuove discariche. L'Italia brucia perché le agenzie private, che forniscono sicurezza e monitoraggio del territorio, vengano ingaggiate e preferite alla sicurezza pubblica. Se non si appalta la sicurezza di un'area boschiva a specifiche agenzie private, la vendetta è il fuoco. Ma l'Italia brucia anche per molti altri motivi, privati e di rivalsa personale. Il fuoco viene appiccato, come mostrano le recenti indagini dei carabinieri, anche per un permesso edilizio non concesso, un divieto di caccia applicato ad aree adibite alla caccia per anni. Ed ecco che il fuoco diventa per organizzazioni criminali, gruppi di pressione e singoli cittadini la soluzione, e lo diventa perché è ormai chiaro che lo Stato non ha possibilità di far fronte all'emergenza. Chiunque voglia oggi esercitare un'azione di ricatto sa che con il fuoco può farlo
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L'angolo di ROL
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Quindi nonostante la notizia attiri molti click, e tutti i media possibili l'abbiano riportata, non esistono gattini infiammati che correndo devastano intere aree boschive, niente autocombustione o sigarette accese, ma inneschi chimici preparati ad arte e posizionati laddove è più difficile arrivare
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Ogni zona ha i suoi gruppi criminali che bruciano. Bande che vogliono ottenere appalti in cambio della sicurezza delle zone boschive (o mi dai l'appalto o brucio tutto); clan che attraverso il fuoco rendono inedificabili i terreni da cui vogliono ottenere percentuali sulle concessioni edilizie e i lavori di costruzione; e ancora con il fuoco le organizzazioni trasformano parchi nazionali in spazi ideali per le discariche abusive (da materiale plastico a stoffe, rifiuti speciali il cui smaltimento comporta oneri che le aziende aggirano appaltando alla camorra)
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioArenata la lista dei paradisi fiscali. Base imponibile consolidata in discussione dal 2011 – La lista comune delle “giurisdizioni non cooperative“, vale a dire i potenziali paradisi fiscali, avrebbe dovuto essere completata entro la fine del 2016: invece il progetto si è arenato alla selezione dei criteri, delle linee guida e delle “misure difensive” da adottare.
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Clan mafiosi e pedinamenti: bufera sul capo dei vigili di Milano, Antonio Barbato, e sul consigliere D'Alfonso
http://www.milanotoday.it/cronaca/barbato-indagine.html
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Palermo, nel mirino della Finanza cessioni e operazioni di bilancio sopette: 8 indagati
„ Dall'affare Dybala alla cessione del marchio, i bilanci del Palermo ai raggi X
Sarebbero 8 gli indagati nell'inchiesta che coinvolge Zamparini, il figlio Paolo Diego e una società lussemburghese. Le ipotesi di reato sono di riciclaggio, autoriciclaggio, appropriazione indebita e falso in bilancio
http://www.palermotoday.it/cronaca/i...i-bilanci.html
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Palermo, nel mirino della Finanza cessioni e operazioni di bilancio sopette: 8 indagati
„Tra le pieghe di queste cessioni e dall’iscrizione di tali crediti nei bilanci ci sarebbero, secondo l’accusa, alcuni movimenti fittizi studiati a tavolino per realizzare plusvalenze solo sulla carta utili per fare quadrare i conti. A ciò si aggiunge la mancanza di un bilancio consolidato in virtù del fatto che le tre società fanno capo, in un modo o nell’altro, al presidente Maurizio Zamparini.“
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