Io sto ripassando dall'inizio cose viste più di 10 anni fa, se considero l'ultimo esame di contabilità, ma se considero il primo son passati molti più anni...ma il libro che sto usandoè molto chiaro e lo consiglierei, anche se non sto saltando nulla. Per ora 360 pp e a circa 400 finisco con i conti. Poi passo al bilancio e se consideri che faccio tutte le scritture per rinfrescare la memoria ecco perché tanto tempo...
Io sto ripassando dall'inizio cose viste più di 10 anni fa, se considero l'ultimo esame di contabilità, ma se considero il primo son passati molti più anni...ma il libro che sto usandoè molto chiaro e lo consiglierei, anche se non sto saltando nulla. Per ora 360 pp e a circa 400 finisco con i conti. Poi passo al bilancio e se consideri che faccio tutte le scritture per rinfrescare la memoria ecco perché tanto tempo...
Son tutte cose che ho visto, ma devo ovviamente rinfrescare la memoria visto che son passati tanti anni...e voglio rifarlo seguendo più o meno il percorso che feci, tralasciando il di piu', cioè parte del programma di programmazione e controllo...
Il D.Lgs.139/2015 ha modificato, in parte, le norme in materia di bilancio.
Una importante novità si ha in tema di Rendiconto finanziario. Prima dell'introduzione di tale decreto, l'art.2423 I comma del Codice civile affermava che il bilancio d'esercizio è composto da:
Stato Patrimoniale;
Conto Economico;
Nota integrativa.
La nuova formulazione di tale articolo, ha aggiunto tra i documenti che formano il bilancio anche il Rendiconto finanziario.
La novità riguarderà i bilanci relativi agli esercizi finanziari aventi inizio al 1° gennaio 2016. Quindi, per la gran parte delle imprese, che hanno l'esercizio che coincide con l'anno solare, la novità si applicherà dai bilanci relativi all'esercizio 2016.
Questa regola generale presenta due eccezioni:
le imprese che redigono il bilancio in forma abbreviata;
le micro-impresa.
Queste due categorie di imprese non sono tenute a redigere il Rendiconto finanziario. Il D.Lgs.139/2015 ha poi introdotto l'art.2425-ter che disciplina il contenuto del Rendiconto finanziario. Tale articolo prevede che dal Rendiconto finanziario devono risultare:
l'ammontare delle disponibilità liquide per l'esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente;
la composizione delle disponibilità liquide per l'esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente;
i flussi finanziari dell'esercizio derivanti:
dall'attività operativa;
dall'attività di investimento;
dall'attività di finanziamento.
Tra i flussi finanziari dovranno essere comprese anche le operazioni con i soci, con autonoma indicazione.
Poiché la norma richiede l'indicazione dei dati relativi all'esercizio a cui si riferisce il bilancio e a quello precedente, nel rendiconto finanziario relativo all'esercizio 2016 andranno indicati anche i dati relativi al 2015. Per questa ragione potrebbe essere opportuno predisporre il Rendiconto finanziario anche per l'esercizio in chiusura al 31.12.2015.
Rispetto a quanto previsto nel principio contabile n.12 si è soppresso l'impiego del rendiconto finanziario del capitale circolante netto (CCN) poiché tale risorsa finanziaria è poco usata nelle imprese e non è prevista nella prassi contabile internazionale. Il rendiconto finanziario deve includere tutti i flussi di disponibilità liquide in entrata e in uscita che si sono avuti nell'esercizio. I vari flussi devono essere raggruppati nelle seguenti categorie:
gestione reddituale. Il flusso della gestione reddituale può essere determinato sia con metodo diretto che con metodo indiretto. Per flusso finanziario della gestione reddituale si intendono i flussiderivanti dall'acquisizione, produzione e distribuzione di beni e dalla fornitura di servizi e gli altri flussi non ricompresi nell'attività di investimento e di finanziamento.
Esempi: incassi della vendita di prodotti e della prestazione di servizi, royalty, commissioni, rimborsi assicurativi e altri ricavi, pagamenti per acquisti di materie prime, semilavorati, merci e altri fattori produttivi, pagamenti per l'acquisizione di servizi, pagamenti di dipendenti. Nella gestione reddituale devono essere indicati, normalmente, gli interessi pagati ed incassati. Per quanto concerne i dividenti occorre precisare che i dividendi incassati vanno indicati nella gestione corrente, mentre quelli pagati vanno indicati tra le attività di finanziamento. Sempre nella gestione corrente occorre indicare, in maniera distinta, le imposte sul reddito.
attività di investimento. Per flussi da attività di investimento si intendono i flussi finanziari che derivano dall'acquisto e dalla vendita di immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e delle attività finanziarie non immobilizzate.
Esempi: acquisti e vendite di fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature, brevetti, marchi, concessioni; oneri pluriennali capitalizzati; acquisti e cessioni di partecipazioni; acquisti e cessioni di altri titoli inclusi i titoli di Stato e le obbligazioni. Tra le attività di investimento vanno compresi i flussi finanziari derivanti dall'acquisto di società controllate o di rami di azienda. Tali flussi devono essere indicati:
distintamente dagli altri;
al netto delle disponibilità liquide acquisite o dismesse come parte dell'operazione.
attività di finanziamento. Per flussi da attività di finanziamento si intendono i flussi che derivano all'ottenimento o dalla restituzione di disponibilità liquide sotto forma di capitale di rischio o capitale di debito.
Esempi: incassi per emissione di azioni o quote rappresentative del capitale di rischio, pagamento di dividenti, rimborso di capitale di rischio, incassi o pagamenti per emissione o rimborso di obbligazioni, accensione o restituzione di mutui, accensione o restituzione di altri finanziamenti a breve o lungo termine.
I flussi vanno presentati nell'ordine sopra esposto. Inoltre sono vietate le compensazioni tra flussi finanziari di segno opposto. Il metodo diretto di calcolo del flusso della gestione reddituale parte dal risultato economico dell'esercizio e apporta ad esso le dovute rettifiche, mentre il metodo diretto evidenzia i singoli flussi finanziari. Per quanto riguarda le modalità di esposizione del rendiconto finanziario occorre adottare uno schema scalare. Il documento deve essere presentato nella Nota Integrativa. Le norme contenute nell'OIC 10 si applicano alle imprese che redigono il bilancio secondo le norme del codice civile e, con i dovuti adattamenti, sono applicabili anche al rendiconto finanziario consolidato.
L'OIC 10 si applica dai bilanci chiusi a partire dal 31 dicembre 2014.
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