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L'angolo di ROL

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    Brava Rossella....

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      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio

      Non ho capito se quella raccolta di atti desecretata dal CSM rappresenti tutti gli atti o solo quelli più "significativi".....


      La mole complessiva di tali scritti è risultata tanto ampia da imporre la rinunzia al desiderio iniziale di una pubblicazione unica, omnicomprensiva.

      Per conseguenza, data anche la ristrettezza dei tempi a disposizione e la difficoltà operativa di generare, da subito, una collana di volumi, si è preferito procedere ad un’iniziale selezione degli stessi, onde procedere ad una prima pubblicazione, offerta in occasione del venticinquennale della strage.

      A questo fine, sono, da un lato, stati scelti, gli atti più significativi, sotto il profilo contenutistico, rispetto ai momenti più delicati e cruciali del percorso di Giovanni Falcone, dall’altro lato, si è accordata preferenza ai documenti mai mostrati all’esterno, e dunque, meritevoli di più immediata ostensione.
      .......................

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        speriamo non tra 25 anni......

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          http://www.archivioantimafia.org/giornali/csmunito.pdf

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            Il Giornale di Sicilia dipingeva i giudici antimafia come “comiche figure” in pose da novelli supereroi a caccia di pubblicità, meriti e riconoscimenti.
            [Giornale di Sicilia, 30 giugno 1986]

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              Ed ecco l’estratto di un altro articolo: “Sui grandi processi alla mafia si è dovuta riscontrare non la grandezza di istruttorie mirate e ricche di prove, ma l’ampollosità di messinscena dimostrative, destinate a polverizzarsi sotto i colpi di quel po’ che è rimasto dello stato di diritto”.
              [Giornale di Sicilia, 16 novembre 1986]

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                Grande delusione il 10 gennaio 1987 destò in Falcone l’articolo intitolato “I professionisti dell’antimafia” pubblicato da Leonardo Sciascia sul Corriere della Sera. Lo scrittore siciliano accusava certi magistrati di carrierismo e si scagliava in particolare contro Paolo Borsellino.

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                  Pochi mesi prima delle stragi Lino Jannuzzi sul Giornale di Napoli scriveva così: “E’ una coppia la cui strategia, passati i primi momenti di ubriacatura per il pentitismo e per i maxiprocessi, ha approdato al più completo fallimento: sono Falcone e De Gennaro i maggiori responsabili della dèbacle dello stato di fronte alla mafia”.

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                    E Repubblica? Il 9 gennaio del 1992 (134 giorni prima della bomba) il quotidiano la Repubblica pubblicava un articolo dal titolo “Falcone, che peccato…” a firma di Sandro Viola: “Da qualche tempo sta diventando difficile guardare al giudice Falcone col rispetto che s’era guadagnato. Egli è stato preso, infatti, da una febbre di presenzialismo. Sembra dominato da quell’impulso irrefrenabile a parlare, che oggi rappresenta il più indecente dei vizi nazionali. Quella smania di pronunciarsi, di sciorinare sentenze sulle pagine dei giornali o negli studi televisivi, che divora tanti personaggi della vita italiana – a cominciare, sfortunatamente per la Repubblica, dal Presidente della Repubblica – spingendoli a gareggiare con i comici del sabato sera, con il prof. Sgarbi, con i leaders di partito, con i conduttori di talk show, con gli allenatori di calcio, insomma con tutti coloro che ci affliggono quotidianamente, nei giornali e nelle televisioni, con le loro fumose, insopportabili logorree”. Eccetera eccetera eccetera.

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                      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                      E Repubblica? Il 9 gennaio del 1992 (134 giorni prima della bomba) il quotidiano la Repubblica pubblicava un articolo dal titolo “Falcone, che peccato…” a firma di Sandro Viola: “Da qualche tempo sta diventando difficile guardare al giudice Falcone col rispetto che s’era guadagnato. Egli è stato preso, infatti, da una febbre di presenzialismo. Sembra dominato da quell’impulso irrefrenabile a parlare, che oggi rappresenta il più indecente dei vizi nazionali. Quella smania di pronunciarsi, di sciorinare sentenze sulle pagine dei giornali o negli studi televisivi, che divora tanti personaggi della vita italiana – a cominciare, sfortunatamente per la Repubblica, dal Presidente della Repubblica – spingendoli a gareggiare con i comici del sabato sera, con il prof. Sgarbi, con i leaders di partito, con i conduttori di talk show, con gli allenatori di calcio, insomma con tutti coloro che ci affliggono quotidianamente, nei giornali e nelle televisioni, con le loro fumose, insopportabili logorree”. Eccetera eccetera eccetera.
                      http://www.nanopress.it/wp-content/u...o-394x1024.jpg

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                      Sto operando...
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