La Cassazione accoglie le doglianze dell’Ufficio, sostenendo che in assenza di qualsiasi prova offerta dalla contribuente, ha errato la Commissione tributaria regionale nel ritenere deducibile il costo sul presupposto che apparisse “verosimile” (nel caso delle provviggioni) o “credibile” (nell’ipotesi di spese per ristoranti e hotel).
https://www.fiscooggi.it/rubrica/giu...i-non-inerenti
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