Il capo della Polizia, nel suo intervento in videoconferenza con i vari Paesi aderenti al progetto I-Can (Interpol cooperation against ‘Ndrangheta), spiega che la mafia calabra “punta alla possibilità di entrare nelle società che gestiscono la produzione” di farmaci e vaccini.
Il capo della Polizia, nel suo intervento in videoconferenza con i vari Paesi aderenti al progetto I-Can (Interpol cooperation against ‘Ndrangheta), spiega che la mafia calabra “punta alla possibilità di entrare nelle società che gestiscono la produzione” di farmaci e vaccini.
Dalle indagini è emerso che Pesce avrebbe “riciclato e reinvestito i propri guadagni illeciti in fondi gestiti da una società d’investimento lussemburghese” e finanziando “numerose imprese” a lui riconducibili, tutte attive nel centro-nord: “un ristorante a Forte dei Marmi, una cava di marmo, una sartoria ed un concessionario di autovetture” a Carrara e due società di recupero crediti e intermediazione immobiliare con sede a Milano.
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