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L'angolo di ROL
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Rimane solo la prescrizione, nell’ultimo processo per lo scandalo Mose, sei anni dopo, la grande retata per le mazzette pagate da Giovanni Mazzacurati, presidente del Consorzio Venezia Nuova, a politici, finanzieri, magistrati e funzionari del Magistrato alle Acque. La Cassazione ha messo il sigillo definitivo sui ricorsi presentati dall’ex sindaco di Venezia, l’avvocato Giorgio Orsoni, e dall’imprenditore romano Erasmo Cinque. Per entrambi a decidere è stato il trascorrere del tempo. E questo ha fatto commentare al pubblico ministero Stefano Ancilotto, oggi procuratore aggiunto a Venezia: “Se avessimo dovuto processare l’ex governatore del Veneto, Giancarlo Galan, e l’ex assessore regionale Renato Chisso, non saremmo arrivati in tempo. Ma questa sentenza dimostra la correttezza dell’accusa. Orsoni ha preso i soldi in nero e ciò è un reato”.
https://www.ilfattoquotidiano.it/202...inque/5977125/
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggiochi agisce con rischio calcolato e chi senza rischio
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Becciu avrebbe in qualche modo favorito alcuni suoi familiari: il condizionale è d'obbligo, ma questo è l'aspetto su cui sembra si stiano concentrando gli inquirenti:"...la procura di Roma - si legge sull'Adnkronos, che ha ripercorso quanto scritto su Repubblica - ha ricevuto una nuova rogatoria che chiede di fare chiarezza su alcuni dei rapporti, familiari ma anche economici, che hanno causato la rottura tra papa Francesco e il cardinale. E la strada porta dritta ai fratelli del religioso". Ma quali sono questi "rapporti economici"?
https://www.dagospia.com/rubrica-29/...ato-250678.htm
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La manovra per isolare il castello ed impedire accessi indesiderati è infatti arrivata tardi e soprattutto quando i lanzichenecchi virtuali avevano già depredato gli archivi elettronici
Sinceramente dispiaciuto di dover smentire certa “stampa confortante”, mi addolora ancor più prendere atto che l’artigianalità dell’azienda leader del cosiddetto “eyewear” sia rimasta presente nella gestione del proprio sistema nervoso rappresentato da computer e reti indifesi a dispetto delle incombenti minacce.
La circostanza più sgradevole (anche se non esiste una hit-parade della sfiga) è il “data leaking”, ovvero la sottrazione di dati che è avvenuta in danno non solo di Luxottica ma anche e soprattutto delle persone le cui informazioni non erano adeguatamente protette.
In pratica chi si è intrufolato nei sistemi informatici, prima di vandalizzarli, ha provveduto a fare copia dei giganteschi database.
Non contento di tutto ciò, la banda di hacker artefice della malefatta ha ritenuto opportuno non tenere segreta l’entità del proprio malloppo. E così la masnada tedesca dei “Nefilim” ha pubblicato sul darkweb due imponenti gruppi di file corrispondenti al bottino sgraffignato alla Direzione per le Risorse Umane e al Dipartimento finanziario di Luxottica, vale a dire dati personali (anche sensibili) relativi ai dipendenti e informazioni riservate che potrebbero consentire di fare i conti in tasca all’azienda.
https://www.dagospia.com/rubrica-29/...uot-250656.htm
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggioeh già...la mia condanna ....., vedere le cose in largo anticipo
e mo che attacca ...cantanapoli......
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