http://www.picchionews.it/gruppo-cerolini-maxi-sequestro-della-finanza-per-frode-fiscale/
Risolutiva, per l’esatta ricostruzione del sistema di frode utilizzato, si è dimostrata la particolare attenzione rivolta dai verificatori ai mezzi di pagamento. È stato, così, appurato che il tipico flusso finanziario, necessario per regolarizzare le posizioni debitorie derivanti dalla ricezione delle fatture di acquisto, veniva sistematicamente di fatto annullato attraverso cessioni “pro-soluto” di crediti precostituiti con fatture false.
Sulla base di quanto sinora accertato, detto modus operandi, basato essenzialmente sul massiccio ricorso all’emissione e/o utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, con costituzione di falsi crediti IVA, ha consentito agli indagati di operare soprattutto illegittime compensazioni (sia verticali che orizzontali) con debiti d’imposta, permettendo così di ottenere illecitamente, di fatto per il Cerolini, in via primari, risparmi fiscali di rilevante entità. Come ulteriore conseguenza, tale pratica illecita ha determinato anche, per le aziende coinvolte, la possibilità di realizzare politiche commerciali, basate su transazioni a prezzi indebitamente concorrenziali.
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