annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

L'angolo di ROL

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi



    Proprio la stangata incassata a luglio del 2014 deve avere convinto i sei imputati a scendere a miti pretese. Prima la “collaborazione” avanzata dai fratelli Angelo Della Gatta e Pasquale Della Gatta - ritenuti i principali responsabili del crac e condannati in primo grado a 17 anni e 2 mesi - e ora la messa a disposizione da parte dell’erede del capitano Michele Iuliano del tesoretto custodito in Svizzera. Un’ipotesi avanzata già da alcuni mesi, ma ora formalizzata davanti ai giudici della IV sezione della corte d’appello di Napoli. A cui la difesa di Giovanna Iuliano e Maria Luigia Lembo hanno consegnato tutta la documentazione relativa alle trattative in dirittura d’arrivo con la curatela fallimentare per la restituzione dei circa 10 milioni del trust.

    http://www.metropolisweb.it/news/dei...olo/29012.html

    Commenta


      http://www.ilgazzettino.it/italia/cr...i-2441081.html

      Commenta


        click.....

        http://www.ilfattoquotidiano.it/2017...malta/3589431/

        Commenta


          http://quifinanza.it/soldi/briatore-...trolli/121486/

          ognuno ha il suo pascolo......torna a casa Briatore

          Commenta


            voleva fare l'affare....aspettavano a lui...

            Commenta


              REGGIO CALABRIA Hanno permesso al clan Alampi di continuare a disporre delle aziende che la magistratura aveva sequestrato, garantendo al boss un fluido sistema di comunicazione fra il carcere e l'esterno. Per questo motivo, due avvocati, Giulia Dieni e Giuseppe Putortì, e un amministratore giudiziario, Rosario Spinella, nel luglio scorso tutti condannati a 8 anni di carcere per associazione mafiosa, sono stati destinatari di un provvedimento di sequestro beni del valore di 1 milione di euro. Veri e propri “postini” del clan, i due legali per i giudici hanno svolto un ruolo fondamentale, permettendo a Matteo Alampi di continuare a gestire gli affiliati rimasti in libertà, cui arrivavano regolarmente ordini emessi dal boss in carcere e filtrati agevolmente dagli avvocati. Non meno importante – è emerso dal procedimento – è stato il ruolo svolto dall’ex amministratore giudiziario Rosario Spinella, commercialista di professione, per questo scelto nei primi anni Duemila per gestire le quattro aziende confiscate all’epoca ad Alampi. Un provvedimento che il clan è riuscito a dribblare proprio grazie a Spinella, il quale consentiva la presenza quasi quotidiana del capocosca Giovanni Alampi presso la sede delle imprese, permettendogli di intromettersi nelle scelte aziendali, come di ordinare l’assunzione di personale gradito. In più, l’azienda è stata progressivamente svuotata e utilizzata esclusivamente per il nolo a freddo dei mezzi d'opera a tutto vantaggio della Rossato Sud e del Consorzio Stabile Airone Sud, società riconducibili agli stessi Alampi. Le due società fatturavano operazioni inesistenti o emettevano fatture ben al di sopra delle reali spese per creare il nero necessario per le necessità del clan o per "retribuire" la cosca territorialmente competente, quando i lavori si svolgevano fuori dall'area di competenza degli Alampi. Un affare – hanno scoperto i finanzieri – anche per l’amministratore giudiziario Rosario Spinella, che si è anche indebitamente appropriato di somme presenti sui conti correnti delle predette confiscate per il pagamento a sé stesso di parcelle relative a prestazioni professionali per le quali era già stato remunerato dall’autorità giudiziaria. Tutti elementi portati all’attenzione dei giudici della sezione Misure di prevenzione del Tribunale, che ha accolto la richiesta della Dda, disponendo il sequestro di 220 mila euro a Giulia Dieni, 569mila a Giuseppe Putortì e 193.685,26 a Rosario Spinella.


              http://www.corrieredellacalabria.it/...professionisti

              Commenta


                JONNY | L'agente che faceva il postino del boss

                Tra i fermati c'è un poliziotto in servizio nel carcere di Siano. Aveva il compito di trasportare i pizzini di Salvatore Nicoscia agli imprenditori vicini al clan Arena

                http://www.corrieredellacalabria.it/...stino-del-boss

                Commenta


                  Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                  http://quifinanza.it/soldi/briatore-...trolli/121486/

                  ognuno ha il suo pascolo......torna a casa Briatore
                  Capito Rol? Quel che ci vuole è un' Italia a misura di ricco! Meglio ancora: un mondo a misura di ricco!

                  Commenta


                    Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio

                    Capito Rol? Quel che ci vuole è un' Italia a misura di ricco! Meglio ancora: un mondo a misura di ricco!
                    Ciao Strelizia.
                    Le politiche fiscali che si apprestano a varare i vari governi mi dicono che ormai nessuno più creda alla UE....(purtroppo)

                    Commenta


                      certamente dopo un primo periodo di rodaggio tutti si sarebbero aspettati una UE diversa......invece

                      Commenta

                      Sto operando...
                      X