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concorso agenzia delle entrate 2015 - 892 posti per funzionari amministrativi

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    Gli interventi di manutenzione ordinaria sono quelli che riguardano le opere di riparazione,
    rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere
    in efficienza gli impianti tecnologici esistenti.

    Sono esempi di interventi di manutenzione ordinaria:
    - la sostituzione integrale o parziale di pavimenti e le relative opere di finitura e conservazione;
    - la riparazione di impianti per servizi accessori (impianto idraulico,
    - impianto per lo smaltimento delle acque bianche e nere;
    - rivestimenti e tinteggiature di prospetti esterni senza modifiche dei preesistenti oggetti,
    ornamenti, materiali e colori;
    - rifacimento intonaci interni e tinteggiatura;
    - rifacimento pavimentazioni esterne e manti di copertura senza modifiche ai materiali;
    - sostituzione tegole e altre parti accessorie deteriorate per smaltimento delle acque, rinnovo
    delle impermeabilizzazioni;
    - riparazioni balconi e terrazze, impermeabilizzazione e relative pavimentazioni;
    - riparazione recinzioni;
    - sostituzione di elementi di impianti tecnologici;
    - sostituzione infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, senza modifica della tipologia
    di infisso.

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      Manutenzione straordinaria


      Gli interventi di manutenzione straordinaria riguardano le opere e le modifiche necessarie per
      rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi
      igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità
      immobiliari e non comportino modifiche alle destinazioni d’uso.
      La manutenzione straordinaria si riferisce ad interventi, anche di carattere innovativo, di natura
      edilizia ed impiantistica finalizzati a mantenere in efficienza ed adeguare all’uso corrente l’edificio e
      le singole unità immobiliari, senza alterazione della situazione planimetrica e tipologica
      preesistente, e con il rispetto della superficie, della volumetria e della destinazione d’uso. Si tratta,
      quindi, di interventi innovativi nel rispetto dell’immobile esistente (Circolare 24.02.1998 n. 57, punto
      3.4).
      A titolo esemplificativo, sono ricompresi nella manutenzione straordinaria i seguenti interventi:
      - sostituzione infissi esterni e serramenti o persiane con serrande, con modifica di materiale o
      tipologia di infisso;
      - realizzazione ed adeguamento di opere accessorie e pertinenziali che non comportino aumento
      di volumi o di superfici utili, realizzazione di volumi tecnici, quali centrali termiche, impianti di
      ascensori, scale di sicurezza, canne fumarie;
      - realizzazione ed integrazione di servizi igienico-sanitari senza alterazione dei volumi e delle
      superfici;
      - realizzazione di chiusure o aperture interne che non modifichino lo schema distributivo delle
      unità immobiliari e dell’edificio;
      - consolidamento delle strutture di fondazione e in elevazione;
      - rifacimento vespai e scannafossi;
      - sostituzione di solai interpiano senza modifica delle quote d’imposta;
      - rifacimento di scale e rampe;
      - realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate;
      - sostituzione solai di copertura con materiali diversi dai preesistenti;
      - sostituzione tramezzi interni, senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare;
      - realizzazione di elementi di sostegno di singole parti strutturali.

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        Acquisto di box pertinenziale
        La detrazione può essere concessa anche in caso di acquisto del box se ricorrono
        contemporaneamente le seguenti condizioni:
        - si sia instaurato un rapporto di proprietà o di patto di vendita di cosa futura del parcheggio
        realizzato o in corso di realizzazione;
        - vi sia un vincolo di pertinenzialità con una unità immobiliare, di proprietà del contribuente,
        oppure, se il parcheggio è in corso di costruzione, vi sia una obbligazione per la creazione di un
        vincolo di pertinenzialità con un immobile esistente;
        - siano contabilizzati distintamente i costi imputabili alla sola realizzazione dei parcheggi, e quelli
        relativi ai costi accessori, non ammissibili a beneficio fiscale

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          (prendete solo quello che riteniate utile...)
          Ultima modifica di ROL; 04-05-2016, 21:22.

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            Ai contribuenti che fruiscono della detrazione prevista per gli interventi di recupero del patrimonio
            edilizio è riconosciuta una detrazione per le spese sostenute dal 6 giugno 2013 per l’acquisto di
            mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+, nonché A per i forni, per le
            apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, finalizzati all’arredo dell’immobile
            oggetto di ristrutturazione.
            Tale detrazione, che è stata introdotta dall’articolo 16, comma 2 del D.L. n. 63/2013, è stata
            successivamente prorogata fino al 31/12/2014 dall’articolo 1, comma 139, Legge 27 dicembre
            2013, n. 147 e, successivamente, fino al 31/12/2015 dall’articolo 1, comma 47 della Legge 29
            dicembre 2014, n. 190.
            Poiché non è stato introdotto alcun vincolo temporale nella consequenzialità tra l’esecuzione dei
            lavori e l’acquisto dei mobili, possono usufruire del bonus mobili i contribuenti che hanno sostenuto
            spese per gli interventi edilizi a decorrere dal 26 giugno 2012

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              A titolo esemplificativo tra i “mobili” agevolabili rientrano: letti, armadi, cassettiere, librerie,
              scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di
              illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di
              ristrutturazione.
              Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (ad esempio, il parquet), di
              tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.
              Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, la disposizione limita il beneficio all’acquisto delle
              tipologie dotate di etichetta energetica di classe A+ o superiore, A o superiore per i forni, se per
              quelle tipologie è obbligatoria l’etichetta energetica. L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti
              di etichetta energetica è agevolabile solo se, per quella tipologia, non sia ancora previsto l’obbligo
              di etichetta energetica.

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                Nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere
                considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, sempreché le spese
                stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento previste

                Possono beneficiare della vigente agevolazione le spese documentate, sostenute dal 6 giugno
                2013 al 31 dicembre 2015, entro il limite massimo di € 10.000, indipendentemente dall’importo
                delle spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, da applicare ad ogni
                singola unità immobiliare oggetto di “ristrutturazione”, comprensiva delle pertinenze, o della parte
                comune oggetto dell’intervento (Circolare 18.09.2013 n. 29, par. 3.5).
                L’ammontare complessivo di € 10.000 deve essere calcolato considerando le spese sostenute nel
                corso dell’intero arco temporale che va dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015, anche nel caso di
                successivi e distinti interventi edilizi che abbiano interessato un’unità immobiliare


                Per la fruizione della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici i contribuenti
                devono eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già
                previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente

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                  STA ROBA NON x i quizzettari

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                    ahahahhahahahahahhahahahahahahahahahahhahahahahah

                    Antonio Azzollini, nell'inchiesta sul porto spunta la "discarica non autorizzata" di bombe. "Fuoriuscita di fosforo e iprite" - Il Fatto Quotidiano

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                      Originariamente inviato da ROL Visualizza il messaggio
                      STA ROBA NON x i quizzettari
                      E' per l'orale...non lo salviamo?

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                      Sto operando...
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