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L'angolo di ROL

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    esempio numerico..

    ATTIVITA' NON COMMERCIALI
    quote associative 200
    attività con corrispettivi non superiori ai costi 100
    raccolta fondi occasionale 100
    contributi erogati da p.a per lo svolgimento attività di interesse generale 250
    valore normale cessioni e prestazioni attività non commerciale 150
    TOTALE PROVENTI NON COMMERCIALI = 800

    ATTIVITA' COMMERCIALI
    attività con corrispettivi superiori ai costi effettivi svolte in forma d'impresa 300
    contributi erogati da p.a per lo svolgimento attività commerciali 20
    TOTALE RICAVI COMMERCIALI = 320


    ATTIVITA' NEUTRE
    sponsorizzazioni 500
    TOTALE PROVENTI CHE NON CONCORRONO A QUALIFICAZIONE FISCALE ENTE = 500

    secondo il criterio della prevalenza quantitativa art 79 comma 5 poichè i proventi istituzionali sono maggiori dei ricavi commerciali non si verifica nessun mutamento nello status dell'ente che conserva dunque la natura di ente non commerciale.
    Ultima modifica di ROL; 13-01-2020, 16:39.

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      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio

      ricordati però che determinano il reddito complessivo come sommatoria di redditi....
      L'ENTE NON COMMERCIALE E' UN IBRIDO--->

      determinano il reddito secondo le regole delle categorie irpef e sono poi soggetti ad imposta proporzionale (appunto ires...)

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        Originariamente inviato da strelizia Visualizza il messaggio

        Questo se il soggetto è una società commerciale; se invece fosse una società non commerciale i proventi derivanti da immobili patrimonio sarebbero reddito fondiario, anche se la società producesse anche redditi d'impresa?
        ma come cazz. port sti capelli ?

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          https://www.ecnews.it/beni-relativi-allimpresa/

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            Per detti beni, esclusi quelli appartenenti all’imprenditore, opera una presunzione “assoluta”.

            Oltre ai beni sopra elencati risultano essere considerati relativi all’impresa per scelta dell’imprenditore quei beni contenuti nell’inventario come relativi all’impresa, ossia:

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              Per le società di persone (S.n.c. e S.a.s.), invece, vige una presunzione “assoluta” in base alla quale si considerano relativi all’impresa tutti i beni ad esse appartenenti, salvo quanto stabilito per le società di fatto.

              Tale presunzione è coerente con quanto disposto dall’articolo 6, comma 3, del Tuir, secondo cui i redditi delle S.n.c. e S.a.s., da qualsiasi fonte provengano e quale che sia l’oggetto sociale, sono considerati redditi d’ impresa e sono determinati unitariamente secondo le relative norme.

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                Per quanto riguarda le società di fatto (“assimilabili” alle S.n.c. nel caso in cui svolgano attività commerciali) l’articolo 65, comma 3 del Tuir, ai fini dell’individuazione dei beni relativi all’impresa, prevede una specifica disciplina in quanto non trova applicazione la presunzione assoluta di cui al comma 2.

                Per tali soggetti, quindi, si considerano relativi all’impresa:
                • i beni alla cui produzione o scambio è diretta l’attività di impresa (articolo 85, comma 1, lett. a) del Tuir);
                • le materie prime e sussidiarie, i semilavorati, gli altri beni mobili non strumentali, acquistati o prodotti per essere impiegati nella produzione (articolo 85, comma 1, lett. b) del Tuir);
                • i crediti acquisiti nell’esercizio dell’impresa;
                • i beni mobili/immobili strumentali, compresi quelli iscritti nei pubblici registri a nome dei soci utilizzati esclusivamente come strumentali per l’esercizio dell’impresa. L’utilizzo “promiscuo” degli stessi, esclude, quindi, la possibilità di considerarli relativi all’attività di impresa.

                Ai fini della qualificazione dei beni relativi all’impresa, anche per gli enti non commerciali valgono le regole previste dall’articolo 65 Tuir comma 1 e comma 3-bis dettate per le imprese individuali in rapporto ai beni personali della persona fisica. Quindi, i beni dell’ente non commerciale relativi all’attività di impresa devono essere annotati nell’inventario anche se provenienti dal patrimonio riguardante l’attività istituzionale, a seguito di un mutamento di destinazione.

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                  Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio

                  -----> Gli immobili relativi alle società Ai sensi dell’art. 65, co. 2, TUIR, per presunzione assoluta si considerano relativi all’impresa tutti i beni appartenenti alle società in nome collettivo e alle società in accomandita semplice, salvo quanto previsto per le società di fatto. Tale presunzione risulta applicabile anche con riferimento alle società di capitali, stante il disposto dell’art. 81, co. 1, TUIR, il quale prevede che il reddito complessivo delle società e degli enti commerciali , da qualsiasi fonte provenga, è sempre considerato reddito d’impresa. Pertanto, sulla base delle suddette disposizioni, per le società di persone e di capitali si considerano relativi all’impresa tutti gli immobili che rientrano nella sfera giuridico-patrimoniale delle società stesse.
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                    https://www.abruzzoweb.it/contenuti/...P3imiBnIvEp1vk

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                      https://www.youtube.com/watch?v=bVS0...TvPJ-aUlctxElw

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                      Sto operando...
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