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Grandissima puntata ieri......
La Raggi iniziasse da qui.....(500 milioni di € all'anno)
Il Direttore Generale di Atac Rettighieri conferma: qualcuno ha tolto le sim dai parcometri.
Incontriamo Piero Tomassi, l’uomo a cui Atac (e non solo) ha affidato manutenzioni parcometri, mentre sperimenta un suo prodotto miracoloso. Ma nel suo passato c’è una sorpresa e ci dice: "Tante volte si mettono i lupi a guardia delle pecore".
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Questa sera (IERI SERA) alle 21.05, su RaiTre, va in onda uno dei lavori dei quali sono più orgoglioso di tutta la mia carriera. Non tanto per l'inchiesta in se (che pure ha richiesto sudore e sangue), quanto per il privilegio d'aver conosciuto un lavoro di squadra come non ne ho mai visto, un'abnegazione ed una condivisione impressionanti, senza le quali non avremmo potuto confezionare a tempo di record un prodotto così unico (almeno per quello che è il mio giudizio).
E' raro, quasi unico in questo ambiente, ritrovarsi alle 4 del mattino in una sala di montaggio a scaricare la puntata, e accorgersi che dopo 20 ore filate di montaggi, sono ancora tutti lì: nessuno è andato a casa, nessuno ha dormito, nessuno si è riposato, nessuno vuole mollare un solo centesimo di secondo di puntata finché non è pronta, anche se il pezzo non è il suo, magari neanche sono in puntata. E' una cosa difficile da spiegare, ma mi sento privilegiato, come poche volte in vita mia.
E' il privilegio d'aver diviso montaggio e tastiera con Sigfrido Ranucci, uno che per spessore e carriera potrebbe starsene seduto a raccogliere senza muovere un dito, invece da due mesi dorme 2 ore a notte, tumulato in redazione per consentire a noi tutti di essere in onda al meglio. Quello d'aver diviso la strada con due dei migliori videomaker che abbia mai visto all'opera, Luigi Montebello
e Alessandro Spinnato, capaci di una fotografia sontuosa, al limite del cinematografico, Diego Magini e Paolo Palermo, pronti a prendersi insulti e spallate ad ogni giorno di ripresa, gente con uno spirito di sacrificio e dedizione che si misura dalle giornate chiuse alle 3 del mattino pur di portare a casa tutto ( e credetemi: trovare qualcuno che giri dopo cena in questo ambiente è roba da caccia al tesoro). Quello d'aver visto all'opera Amalia De Simone, mastino vero, donna di una generosità quasi materna. Quello di aver lavorato con colleghi di razza come Giulio Valesini, Claudia Di Pasquale, Antonella Cignarale. Di Danilo Procaccianti, mio compare, fratello, metà della scrivania ormai da anni, trovo superfluo scrivere. Quello d'aver visto la calma serafica e la genialità delle soluzioni di un regista come Claudio Del Signore. Ma più di tutto, quello d'aver diviso la sala con i migliori montatori dell'azienda (e di questo sono assolutamente certo), : la squadra dei montatori di report, i nostri Serena Hushpuppy Di Pascale e Filippo Gamen, gente capace di generare miracoli autentici con la tastiera, gente capace di restare in sala fino alle 8 del mattino seguente pur di andare in onda, per poi uscire e dirti "ad aver avuto più tempo, avrei cambiato ancora alcune cose". Il privilegio d'aver potuto contare su un produttore come Paola Bisogni e quasi tutta la squadra della produzione di Repor (Greta, Ilaria, che per settimane hanno parlamentato con Autorità e Amministratori, perse tra misure catastali e bilanci) che ha lavorato contemporaneamente su due produzioni pur di non lasciarci mai soli. Il privilegio di assistere alla creazione di una veicolazione completamente nuova sul web da parte di Giuseppe e Silvia. E la cosa di cui sono più orgoglioso: aver visto all'opera le ragazze della scuola di giornalismo di Perugia, che al netto delle 4 lire con cui vengono pagate (noi altri ne abbiamo ricevute 6, non crediate, ma sono pur sempre due lire di più), sono capaci di riconciliarti con questo lavoro, di ricordarti com'era all'inizio, di mostrarti ancora una volta il fuoco che dovrebbe bruciarti dentro ogni giorno. Non hanno mollato mai un solo centimetro, prime ad arrivare, ultime ad andarsene, 16 ore al giorno, a volte 20, senza conoscere sabati o domeniche, per 3 mesi.
Già solo per questo varrebbe la pena guardare la seconda e ultima puntata di REC questo sera. La verità però è che voi tutto questo non lo vedrete: rimarrà una cosa nostra, magnificamente nostra. Quello che vedrete però è un prodotto meraviglioso, diverso (almeno crediamo). Il tentativo di mantenere la schiena dritta, ma anche di raccontarlo mettendo insieme le idee e le potenzialità di tutti, nessuno escluso. Ogni idea, ogni intuizione, in questa squadra conta.
La prima puntata, senza grandi spot o proclami, ci ha regalato un risultato insperato, un 6,30% che di questi tempi vuol dire festa. Stasera sarà più dura, molto più dura. Per questo vi chiedo non solo di guardarci ( Francia - Svizzera quanto potrà mai essere bella???), ma di far veicolare la cosa: ditelo ad amici, parenti, a chiunque. Date un'occhiata, e se nei primi 10 minuti non vi convinciamo, cambiate. Vi assicuro che ne sarà valsa la pena.
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