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L'angolo di ROL
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
motivazione dell'avviso di accertamento
valutazioni dell'ufficio al pvc gdf
prove a supporto dell'avviso ai accertamento
onere della prova in tema di falsa fatturazione
casi pratici di esterovestizione (postando alcuni casi pratici -notizie di oggi)
se mi dici che sono troppe cose...mi sa che stai messa male...
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Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
Ti sto sempre a rincorrere, solo questo. E le letture sono lunghe. Preferirei pure interagire...
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
devi prima studiare per interagire
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Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio
Guarda che questa roba la sto ripassando...
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Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
e allora interagisci
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L’articolo 7 della Legge n.212/2000, pertanto, ha inteso assecondare e fare propria una nozione di motivazione, comprendente non solo le ragioni di diritto, ma anche i presupposti di fatto, e soprattutto, i passaggi logici che conducono dalle acquisizioni istruttorie alla decisione finale dell’Amministrazione.
Preliminarmente, giova sottolineare che il Legislatore, con l’approvazione della legge 27 luglio, n. 212 del 2000, contenente le disposizioni in materia di Statuto dei diritti del contribuente, ha inteso mettere ordine e venire incontro alle difficoltà interpretative in cui si imbatteva chiunque avesse a che fare con il complesso apparato normativo fiscale, composto da una molteplicità di fonti legislative e regolamentari.
Secondo quanto affermato, al primo comma, dell’articolo 1, le disposizioni dello Statuto, emanate in attuazione degli articoli 3, 23, 53, e 97 della Costituzione, “costituiscono principi generali dell’ordinamento tributario e possono essere derogate o modificate solo espressamente e mai da leggi speciali”.
l’articolo 7 della legge n. 212/2000 cit. rubricato: “chiarezza e motivazione degli atti”.
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(le norme dello Statuto dei diritti del contribuente sono norme di attuazione dei principi costituzionali fissati dagli articoli 3, 23, 53 e 97 della Costituzione e, sono, quindi, “norme di rango costituzionale”, applicabili, in virtù dell’interpretazione adeguatrice, sia ai rapporti sorti prima dell’entrata in vigore della Legge n. 212/2000 cit., sia a rapporti fra contribuente ed ente impositore diverso dall’Amministrazione dello Stato, sia a elementi di imposizione diversi da sanzioni e interessi.)
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